Windows 7 test drive

Via Sole 24 Ore

Ha il duro compito di fare dimenticare l’esperienza di Vista e le sue sviste. Carico di grandi aspettative, Windows 7 ha subito una lunga fase di sviluppo che culminerà il 22 ottobre con il rilascio urbis et orbis. In attesa della fatidica data ci siamo «procurati» una versione Rtm (build 7.600), Release to manufacturer, cioè la versione praticamente definitiva distribuita ai produttori di pc e l’abbiamo provata su due computer con potenza e caratteristiche differenti per saggiarne le capacità. Due le installazioni fatte: la Starter sul pc bonsai (un Samsung Nc10 in salsa Vodafone) e la Ultimate su un sistema assemblato a mano con componenti di livello alto ma con tutte le variabili e le cose storte che si producono nel caso di pc autocostruiti. E in fondo il bello di Windows è anche questo: la possibilità di funzionare su un notebook progettato da fior di ingegneri o su un pc assemblato a casa con pezzi presi all’ipermercato. Altri sistemi operativi, più cool e trendy, non possono farlo.