L’importanza di essere uno stronzo ovvero piccole istruzioni per difendere i diritti dei ciclisti

Durante le recenti vacanze (deliziose) nel Conero mi trovavo in bicicletta sulla pista ciclabile che costeggia la spiaggia. Pedalando, pedalando intravvedo all’orizzonte una automobile clamorosamente ferma sulla pista ciclabile. Arrivo sul posto e vedo il guidatore della stessa che sta parlando con altri energumeni. Mi fermo. Lo guardo. Mi guarda. Gli dico: “Scusi, ma sa che la sua macchina è sulla pista ciclabile”. In risposta il soggetto si esibisce in un: “Stronzo, io faccio quello che voglio”. Preso da un momento di dolcezza esistenziale estraggo con flemma dallo zainetto lo smartphone e faccio una splendida foto alla macchina parcheggiata sulla pista ciclabile con targa in bella evidenza. Ho cercato poi vigili urbani per strada ma erano irreperibili e non avevo numeri di telefono ad hoc della loro stazione. Ho portato la foto ai vigili urbani di Numana che correttamente mi hanno fatto notare che non essendo stata fatta da loro la mia foto non ha valore legale per una contravvenzione. Ma che terranno d’occhio il soggetto.

E’ solo questione di essere stronzi