Lunedì parte la Social Media Week a Torino

Via Quotidiano Piemontese Dal 24 al 28 settembre si svolgerà a Torino la Social Media Week, la più grande manifestazione internazionale dedicata ai social network e alla comunicazione digitale. Nata da un’idea di un gruppo di creativi di New York, Social Media Week si svolge contemporaneamente in 14 città sparse per il mondo: oltre a Torino, sarà … Leggi tutto

La fine dell’era del buon senso e la tecnologia

Il nuovo ebook di Stefano Maruzzi Come comprendere il cambiamento in atto in questi anni caratterizzato da una costante, continua e massiccia adozione di tecnologia da parte di un numero sempre crescente di abitanti del pianeta? Come capire cosa sia più conveniente, utile e interessante per singoli, famiglie, organizzazioni e aziende dell’innovazione che permea la … Leggi tutto

I problemi della redazione de Il Vostro

Secondo Italia Oggi

Il quotidiano online Il Vostro, lanciato lo scorso aprile e diretto da Leonardo Boriani (ex direttore della Padania), versa in gravi difficoltà. Da mesi si accumulano ritardi nel pagamento di giornalisti, collaboratori, fornitori, e pure del canone di locazione dello stabile in cui ha sede il giornale, nella bella viale Majno a Milano. Cosa sta accadendo? Al momento della presentazione, lo scorso aprile, l’imprenditore John Visendi era stato indicato come azionista di riferimento. E l’ex assessore alla cultura della regione Lombardia, Massimo Buscemi (ex manager di Publitalia, nonché marito di Erika Daccò, figlia del faccendiere Pierangelo Daccò) era tra i promotori dell’iniziativa. Visendi, in realtà, non ha mai rilevato quote, non risulta tra i soci, e dei 10 mila euro di capitale sociale della Pensiero Italia srl, casa editrice de Il Vostro, ne sono stati versati finora solo 2.550 da Michela Crescenti. Una signora di Ospitaletto (Brescia) che in passato è stata socia di una impresa agricola di allevamento di pollame e altri volatili, cessata nel novembre 2010. Amministratore unico di Pensiero Italia è Anna Abbatecola, Visendi non ha incarichi formali, ma nei rapporti con i dipendenti della casa editrice si pone come referente unico. Buscemi, invece, dopo circa un mese dal via del quotidiano online, si è defilato, con una decisione che probabilmente ha rallentato il decollo della concessionaria di pubblicità (comparto dove Buscemi ha grande know how).

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Adethic: quando la publicità in rete vuole promuovere eticità, solidarietà e sociale

Nasce il primo social network cattolico, realtà di condivisione e dialogo a livello globale su questioni di fede, vita e società per i cercatori della verità. E’ così che si definisce Aleteia che verrà presentato nei prossimi giorni e che raccoglie le migliori produzioni di istituzioni e media cattolici del mondo. Ad Aleteia hanno già aderito finora, come membri, oltre mille tra siti web, radio e tv, istituzioni cattoliche e movimenti da tutto il mondo. “Si tratta di un’occasione formidabile per la Chiesa di ampliare il dialogo con cattolici, cristiani, credenti di tutte le religioni e anche non credenti, perché Aleteia offre risorse a tutti i ‘cercatori della verita””, spiega il presidente Jesus Colina, già animatore di varie iniziative cattoliche nel mondo dei media a livello internazionale. “Per questo motivo – aggiunge – Aleteia gode del patrocinio e dell’incoraggiamento dei Pontifici Consigli per le Comunicazioni sociali e per la Promozione della Nuova evangelizzazione”. Aleteia è anche la prima iniziativa lanciata dalla Fondazione per l’Evangelizzazione attraverso i Media (Fem). Inizierà la sua attività in sei lingue: italiano, arabo, inglese, francese, portoghese e spagnolo. Insieme alla presentazione di Aleteia, giovedì 20 settembre alle 11.30 nel Centro Russia Ecumenica a Roma, verrà annunciato anche il primo servizio mondiale di raccolta pubblicitaria online basatosu valori etici e solidali .Non solo pubblicità per il profitto, ma pubblicità per creare solidarietà e carità.

