Gente che ha studiato

Via Battista Gardoncini

E’ possibile – anzi probabile – che nei prossimi mesi avremo molte occasioni di non essere d’accordo con Monti e i suoi ministri. Per esempio, non è che sia proprio in sintonia con le idee di Elsa Fornero sulle pensioni, e non penso che le auspicabili dimissioni di Corrado Passera da tutti i comitati e consigli d’amministrazione di cui fa parte possano allontanare l’ombra del conflitto di interesse dal suo operato. Per dirne una, non so quanto potrà essere imparziale quando dovrà pronunciarsi sul futuro dell’Alitalia, visto che è stato il principale fautore della cordata italiana che ha rilevato la nostra disastrata compagnia di bandiera con la consueta tecnica di scaricare sul pubblico le perdite e privatizzare gli utili.
Ma chiunque arrivi dopo Berlusconi e la sua banda Bassotti parte in vantaggio. Che diventa incolmabile se ha un vero titolo di studio, parla un italiano forbito, conosce un po’ di inglese e sa come comportarsi in società, senza dire parolacce e senza alzare a vanvera il dito medio.
Se per un po’ faremo a meno delle prostitute di Berlusconi, della canottiera di Bossi e delle intemperanze di Brunetta, se Sacconi la smetterà di lanciare allarmi terroristici a destra e a manca, se gli occhioni di Mara Carfagna batteranno soltanto in privato per il marito, come potremo non essere soddisfatti? E che dire di Maria Stella Gelmini con il suo tunnel per neutrini tra Ginevra e il Gran Sasso? La sostituisce il presidente del CNR Francesco Profumo, che è meno divertente, ma non ha avuto bisogno di fuggire a Reggio Calabria per strappare una abilitazione professionale.
Dunque, almeno per qualche ora, godiamoci questo governo di persone competenti, con le quali forse non andremo d’accordo, ma sarà possibile discutere. Perché, non dimentichiamocelo, anche loro dovranno fare i conti con un parlamento dove tuttora esiste una maggioranza di eletti convinti che Ruby sia la nipote di Mubarak. E qualunque cosa facciano dovranno farla guardando a quella parte del paese che ancora crede alla forza delle idee e del ragionamento.