Ripercorrendo la storia di Giampaolo Giuliani e di MP4

E’ difficile capire senza strumenti scientifici adeguati il valore assoluto delle ricerche Giampaolo Gioacchino  Giuliani , Roberto Giuliani e Victor Alekseenko sull’uso del Radon come precursore di eventi sismici. I risultati predittivi delle apparecchiature artigianali prodotti sembrano significativi. Altrettanto significativi sono stati i segni di disinteresse degli scienziati famosi e dei politici per le loro ricerche.

Resta il fatto che Giuliani negli ultimi giorni aveva cercato di ottenere l’attenzione sostenendo che i suoi dati sperimentali prevedevano  un imminente terremoto all’Aquila. Giuliani è stato denunciato per procurato allarme, dopo che Bortolaso aveva sostenuto che le scosse di terremoto che continuano a scuotere l’Abruzzo non erano tali da preoccupare . Era il primo aprile, ma non era un pesce

Proviamo a tessere la trama della storia del radon e dei terremoti. Gioacchino Luciani è un ricercatore del laboratorio nazionale del Gran Sasso, dove lavora anche il figlio Roberto come tecnico. Victor Alekseenko è un ricercatore russo del Baksan Neutrino Observatory. Giuliani padre formalmente fa parte dell’INAF che curiosamente con un comunicato ha voluto specificare il suo ruolo e quello di Giuliani.


Insieme hanno costruito un rilevatore per realizzare una rete antisismca

L’MP4 è un rilevatore che si basa sulla rilevazione del radon 222, un gas radioattivo, da cui il rivelatore evidenzia alcuni figli diretti della catena di decadimento radioattivo e da cui un software specifico seleziona i così detti Precursori Sismici, quando i precursori vengono rivelati, un particolare algoritmo sempre via software provvede a lanciare un Preallarme o un Allarme dalle 6 alle 24 ore prima dell’evento.

I primi risultati sono stati interessanti

Il 29 e 30 ottobre (2002), poco prima del drammatico terremoto di S. Giuliano di Puglia, G. Giuliani osserva segnali eccezionalmente intensi ed anomali: convinto si tratti di eventi particolari, avverte i colleghi, che pensando ad un guasto, consigliano di spegnere la macchina. Giuliani non spegne, anzi registra segnali sempre più rapidi e violenti, il 29 e 30 ottobre decide di allertare telefonicamente l’assessore abruzzese alla Protezione Civile, dicendo che la macchina generava allarmi di notevole intensità e con epicentro lontano dall’aquilano.

A quel punto divenne partner del progetto la CAEN, famosa azienda del settore

In oltre due anni, i prototipi messi a punto dalla società viareggina hanno registrato molte volte, nelle ore precedenti un sisma, segnali legati a particolari emissioni di radon, come spiega il Presidente Marcello Givoletti: “I nostri sensori hanno lavorato in modo indipendente, ma misurato i medesimi segnali: e questi spike-likes (picchi istantanei tipici del radon, ndr) sono sempre stati osservati nell’imminenza di scosse puntualmente registrate dall’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ndr) nella stessa area. Riteniamo che non si tratti di pure combinazioni, per la semplice ragione che nei momenti di calma sismica le macchine non hanno letto segnali di sorta. Ecco perché pensiamo che il sisterila mostri un livello di efficienza interessante, e meriti una verifica definitiva da parte di esperti internazionali».

A questo punto viene indirizzata una lettera a Bertolaso

Egregio dr. G. Bertolaso, desidero portare alla Sua attenzione un progetto costituito da una rete di sensori del tipo PM-4 e PM-2 che si propone come obiettivo principale la rivelazione di precursori sismici, ottenuti dal monitoraggio di gas Radon, nonché il controllo sull’ inquinamento ambientale prodotto dallo stesso Radon, su vaste aree.

L’intero sistema, la metodologia di rivelazione e l’algoritmo di analisi dati, è protetto da brevetto depositato dall’autore di questa nuova procedura, Sig. Gioacchino Giuliani. Risultato test: dal 27 Dicembre 2003 al 8 Gennaio 2004, sono stati generati 12 Allarmi ed osservati 9 terremoti, pari ad una efficienza del 75 %, poichè tre ripetute dopo scosse principali, non calcolate.

In effetti il progetto non è mai decollato in grande stile, sarebbe bello capire il perchè, ma Giuliani ha continuato per la sua strada fino ad annunciare un nuovo disastro che si è tragicamente avverato.

