Vittimismo televisivo o meno: malattia italica

Dalla Stampa di oggi a firma di Pierluigi Battista

D’accordo: maledetto guardalinee, arbitri dilettanti, gol ingiustamente annullati e tutto il resto. Ma è proprio necessario che la telecronaca della partita dell’Italia debba diventare un simbolo della cultura complottista, l’emblema popolare di un vittimismo atavico che nasconde e cancella errori propri e limiti endogeni e attribuisce a una diabolica cospirazione esterna ogni nostro guaio? E’ lo stesso vittimismo – variante perenne del mito degli “italiani, brava gente” – che ci fa sentire sempre i più buoni e i più bravi, mentre gli altri cospirano, tramano, mettono a frutto ogni espediente per colpirci e danneggiarci.