Non è ancora la legge bavaglio, sono solo gli hacker in Aruba

Se questa mattina, collegandovi a questo blog, trovate un messaggio come questo

Il sito web www.pasteris.it è stato segnalato come sito web malevolo ed è stato bloccato sulla base delle impostazioni di sicurezza correnti. Un sito web malevolo cerca di installare dei software in grado di sottrarre le informazioni personali degli utenti, sfruttare il computer per attaccare altre macchine o semplicemente danneggiare il sistema. Alcuni di questi siti distribuiscono intenzionalmente software dannoso, ma gran parte dei siti viene compromessa senza che il proprietario ne sia a conoscenza o ne sia responsabile.
Non dovete pensare , per ora, si tratti di una troppo scrupolosa applicazione della demenziale legge bagaglio sui blog. Si tratta solo della solita incursione estiva di hacker nei domini ospitati da Aruba

Fiat e mercato dell’auto for dummies

Via Lo Spiffero

Il piano di Marchionne è chiaro e assume contorni sempre più precisi man mano che ci si avvicina alla separazione dell’auto dagli altri business del gruppo, diluendo la proprietà degli eredi dell’Avvocato. Fiat non è riuscita a conquistare quote di mercato nei segmenti medi e alti del mercato soprattutto europeo dove gli utili sono significativi. Gli azionisti non ci hanno creduto e non hanno messo a disposizione gli investimenti necessari per fare una vera concorrenza ai marchi tedeschi ed il Lingotto è costretto a farsi largo nelle auto a buon mercato, dove si guadagna poco e sono determinanti gli aiuti pubblici.

Ed è proprio nel fare incetta di aiuti pubblici ovunque in giro per il mondo dagli Usa, alla Serbia, dal Messico alla Polonia che Marchionne ha rivelato il suo vero talento: in questa speciale graduatoria Fiat è seconda solo alla GM ed è davanti a gruppi molto più grandi e robusti. Dall’elenco dei Paesi che sovvenzionano in mille modi l’industria l’Italia si è sfilata e questo ha determinato l’avvio di una nuova e profonda ristrutturazione degli stabilimenti tricolore che ha già fatto una prima vittima in Sicilia e si prepara a svuotare Mirafiori. Davanti a questa realtà i richiami a mantenere le antiche promesse e gli elogi all’abilità delle maestranze piemontesi pronunciati ad alta voce da un lungo elenco di uomini politici e sindacalisti con in testa Sergio Chiamparino e Roberto Cota suonano come parole vuole. E quasi ridicole sono anche le accuse alla Fiom perché è noto che il costo del lavoro rappresenta solo il 7 per cento del costo complessivo di fabbricazione.

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Macchianera Blog Awards 2010: il Red Carpet

Via Macchianera Puntuali come ogni anno tornano (sempre con tanto di premiazione finale, che avverrà nel corso della prossima BlogFest a Riva del Garda), gli MBA, ovvero i “Macchianera Blog Awards 2010“. Ecco i vincitori degli anni precedenti: 2009, 2008, 2006 (con annessa trasmissione radio per la premiazione), 2004, 2003. Questo, invece, è il “Red … Leggi tutto

Anche Youtube paga la Siae

Via Reuters La società italiana degli autori ed editori (Siae) e YouTube hanno sottoscritto un contratto di licenza per la musica in streaming nei video in Italia trasmessi dal sito di proprietà di Google, che non comporterà comunque alcun pagamento da parte degli utenti. Lo riferiscono oggi un comunicato e rappresentanti delle due parti. La … Leggi tutto

La legge che zittirà i blogger

E’ interessante notare come ha fatto Massimo Mantellini che i giornali e i loro direttori non si siano troppo degnati di enfatizzare  questo nuovo bavaglio realizzato dal Governo ai blogger. A pensar male si può concludere che senza volerlo il Governo in questo modo ha trovato un modo per limitare la concorrenza al predominiio informativo dei giornali tradizionali.