Oggi, dopo la tragedia, Giuliani parla con amarezza: «C’è il rischio che domani mi mettano in galera – dice – ma confermo: non è vero, è falso, che i terremoti non si possono preveder. Sono 10 anni che noi riusciamo a prevedere eventi di questo tipo in una distanza di 100-150 chilometri da noi. Da tre giorni – continua- vedevamo un forte aumento di radon, al di fuori della soglia di sicurezza. E forti aumenti di radon segnalano forti terremoti. Questa notte il mio sismografo denunciava una forte scossa di terremoto e ce l’avevamo online. Tutti potevano osservarlo e tanti l’hanno osservato. Poteva essere visto ce ci fosse stato qualcuno a lavorare o si fosse preoccupato. Abbiamo vissuto la notte più terribile della nostra vita, sono sfollato anche io… Questi scienziati canonici, loro lo sapevano che i terremoti possono essere previsti».

Nella notte del 29 marzo c’era infatti stato a Sulmona un terremoto di 4 gradi della scala Richter. Questo e la «profezia» aveva fatto scattare il panico tra i cittadini di Sulmona e dintorni. L’analisi di Giuliani era basata sull’analisi di un gas radioattivo, il radon, che si libera dal sottosuolo quando le faglie vengono attivate il gas trova una via di fuga giungendo in superficie. Giuliani aveva dato anche un’indicazione precisa dell’allarme: da lì a poche ore. Il sisma però non era avvenuto. Ma la terra si è scatenata circa una settimana dopo. E ora le polemiche divampano. Anche se, per onestà, occorre dire che un conto è dire «ci sarà un terremoto», un altro è dire con precisione in quale zona colpirà e soprattutto quando. Per evitare di far evacuare migliaia di persone per settimane intere prima che succeda effettivamente qualcosa.

Ora Giuliani chiede riparazioni morali e concrete

Cosa ha pensato quando ha visto che il suo allarme non era ingiustificato?
“Questa notte non sapevo più a chi rivolgermi, vedevo la situazione che stava precipitando e io non potevo fare nulla perché ho ricevuto un avviso di garanzia per aver detto che ci sarebbe stato un terremoto”.
Lei vive all’Aquila, come ha vissuto il sisma?
“Qui ci sono dei morti, cinquantamila persone senzatetto, una situazione drammatica, nemmeno durante i bombardamenti in guerra si vedevano cose del genere. Vedevamo le case muoversi, una sensazione tremenda, anche se per me si aggiungeva la rabbia “.
Lei è stato anche messo in ridicolo per la sua previsione. Come si sente adesso?
“Di me sono state dette delle cose tremende. Mi hanno dato dell’imbecille, perché i terremoti non si possono prevedere. Ma era una situazione creata ad arte. Io adesso non ce la faccio nemmeno a parlare, la situazione è troppo grave. Ma adesso c’è gente che mi deve chiedere scusa”.
A chi si riferisce?
“Al capo della protezione civile Guido Bertolaso: andate a leggere cosa ha dichiarato di me. E poi parlo del sindaco di Sulmona e dell’assessore alla protezione civile. Mi devono chiedere scusa sulle pagine dei giornali nazionali. Queste persone portano sulla coscienza un peso enorme”.

Su Facebook impazzano i gruppi pro Giuliani

E così a mezzogiorno si vede la notizia incredibile: il gruppo che sostiene l’invenzione di Giampaolo Giuliani, il “precursore sismico”, l’oggetto delle polemiche di queste ore. Giuliani aveva avvertito da giorni che si preparava una scossa catastrofica e come risultato si è visto recapitare un avviso di garanzia per procurato allarme. E mentre sulle stazioni televisive le dichiarazioni sono tutte rilasciate da quelli che continuano a dire che i terremoti non si prevedono (come la scienza continua a dire fino ad oggi), sulla rete la bolla della solidarietà per Giampaoli si gonfia sempre più.

10 commenti su “Ripercorrendo la storia di Giampaolo Giuliani e di MP4”

  1. Come al solito la scienza “ufficiale” deride chi la pensa diversamente dalle proprie linee guida ma, alla dimostrazione dei fatti, dimostra di avere torto marcio.
    E’ ora di farla finita. Bisogna lasciare campo libero ai vari Giuliani e Di Bella che sono le vere menti scientifiche del nostro paese e cacciare via chi ha una cattedra grazie ad una tessera di partito o alle conoscenze “giuste”.
    Questi “scienziatucoli” ufficiali è ora che vadano a zappare la terra, insieme a quell’incompetente di Bertolaso, che è adatto giusto per smaltire i rifiuti in Campania.

