Il 25 aprile del giornalismo italiano

Dal sito del Festival del Giornalismo

Questo è stato l’anno in cui i freelance e i precari sono finalmente diventati protagonisti del dibattito sul lavoro giornalistico in Italia, evidenziando la necessità di porre maggiore attenzione ai diritti dei giornalisti e alla legalità della professione.

A Perugia, in occasione del Festival del Giornalismo si incontreranno per la prima volta, i giornalisti precari nelle loro diverse anime. All’incontro, aperto a tutti i partecipanti al festival, ci saranno i portavoce e rappresentanti dei vari coordinamenti e movimenti di giornalisti precari e freelance italiani. L’obiettivo del meeting è di descrivere il mondo professionale e umano in cui si trovano a lavorare i giornalisti freelance italiani, fotografando non solo la realtà lavorativa di provenienza ma anche il malessere generale che vive il mondo dell’informazione e del giornalismo in Italia.

Il settore giornalistico italiano paga una assenza e una cattiva applicazione di leggi ad hoc, il difficile momento della riforma dell’Ordine dei Giornalisti, l’avvento del giornalismo on line che non trova ancora il giusto riconoscimento economico.

Quali sono le battaglie ancora in corso che non trovano ancora un giusto epilogo? La legge sull’equo compenso, gli accordi contrattuali per i freelance, il problema dei contributi e delle pensioni.

Dall’approvazione della Carta di Firenze sono trascorsi sei mesi. In questo lasso di tempo, quanto è diventato operativo il documento? In quali realtà è stato preso in considerazione? E come viene applicato?

Lo sfruttamento dei giornalisti determina la loro estrema difficoltà a lavorare per evitare i ricatti economici e professionali degli editori. Un giornalista sfruttato è un giornalista che difficilmente può disporre di una completa libertà professionale per lavorare in totale indipendenza e libertà. A pagare tutto questo sono poi i cittadini che rischiano di non essere informati correttamente.