Juan Carlos De Martin via Lastampa.it

Eppure, singolarmente, diversi politici italiani, anziché concentrare le loro energie su come estendere l’esercizio di questa libertà a tutti i cittadini (il «digital divide» italiano, infatti, riguarda ancora oltre metà della popolazione), o su come più efficacemente educare la popolazione ad un uso maturo e consapevole della Rete (non si impara, infatti, in un giorno a guidare una Ferrari se si è sempre solo andati in bicicletta), da circa due anni sembrano cercare il modo di rendere l’espressione del proprio pensiero online più difficile e gravosa. Dopo diversi tentativi, forse ci stanno finalmente per riuscire. Il comma 29 dell’articolo 1 del decreto sulle intercettazioni in discussione in questi giorni alla Camera, infatti, estende – nella sua forma attuale – a tutti i gestori di siti informatici l’obbligo di rettifica previsto dalla legge sulla stampa: qualora non si dia seguito entro 48 ore ad una richiesta di rettifica, si è soggetti a una sanzione fino a 12 mila e 500 euro. Indipendentemente dal fatto che dietro al sito ci sia una struttura professionale o un semplice individuo, ovvero, che si tratti del sito, per esempio, de «La Stampa» o del blog della signora Maria Rossi, del sito di una grande azienda o di quello di una scuola elementare.

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Il solare costa meno del nucleare

Via Corriere.it

Oggi negli Stati Uniti la produzione di energia solare costa meno di quella nucleare. Lo afferma un articolo pubblicato il 26 luglio sul New York Times, che riprende uno studio di John Blackburn, docente di economia della Duke University. Se si confrontano i prezzi attuali del fotovoltaico con quelli delle future centrali previste nel Nord Carolina, il vantaggio del solare è evidente, afferma Blackburn. «Il solare fotovoltaico ha raggiunto le altre alternative a basso costo rispetto al nucleare», spiega Blackburn, nel suo articolo Solar and Nuclear Costs – The Historic Crossover, pubblicato sul sito dell’ateneo. «Il sorpasso è avvenuto da quando il solare costa meno di 16 centesimi di dollaro a kilowattora» (12,3 centesimi di euro/kWh). Senza contare che il nucleare necessita di pesanti investimenti pubblici e il trasferimento del rischio finanziario sulle spalle dei consumatori di energia e dei cittadini che pagano le tasse.

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Nuova organizzazione per il CSI Piemonte

Il CSI-Piemonte adotta una nuova organizzazione a rete per essere più dinamico e favorire lo sviluppo delle imprese del settore, con la collaborazione del Sistema Confindustriale Piemontese. Partire da una nuova organizzazione aziendale interna per favorire la creazione di un distretto ICT piemontese altamente qualificato, in grado di aumentare la competitività delle imprese del comparto e permettere loro di muoversi efficacemente sul mercato nazionale e internazionale. È questo il principale obiettivo della nuova strategia adottata dal CSI-Piemonte per rivitalizzare e potenziare il settore dell’Information and Communication Technology regionale, con la collaborazione e il sostegno di Confindustria Piemonte.

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Wiki Afghanistan

Via Enrica

Ieri intenzionalmente non ho parlato di Afghanistan e la questione dei documenti segreti di Wikileaks, benché del paese e delle questioni regionali ne parli spesso, per diversi motivi. Il primo è che ho già riportato diverse volte alcune delle cose che si possono leggere nei 92.000 documenti utilizzati da ufficiali del Pentagono e dalle truppe e l’ho detto perché lo sapevo da fonti affidabili, persone che vanno in Afghanistan regolarmente, che in qualche caso conoscono le lingue e parlano da protagonisti della sicurezza, della politica e della gestione.

Inoltre, questi supposti segreti rivelati dai documenti di Wikileaks li conoscevano tutti, tutti quelli che si occupano di Afghanistan almeno. Mi chiedo infatti perché siano stati fatti trapelare ora, in questo momento politico dell’amministrazione Obama.

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Gli anni della newtw su ebook

Nato come costola della rubrica NewTV, pubblicata per oltre un anno su Key4biz.it, Gli anni della NewTV racconta la rivoluzione dei Tre Schermi attraverso la ricostruzione delle strategie industriali di tutti i maggiori operatori di settore, da YouTube a Hulu, andando oltre sino agli aggregatori indipendenti e ai broadcaster europei a partire dalla BBC. Il … Leggi tutto