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Prendi i soldi e scappa ovvero come gli editori italiani derubano collaboratori e redattori

Via Valigia Blu

Qualche mese fa, in seguito alla segnalazione di un giornalista freelance non pagato, Arianna Ciccone aveva provato a ricostruire i passaggi di proprietà della rivista Maxim, per capire su chi ricadesse la responsabilità dei debiti contratti durante la vecchia gestione. Anche il blog L’isola dei cassintegrati ha seguito il caso (123) e da allora non abbiamo smesso di ricevere segnalazioni. Truffa sistematica o delinquenza occasionale?

Sfogliando le tante pagine di dichiarazioni e informazioni raccolte in questi mesi sul «caso Maxim» ho l’impressione di avere tra le mani un puzzle quasi completo che lascia poco spazio alla fantasia: il classico paesaggio ricostruito nei particolari a cui mancano solamente un centinaio di tasselli azzurro cielo. Sebbene questa storia presenti ancora molti vuoti (che speriamo possano essere chiariti grazie all’aiuto della Fnsi), i pezzi di cui siamo in possesso parlano da soli: collaboratori non pagati, redattori in attesa di stipendio da mesi, contratti farocchi, fallimenti fantasma, passaggi di proprietà fittizi e un direttore riluttante a dare risposte (ma felice di far parte della giuria di Veline).

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Continua il tracollo dei quotidiani tradizionali. Nel periodo aprile-luglio 2012: La Stampa -11%, Messaggero -10%, Repubblica -8,9%

I dati del secondo ciclo dell’indagine Audipress per il periodo 2 aprile–8 luglio 2012 sulla lettura dei quotidiani cartacei in Italia disegnano la crisi irreversibile dei media tradizionali, molti dei quali sono in seria diffiocltà economica nella transizione al digitale. Si salveranno davvero in pochi. Molti dei quotidiani tradizionali hanno dei costi fissi e di … Leggi tutto

19 settembre 2012: La giornata della trasparenza a Roma

La Giornata della trasparenza si terrà il 19 settembre a Roma con l’ obbiettivo di lanciare su vasta scala il  movimento per l’adozione di un Freedom of Information Act in Italia . Al centro della giornata, un convegno – nella sede della  Federazione nazionale della stampa (Corso Vittorio Emanuele II, 349) – per chiedere al … Leggi tutto

Fare i conti con l’ambiente a Ravenna dal 26 al 28 settembre con annesso Labecamp

Si terrà a Ravenna dal 26 al 28 settembre Fare i conti con l’ambiente, evento a km zero sui temi della sostenibilità. Ravenna 2012 si svolge interamente nel Centro Storico pedonale di Ravenna all’interno di 12.  Sale attrezzate, in Piazza del Popolo e nelle principali vie del Centro Storico) sui temi della sostenibilità ambientale e sulle buone pratiche in tema rifiuti/acqua/energia. Fare i conti con l’ambiente non è solo il nome dell’evento ma anche il tema che percorre trasversalmente i percorsi offerti e i contenuti. Fare i conti con l’iniziativa spesso dissennata dell’Uomo, misurarne i danni provocati, ripensare il modo di vivere la Terra, intraprendere la strada della sostenibilità, ed anche con urgenza in quanto il Pianeta stesso presenterà inesorabilmente i “propri conti”.

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I furbetti – kamikaze dell’immatricolazione ovvero il mercato dell’auto tradizionale va molto peggio di quello che si conta

Via Linkiesta

Nel mese di agosto appena concluso le immatricolazioni di auto nuove in Italia hanno segnato un nuovo picco negativo: appena 56.447 esemplari, con un calo del 20,23% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Il gruppo Fiat, che ha registrato complessivamente un -20,53%, ha dunque seguito quasi esattamente l’andamento del mercato. Numeri che hanno fatto masticare amaro l’ad Fiat Sergio Marchionne, il quale ha dichiarato di non aver mai visto, in quel mese, risultati così bassi e di temere che «la luce in fondo al tunnel [del mercato, ndr] potrebbe essere quella di un treno».

In realtà, probabilmente Marchionne è preoccupato da ben altre cifre, quelle che vengono di solito fornite agli addetti ai lavori e che le statistiche ufficiali non rivelano. Sono i numeri delle vetture immatricolate negli ultimi tre giorni del mese, ossia quando i concessionari si precipitano a targare valanghe di auto che, in massima parte anche se non tutte, sono “km zero”, ossia esemplari che non hanno ancora dei veri clienti, ma che le concessionarie si auto-immatricolano per raggiungere i loro obiettivi di vendita o, più frequentemente, quelli “suggeriti” dalle rispettive case automobilistiche.

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