  2. tutti i cronisti, collalaboratori, presentatori delle varie televisioni italiane e le stesse tlevisioni sia nazionali che di Mediaset si possono definire avvoltoi. Che si limitino per favore, a fare cronaca e non a fare interveste alla povera gente terremotata.Che schifo!!!

  3. Questo mario tozzi è forse al soldo di qualcuno?? In tutta l’intervista, dopo aver denigrato Giuliani, non fa altro che sviare il discorso sui palazzi…ma se è un esperto perché non parla del terremoto?? Perché continua a glissare ed a cambiare argomento…tornando sui palazzi…sui mobili…sulla credenza di casa, addirittura. Forse la sua vocazione è quella di fare il muratore, non lo scienziato. O forse è solo profondamente invidioso di Giuliani, il quale è arrivato dove questo fantomatico Tozzi non è riuscito. Cronisti sciacalli!!!

  4. Caro Vittorio,
    la cosa più incredibile da giornalista, rispetto alla vicenda Giuliani, è successa proprio a casa tua a Torino. Mentre impazzavano le cronache sul terremoto, nessun telegiornale ufficiale isolava e trattava la notizia giuliani nel giusto modo, da cronista. Riportando i fatti e lasciando ai lettori/ascoltatori il giudizio sull’accaduto. Solo un telegiornale, Tgr Leonardo il tg della scienza, redatto e prodotto dalla sede Rai del Piemonte, compiva il miracolo. E mandando in onda uno speciale “scientifico” sul terremoto, riportava i fatti inerenti a Giuliani, nella giusta forma. Anzi informava pure gli utenti. (non ci posso credere un tg che informa!) Intervistando, a caldo, lo stesso Giuliani.

    • Ho fatto il post per riassumere umanamente le informazioni sulla vicenda per capire: come parlare ad alta voce
      In effetti in un certo senso il caso ricorda davvero la storia Di Bella
      L’atteggiamento di “pensiero laterale nullo” dei parrucconi scientifici italiani è pero’ impressionante, temo per difendere consoterie e interessi personali. E’ come mancasse un processo di incubazione di idee nel sistema scientifico e una omologazione intellettuale.
      Almeno dare un mini budget per capire le potenzialita di progetti del genere sarebbe stato doveroso, e di per certo ora dovranno farlo inper verificare la bonta o meno delle teorie di Giuliani. Poi potranno davvero dare dei giudizi

  5. ..la solita italietta. quella imperniata su caste e lobbies dei para scienziati e cattedrattici inquadrati, con la tessera in tasca. della casta dei laureati. dei dirigenti (laureati in qualche cosa..ed in qualche modo) di qualche istituzione che pur essendo deputata a far ricerca si addormenta sino al 27. l’italia vera è quella di giuliani, dei veri scienziati “contro” magari anche non laureati ma veri uomini al servizio della scienza. discendenti dei ricercatori che hanno reso enormi favori all’umanità anche andando contro corrente. al geniale giuliani tutta la mia stima. ai vari “TOZZI” E BERTOLASO TUTTO IL MIO SDEGNO E LA MIO SINCERO DISINTERESSE. CORAGGIO ITALIA DELLE OPEROSE FORMICHE. MANGIATEVI I RINOCERONTI SONNOLENTI.

