Semi default spagnolo

Via IlSole24Ore

Dopo Portogallo e Grecia, Standard & Poor’s ha tagliato il merito di credito della Spagna portandolo ad «AA» dal precedente «AA+». Le prospettive sul rating spagnolo sono «negative», cioè non è escluso un ulteriore «downgrade». La decisione si basa sulle previsioni macroeconomiche nel medio e lungo termine. «Crediamo che la stagnazione in cui si trova l’economia spagnola – si legge nel documento pubblicato da Standard S Poor’s – durerà più di quanto avevamo previsto in precedenza».

Le stime di crescita del Pil spagnolo passano dall’1% annuo tra il 2010 al 2016 allo 0,7%. Meno crescita significa entrate ridotte e maggiori difficoltà future per Madrid a rimborsare il proprio debito. Immediata la ripercussione sul mercato dei cambi, con l’euro sceso a 1,3122 dollari, ai minimi di un anno nei confronti della moneta americana e nel mercato dei credit default swap. Lo spread delle polizze che assicurano contro il fallimento della Spagna è salito a 187 punti base. In giornata si era raffreddato a 180. Alla vigilia, segnata dal downgrade di Portogallo e Grecia, era schizzato a quota 209. Ai prezzi attuali costerebbe 187mila euro all’anno assicurarsi su 100 milioni di titoli di stato di Madrid.

Il ministro dell’Economia spagnolo, Jose Manuel Campa, sostiene che il declassamento della Spagna da parte di Standard and Poor’s non mette in dubbio l’obiettivo di tagliare il deficit da parte di Madrid. «La cosa importante – ha dichiarato – è rafforzare le misure di medio-lungo periodo per la crescita. Questo è lo scopo principale perchè di fatto la revisione del rating non mette in dubbio la nostra volontà di ridurre il deficit», ha spiegato a Reuters. La Spagna punta a ridurre il proprio deficit pubblico dall’11,2% del 2009 al 3% entro il 2013.