C’è speranza per le donne brutte

Dopo le grandi scoperte di questi giorni sembrano ci siano speranze :-) Via Bodegones

La tesi (citata in questi giorni su molti giornali: Daily, Times, etc.) che le donne brutte sono destinate all’estinzione è di uno psicologo, Satoshi Kanazawa, della London School of Economics che tra il 2005 e il 2007 ha pubblicato una serie di articoli sulla rivista Theoretical Biology con titoli ad effetto come: “I genitori alti hanno più figli maschi” o “Gli uomini violenti hanno più figli maschi” o “Gli ingegneri hanno più figli maschi e le infermiere più figlie femmine” (e se un ingegnere sposa un’infermiera?). L’ultimo della serie è stato “I genitori belli hanno più figlie femmine” e tutte queste sensazionali scoperte sono state ultimamente riprese in un libro ed in un ariticolo sulle dieci verità assolutamente non politically correct sulla natura umana.

Visti i titoli ad effetto c’era da aspettarsi che le ricerche di Kanazawa avrebbero riscosso un certo successo nei media. Il fatto però è che l’autore è noto anche per avere qualche problemino con la statistica: è stato mostrato infatti che le analisi alla base delle sue “scoperte” non sono metodologicamente corrette, e che le differenze identificate tra numero di figli maschi e femmine potrebbero essere dovute solamente al caso. Un bell’articolo su The American Scientist spiega in dettaglio gli errori di Kanazawa e le ragioni per cui affermazioni esagerate come quella che l’evoluzione favorisce le belle donne hanno una grande cassa di risonananza nei media.