Corrado Passera ha gettato la maschera: al via la trivellazione dell’Italia e la morte delle energie pulite

Via Maria Rita D’Orsogna stavo per andare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per l’Italia petrolizzata. Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni ’60 per aggiustare l’Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro. Invece qui sono pianti amari, perche’ non si … Leggi tutto

In arrivo gli hotel Ikea style

Da anni sognavo un “albergo Ikea” lineare, senza fronzoli, con ottima connettività … Ikea ha ascoltato Aprirà 100 alberghi, ma senza usare nemmeno un mobile fatto in casa. E’ il nuovo programma del gruppo svedese Ikea che diversificherà le proprie attività avventurandosi nel campo alberghiero. L’investimento è dell’ordine di un miliardo di euro. Lo ha … Leggi tutto

Il silenzio spaventoso dei media mainstream italiani sui depistaggi e sulla corruzione all’Ilva di Taranto

Da quando sono venute alla luce queste notizie sui comportamenti dei manager dell’Ilva di Taranto non casualmente i problemi delle acciaerie pugliesi sono sparite dalle prime pagine dei giornali mainstream. Una volta ci lamentavamo che era colpa di Berlusconi per la scarsa libertà della stampa italiana. Ora la colpa di chi sarà ?

La Procura ha infatti aperto un nuovo fascicolo dopo i dati sul monitoraggio del benzo(a)pirene realizzato da Arpa Puglia. I livelli di emissione nel periodo gennaio-maggio sono triplicati. Archinà lo sapeva: “in via confidenziale” è stato il capo di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, a inviargli con una mail con i dati ancora ufficiosi. Forse l’ex collaboratore della siderurgia ionica sperava che rimanessero tali. La notizia, però, trapela: il sindaco Ippazio Stefàno emana un’ordinanza, l’onda ambientalista cresce, l’opinione pubblica chiede misure. L’ex capo delle relazioni istituzionali dell’Ilva attiva il “sistema Archinà”: il giorno seguente, con Fabio Riva, vice presidente del gruppo dell’acciaio, è già in riunione con Vendola. All’uscita Riva chiama il figlio Emilio e gli comunica che il nuovo piano d’azione è basato sul “vendere fumo”: l’azienda comunicherà di essere disposta a collaborare con la Regione e questa spiegherà che il rapporto instaurato con l’Ilva è l’esempio da seguire anche con le altre grandi realtà industriali del territorio. Intanto Archinà ha raggiunto anche un obiettivo esemplare: “…convocato Assennato… Assennato è stato fatto venire al terzo piano però è stato fatto aspettare fuori…”.

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Vigor Bovolenta sul podio olimpico del volley

Dopo la nuova figura ridicola del calcio italiano è bellissimo vedere i giocatori del volley portare sul podio la maglia di Vigor Bovolenta (via il Post) Durante la premiazione del torneo olimpico di pallavolo maschile, in cui l’Italia ha vinto il bronzo battendo la Bulgaria, i giocatori italiani hanno mostrato una maglia Vigor Bovolenta, il pallavolista … Leggi tutto

Obituary: la mia bici

Molti pensavano che la mia bicicletta in uso a Torino avesse talmente tanti anni che nessuno potese ambire a impossessarsene. In ogni caso c’era una catena a difenderla. E invece la crisi o l’agosto in città ha indotto qualcuno a dotarsi di cesoie per tagliarla e portarsi via la bici come da foto. Addio vecchia … Leggi tutto

Analizzando la vicenda di Alex Schwazer

Nell’attesa che i media italiani finiscano di tartassare Alex Scwhazer e inizino a fare analisi degli accadimenti come ha fatto Stefano Tesi

Se crediamo all’atleta, che dice (inverosimilmente) di aver fatto tutto da solo, dallo scandalo escono tutti a pezzi: non solo la Federazione e il Coni, ma anche l’entourage di Alex, perché è da non credere che un tesserato-personaggio di quel livello venga lasciato libero di agire in solitudine (in tutti i sensi: possibile che a un olimpionico, a tre settimane dalla gara della vita, sia consentito di allenarsi per lunghi periodi all’estero senza avere al seguito un allenatore, un preparatore, un tecnico e uno staff dedicati, un manager, un assistente, qualcuno insomma per non dire della fidanzata-pattinatrice e campionessa mondiale che cade dal pero? Mah… Se invece gli è consentito, è anche peggio). E ovviamente ne esce distrutto, come ne è uscito, lo stesso marciatore: tanto per la disonestà quanto per l’ingenuità, visto che è inspiegabile il motivo per il quale un campione esperto possa solo concepire di iniettarsi sostanze illecite che sa perfettamente essere individuabili al primo banale controllo. A meno di non pensare alla volontà di un suicidio sportivo.

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Affanculo la ragion di stato o la paura di crollo del regime: vogliamo chiarezza nei rapporti fra stato e mafia

In questi giorni sta crescendo in me l’inquietudine per il tentativo di ostruzionismo o di silenziamento da parte del sistema omogeneo dei giornali tradizionali e dei partiti sulla vicenda trattative stato-mafia, sulle telefonate fra Mancino e Napolitano e sull’azione di pestaggio morale nei confronti dei giudici  di Palermo e Caltanissetta.  Per questo al Fatto Quotidiano stiamo facendo una raccolta di firme per uscire dal silenzio e ridare verità e dignità all’Italia e alla sua informazione.

Il punto sulla situazione da Marco Travaglio

Il regime dei Cinque dell’Apocalisse (Quirinale, Avvocatura dello Stato, Procura della Cassazione, Csm e Governo) che assedia la Procura di Palermo può ritenersi soddisfatto. La notizia anticipata dal Fatto sul procedimento disciplinare contro i pm Messineo e Di Matteo, rei del terribile delitto di intervista, ha raccolto l’audience mediatica auspicata: omertà assoluta di politici, giornali e tg. Fa eccezione il Foglio che, per quanto clandestino, fa il suo sporco mestiere: plaude al Pg della Cassazione e lo esorta a radere al suolo la Procura, “luogo di mille abusi”, anche con processi penali per “violazione del segreto istruttorio”.

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Bisogna pagare la stampa: il rapporto fra offerta e domanda

Dai verbali del caso Ilva E quando si tratta di impiantare negli stabilimenti a rischio (non solo l’Ilva, ma anche Eni per esempio) le centraline per i rilevamenti, il direttore dell’impianto, l’ingegnere Capogrosso se ne esce: «Col cavolo che gli consentiamo – dice in sostanza – di metterle nell’area dello stabilimento». E infatti chissà perché … Leggi tutto