La guerra della pinta

Via Repubblica

Londra, addio bicchiere di vetro scoppia la guerra della pinta

Non bisogna essere degli affezionati del tipico pub inglese per fare una smorfia di disgusto all’idea di una birra alla spina messa in un bicchiere di plastica. Eppure a questo dovranno abituarsi i fanatici della pinta, perché il ministero dell’Interno britannico ha deciso che il classico “nonick”, il bicchiere largo con il bordo sporgente tipico dei pub inglesi, è pericoloso. Fatto di vetro, diventa troppo spesso un’arma nelle risse, le cifre lo dicono chiaro: ogni anno nel Regno Unito ci sono 87mila incidenti in cui il vetro spezzato causa feriti o vittime, il tutto con un costo troppo alto in ospedali, interventi della polizia e processi, addirittura per un totale di 100milioni di sterline all’anno.

Le autorità stanno cercando di addolcire la pillola ai fan della pinta e ai gestori dei pub, promettendo che nel cambio non ci perderanno, visto che per ideare il nuovo bicchiere è all’opera l’Home Office Design and Technological Council. Si punta insomma a qualcosa di altamente tecnologico, perché, ha detto al “Times” il portavoce del pool di designer, “la sfida non è solo creare un bicchiere da una pinta sicuro, ma far in modo che piaccia all’industria, ai produttori e ai consumatori”.

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