Il Salone del Gusto discrimina i giornalisti online

Dal blog di Anso

L’informazione online non è un’informazione di serie B. È sconcertante quello che si legge sul sito internet del Salone del Gusto 2010 di Torino (http://www.salonedelgusto.it/pagine/ita/ufficio_stampa/richiesta_accredito.lasso): alle testate online, a differenza delle altre testate, è concesso un solo accredito. A priori.
È opportuno ricordare che gli accrediti stampa non sono un privilegio della categoria, ma uno strumento indispensabile perché i giornalisti possano svolgere il lavoro di informare i propri lettori nella maniera migliore.

La scelta di SlowFood è grave perché evidenzia un preconcetto nei confronti della stampa online, considerata ad un livello più basso rispetto a quella cartacea, radiofonica o televisiva. Eppure non è così. Gli italiani che scelgono di informarsi online sono sempre più numerosi, attratti dall’immediatezza e dalla velocità delle notizie, dalla flessibilità e dalla pluralità degli strumenti a disposizione, dalla gratuità dell’offerta e, ne siamo certi, anche dalla qualità che caratterizza tante testate online.

1 commento su “Il Salone del Gusto discrimina i giornalisti online”

  1. Sarà forse anche perchè i "giornalisti" on-line potrebbero pure non esistere, e non vogliono essere assediati da frotte di blogger che vogliono entrare gratis?

    Per es. all'estero spesso ai convegni gli accrediti stampa sono dati anche a blogger e simili, previo invio di attestato Google Analytics del numero di utenti unici a cui parli. Sarebbe da fare anche in Italia, ma poi rischiamo che alcuni brand noti non possano entrare per mancanza di utenti :-)

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