  6. Non voglio entrare nel merito della validità o meno dell’attività di Giuliani ma mi pare doveroso fare delle dovute correzioni ai tanti errori che la stampa pubblica senza curarsi troppo
    1) GIuliani non e’ un ricercatore ma un tecnico non laureato che nel 1998 ha collaborato ad un progetto dell’infn (ERMES) che nulla aveva a che fare con la sismologia.
    Il suo compito era quello di utilizzare un macchinario per la calibratura del radon (elemento che disturbava l’esperimento in atto) in qualità di tecnico appunto
    2) Esistono da 30 anni (30!) di studi scientifici e pubblicazioni che dimostrano la correlazione (si parla di correlazione!) tra l’emissione di gas radon, alterazioni del ph e altri parametri con eventi di tipo sismico. Sono stati fatti in tutto il mondo e da tempo ormai. Nessuno mette piu’ indiscussione la correlazione tra il radon come precursore ed eventi sismici.
    Ora, il punto e’ un altro. Una correlazione benche’ alta, non e’ sufficiente per fare una previsione accurata spazio temporale dell’evento.
    Cio’ che giuliani ha fatto e’ stato usucapire le strumentazioni che utilizzava per il progetto ermes e utilizzarla per la misurazione di questa correlazione.
    Non esiste disappunto da parte del mondo scientifico ma perplessita’ semplicemente perche’ non c’e’ nulla di nuovo sotto il sole in quanto fatto da GIuliani. Se Giuliani avesse pubblicato come e’ normale fare i dati in suo possesso questo avrebbe potuto anche aiutare il progresso.
    Lavorare nell’ombra nella scienza non serve a nulla. Sporatutto visto che lui non ha fatto altro che applicare cose documentate in pubblicazioni scientifiche da altri. La comunicazione scientifica e’ a due vie. Non ad una.
    Non sottovalutate poi il fattore casualita’ visto che
    1) esisteva uno sciame sismico da mesi. e’ evidente che le proabibilita’ di un evento di magnitudo maggiore aumentavano notevolmente, senza scomodare il radon
    2) la previsione non era accurata ne’ geograficamente ne’ temporalmente.
    Posto che e’ confermata la correlazione tra emissione di radon ed evento sismico..in cosa e’ consistita esattamente la previsione di giuliani?
    E’ doveroso parlare di correlazione ma la correlazione non e’ una previsione.
    Diamo a cesare quel che e’ di cesare.

  7. visto che santabarbara rilascia informazioni che non conoscevo sì tanto dettagliate e, verrosimilmente, precise, viene da pensare che le abbia avute di prima mano. cioé che provengano proprio alla comunità degli addetti ai lavori “titolati”. se è così, allora dovrebbe sapere che da quanto è dato sapere attraverso i canali mediatici, Giuliani ha avuto, verosimilmente la capacità di interpretare i dati provenienti dalle 5 stazioni di rilevamento del “sospetto” precursore Radon, in maniera da poter determinare una sorta di pur se imprecisa localizzazione geografica della previsione. che motivo c’è poi di rimarcare che Giuliani non è laureato? non hanno diritto i diplomati di effettuare ricerca? e quando lo fanno sono solo degli stregoni o degli empirici? sono daccordo invece sull’esigenza delle pubblicazioni che, notoriamente hanno l’indubbia utilità di servire in termini dipunteggio nei concorsi ……oltre che alla primordiale ed ormai secondaria funzione di divulgazione scientifica….
    Lo sanno anche i sassi… che la comunità scientifica si interessa da anni al fenomeno del radon e alle correlazioni che vi possono essere con gli eventi sismici. Ma è un reato contribuire a dipanare la matassa elaborando una metodica per incrociare i dati piuttosto che perfezionare o modificare un’apparecchiatura di rilevamento?
    La verità, secondo me, è che Giuliani sia un personaggio scomodo, reo di avere messo il naso in un settore dove non ci capisce una mazza nessuno……. e dove lui ha provato a fare un po’ di chiarezza. Il sapere E’ DI TUTTI! …..Dietro l’alone di mistero con cui i “dotti, medici e sapienti” si nascondono ogni tanto filtra anche la luce delle persone semplicemente intelligenti che non sopportano i monopoli.

  8. Ecco, appunto, il sapere e' di tutti.

    Veramente il signficato delle pubblicazioni è proprio quello di trasferire la conoscenza.

    Insisto, io non voglio nemmeno entrarenel merito dei risultati ottenuti da Giuliani perche' non amo parlare di cose che non ho visto. Mi piace giudicare solo quello che vedo.

    Per questo pero' mi sono permessa di mettere i puntini sulle i. L'importanza di sottolineare esattamente quello che giuliani e' sta nel fatto che e' importante informare bene e non disinformare. Se dico che giuliani e' un ricercatore dico il falso. Non ha ricercato nulla, non ha scritto nulla, ha lacvorato come tecnico al progetot ermes con il compito di rilevare il radon. Ha poi utilizzato usucapendole le strumentazioni dell 'infn per un suo interesse personale. Quello che fa giuliani lo fanno tanti altri nel resto del mondo e non si sta discutendo del metodo, anzi.

    Citando la tua ultima frase, direi che il modus operandi di GIuliani e' stato proprio quello di lavorare ocn alone di mistero ecc. altroche'. Se no avrebbe pubblicato e condiviso!

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