Le curve si raddrizzano anche a Rondissone

Sembra incredibile, ma pare vero: dai cantieri aperti e dal cartello dimostrante i lavori in corso la curva che era dritta, ritornerà dritta.

Dopo solo quasi dieci anni dall’alluvione del 2000  e dal conseguente crollo del ponte sulla fequentatissima Padana superiore che unisce tutto il nord Italia da Torino a Venezia, all’altezza di Rondissone sono partiti i lavori per la ricostruzione del ponte  che ritrasformerà in un rettilineo una paurosa  chicane che ha creato non pochi problemi negli anni a automobilisti e camionisti.

Su quella strada passano migliaia di automobili, nella stagione invernale con visibilità modesta, paurosa di notte, per la presenza “umida” della Dora Baltea a meno di un chilometro. Su quella strada sono passate migliaia di TIR e di rimorchi carichi di terra durante la costruzione dell’Alta velocità e durante gli ammodernamenti della Torino-Milano, che hanno dato il loro meglio per superare il “test Schumacher”.

2 commenti su “Le curve si raddrizzano anche a Rondissone”

  1. Speriamo quindi fiduciosi che il concessionario autostradale si decida anche a sistemare lo svincolo sulla bretella Santhià-Ivrea, che manca all'affetto dei cari sempre dall'alluvione del 2000!

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