Guariniello indaga sugli iPhone esplosi

Via Repubblica


Ha affascinato persino il pm Raffaele Guariniello, che lo trova “perfetto per leggere la e-mail che arrivano quando non sono in procura”. Proprio sull’iPhone, però, ormai diventato un oggetto di culto più che un telefonino, il magistrato torinese ha aperto la sua ultima inchiesta. L’obiettivo è cercare di capire come mai alcuni cellulari siano esplosi, mandando in frantumi il celebre schermo touch-screen. Per questo motivo, nei giorni scorsi, il pm ha convocato in procura l’amministratore delegato di Apple Italia, Enzo Biagini, al quale il pm ha chiesto spiegazioni sulle possibili cause e sui rischi per i consumatori.

Secondo gli inquirenti, il manager ha spiegato che è necessario chiedere delucidazioni alla casa madre, negli Stati Uniti. Guariniello sta dunque raccogliendo i casi di iPhone “scoppiati” accaduti in Europa: oltre che in Inghilterra e in Francia, gli è stato segnalato anche il caso accaduto di recente a una donna in Toscana, che aveva appena posato il suo cellulare sul tavolo quando ha notato lo schermo creparsi in mille frammenti.

Il magistrato intende capire se sia eventualmente colpa delle batterie, che non sono estraibili e quindi nemmeno controllabili da parte dell’utente, e ipotizza il reato di immissione sul mercato di prodotti pericolosi.

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