L’autunno rigido della stampa italiana

Via Ejo

Questi sono in sintesi i risultati dei dati di giugno di ADS http://www.adsnotizie.it/ che certifica i dati di diffusione e di tiratura della stampa quotidiana e periodica italiana. Il panel dei 65 quotidiani verificati da ADS ha perso in un anno dal giugno 2010 il 4,03% come diffusione e il 3,46% come venduto. Un dato quasi fisiologico della perdita di appeal dei quotidiani cartacei italiani.

I singoli quotidiani hanno avuto risultati diversi. Tra i big il Corriere della Sera (-1,5% venduto) e la Repubblica (-4,6%) hanno relativamente retto. Il Sole 24 Ore ha perso un 6,6%, La Stampa ha lasciato in un anno il 4,9% come vendite e il 5,3% come diffusione. Ottima la performance di Libero che è l’unico che può vantare un dato decisamente positivo (+15,1%). La maglia nera va invece a L’Unità che ha perso un pesante 15,2% rispetto all’anno precedente nel periodo dell’abbandono della direzione da parte di Concita De Gregorio. I dati non sono buoni neppure per i quotidiani sportivi perché perdono decisamente con il Corriere dello Sport Stadio a -9,5 di venduto e la stessa Gazzetta dello Sport a -6,9%.

Se però analizziamo le differenze a quattro anni dal 2008 al 2011 il quadro diventa pesante. In questo periodo il totale dei quotidiani di ADS ha perso il 22% come diffusione e il 16% come venduto. In pratica i giornali sono stati letti da un po’ di più dei tre quarti dei loro lettori originari.