Silvio Berlusconi compie 70 anni

Il 29 settembre 2006 Silvio Berlusconi compie 70 anni essendo nato a Milano il 29 settembre 1936. Lui non vorrebbe che si sapesse in giro e infatti ad esempio le sue televisioni oggi non distenderanno i soliti voli pindarici per ricordare il compleanno del capo aziendale.

Noi invece vogliamo ricordarglielo … perchè l’età lo faccia saggio

5 commenti su “Silvio Berlusconi compie 70 anni”

  1. Settant'anni rappresentano il traguardo in grado di distinguere la galera dagli arresti domiciliari, come ampiamente documentato dall'avv. ex ministro evasore fiscale e corruttore Previti.

  2. CLAQUE A VERONA !

    Verona.
    Covegno dei cattolici italiani; presenti tutti i vescovi delle diocesi d’Italia; presenti 2.700 delegati di associazioni cattoliche.
    Bene ! questa gente, riunita per ascoltare le parole del pontefice che avrebbero indicato le linee guida dell”orientamento dei cattolici, diventato urgente dopo l’inghippo delle “lectio magistralis” in Germania, questa gente non avrebbe avuto altro pensiero se non quello di osannare “il povero Bersuca” accompagnato dallo scudiero Fini, e fischiare Prodi.

    Qualcuno dei delegati, o forse qualche vescono, avrebbe anche sollecitato “il povero Berlusca” con la supplica :

    ” Silvio, oh… Silvio…libera l’Italia”.

    E lui, il nuovo messia,ieratico, ispirato, con il rinnovato ebete sorriso stampato sulle labbra a salutare (alla Bush) gli osannanti delegati.

    E’ stato il trionfo del “metodo Coca-Cola”, sempre applicato dal “povero Berlusca”.

    Una simile platea non poteva venire trascurara dal Wanni Marchi della comunicazione politica; sa benissimo che 50 mercenari, opportunamente dislocato e addestrati, foraggiati e tenuti sotto-scopa con promesse improbabili, possono dare la sensazione di una platea urlante.

    50 persone con un costo globale di 1000 euro a persona (vitto, alloggio, argent de poche) costano 50.000 euro; un investimento ridicolo a fronte dell’effetto pubblicitario.

    Una simile pubblicità occasionale, se fatta presso tutte le reti televisive, con ripercussioni anche sulla grande stampa, che ha fatto gridare all’antiigienico leccaculo di Emilio Fede

    “ovazione per Berlusconi e fischi pre Prodi”,

    sarebbe costata fior di milioni di euro, senza la stessa visibilità.

    Ora “il povero Berlusca” potrà dire di avere ricevuto l’ovazione di tutti i cattolici d’Italia, ivi compresi i vescovi, con una punta di soddisfazione anche del Sommo Pontefice !!!!!!

    E’ questa la riprova che il “povero Berlusca” non è capace di rispettare nulla pur di tirare acqua al suo squallido mulino; si serve di tutto e di tutti, con la compiaciuta assistenza del sanciopanza di AN; tutto diventa mercato, compra-vendita, pubblicità ingannevole, nelle mani del “povero Berlusca”.

    Purtroppo l’Unione non sa contrastare questi mezzucci; lascia che i banditi coprano di menzogne il palcoscenico della politica e ora anche della religione.

  3. Politici di razza

    Ne sono rimasti pochini, ma qualcuno ancora c’è nel nostro Parlamento; la loro qualità emerge nei momenti meno appariscenti, meno qualificanti, ma certamente molto significativi.

    Mi riferisco al Ministro Amato e al Presidente della Camera Bertinotti, i quali si sono sottoposti ad intervento chirurgico nelle discrizione, nel silenzio, nella riservatezza dell’uomo della strada, esulando dalle esternazioni che vorrebbero sancire una “diversità” dal comune mondo dei mortali.

    Il “povero Berlusca”, invece, ha trasformato la sua banalissima applicazione di un pace maker in un fatto mediatico, pubblicitario, paragonabile, come metodo di comunicazione, a “dieci piani di morbidezza”.

    Ma lui è il super-uomo, il nocchiero che deve affrontare i marosi per pilotare la nave che imbarca il popolo-bove; così ha trasformato un evento già previsto e già organizzato in una commedia delle parti,nella quale ogni comparsa aveva il copione scritto dai maestri del “lavaggio pubblico dei cervelli”; comparse compiacenti perchè iscritte nel dovizioso libro-paga del super-uomo.

    Ma poi il destino, quello che perseguita gli arruffapopolo, gli scalatori di specchi, ci ha messo lo zampino, mostrando come si comporta un “politico di razza”, che non ha bisogno di propagandarsi come “dieci piani di morbidezza” per ottenere credibilità.

    Il “povero Berlusca” non ha capito, e nessuno glielo ha spiegato, che la credibilità non coincide con la visibilità, specie se strumentale, artificiosa, di apparenza, priva di sostanza.

    Quindi i migliori auguri agli on. Amato e Bertinotti e un grazie per la lezione di stile che qualifica una squalificata classe politica capace di urlare solo per decidere di quale cesso servirsi.

    Rosario
    Amico Roxas

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