Il cammino verso la poltrona di sindaco a Torino: nuovi sondaggi

Lo Spiffero ha pubblicato un nuovo sondaggio Contacta – Spiffero

Torino resta in mano al centrosinistra. Nulla sembra possa impedire alla coalizione che da quasi un ventennio guida l’amministrazione comunale di continuare a far sedere un suo esponente sulla poltrona di Palazzo Civico. Il 47,5% dei torinesi conferma la propria fiducia nei partiti che, da Valentino Castellani a Sergio Chiamparino, hanno governato la città. È il dato che emerge dalla seconda rilevazione effettuata da Contacta sulle intenzioni di voto alle Comunali di primavera, a meno di due mesi dal  test compiuto il 23 ottobre scorso. Rispetto al precedente sondaggio, però, la forbice che separa centrodestra (sostanzialmente stabile attorno al 39%) e centrosinistra si è assottigliato, passando dall’11% all’attuale 8,5%. Insomma, il centrosinistra seguita a marcare una notevole distanza dallo schieramento antagonista, ma, al momento, pare non abbia la forza per chiudere la partita al primo turno. Si è esaurita la spinta propulsiva di Chiamparino? Gioca sfavorevolmente la bagarre che si è scatenata attorno alla designazione del candidato alla successione?

L’analisi scorporata (e ponderata attraverso i focus group) offre un quadro diverso. A dispetto di quello che lascerebbe presagire il contesto di oggettiva difficoltà, rappresentato dalla babele di posizioni politiche e dalla ridda di concorrenti interni, il Pd incrementa, seppur di poco, il consenso: dal 27,5% al 29. Resta il gap rispetto alle urne di cinque anni fa, quando l’Ulivo ottenne il 39,5% che gli consentì di portare in Sala Rossa ben 23 consiglieri. Ma si tratta di un’era politica sideralmente distante. Confrontato invece con quanto registrato in città alle Regionali del marzo scorso (25,1%) è persino possibile parlare di inversione di tendenza. Sempre nell’ambito del centrosinistra, crollano le indicazioni di voto verso la Federazione della sinistra (dal 3,5% al 2%), risulta in leggera flessione l’Italia dei Valori (6,5%), stabile la formazione vendoliana Sel, mentre crescono i Moderati (4,5%).

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