Josefa Idem, la tedesca un po’ troppo italianizzata nello stile politico

Josefa Idem è stata una grandissima sportiva, ma ora dopo sta figura da vero PDL più che a PD è meglio che faccia altro … alla tedesca non all’italiana. Via Il Fatto Quotidiano

Tutto dipende dalle carte, che non ha ancora visto, ma che intendere leggere integralmente. Enrico Letta, ospite a In mezz’ora di Lucia Annunziata, annuncia che lunedì parlerà con la titolare delle Pari opportunità, finita nella bufera per presunti abusi edilizi e Ici aggirata. “Domani pomeriggio incontrerò la ministra Idem. Parleremo e poi insieme decideremo che fare”. Insomma, nonostante sabato la campionessa avesse annunciato in conferenza stampa che non intende dimettersi, la decisione finale spetta al presidente del Consiglio. Letta insiste sulla necessità di “essere garantisti e garantire opportunità e rispetto delle regole” come “elemento chiave del nostro governo”. Ma, precisa, “nessun doppio standard’’.

E intanto c’è anche all’interno del Pd chi critica la Idem per non aver già rimesso il mandato nelle mani di Letta: “Della ministra  non convince soprattutto la frase ‘non lascio’ – ha scritto il presidente della Toscana Enrico Rossi sul suo profilo facebook – Avrebbe dovuto dire ‘penso di essere onesta, ma rimetto il mio mandato nelle mani del Presidente del Consiglio. Sta a lui decidere’. In politica si fa così”. Paradossalmente ad essere più morbido con la Idem è stato il capogruppo Pdl alla Camera dei deputati, Renato Brunetta: “La vicenda del ministro Idem? Io sono un garantista all’ennesima potenza, contrariamente ai miei colleghi del Pd che nel passato si sono infilati in ogni strumentalizzazione – ha affermato in una intervista a SkyTg24 – Io non faccio strumentalizzazioni rispetto le persone, rispetto anche gli errori delle persone. Chi non ha mai fatto un errore nella denuncia dei redditi? Chi non ha mai fatto un errore sull’Imu? Chi non ha mai fatto un errore sull’Iva? Quindi io non sarei per dare la croce in testa a questo o a quel ministro, è un gioco che non mi appassiona, che non ho mai fatto e che non farò mai”.

E, comunque, sarà un lunedì importante anche perché da domani entreranno nel vivo le indagini della Procura di Ravenna. La polizia municipale ha infatti ricevuto ampio mandato dal Procuratore capo pro tempore, Isabella Cavallari, di compiere verifiche sia sulla parte edilizia che su quella commerciale della residenza, sovrastante a una palestra, del ministro nella frazione di Santerno, alle porte della città romagnola. Gli accertamenti, affidati alla sezione di polizia commerciale, cominceranno appunto a inizio settimana e saranno determinanti per l’individuazione delle eventuali ipotesi di reato. Sul fronte palestra, secondo testimonianze raccolte dalla stampa locale, diverse persone hanno sostenuto di essersi allenate là dentro semplicemente pagando una quota mensile e una di iscrizione. E sempre domani per la Idem è prevista la prima uscita ufficiale a Ravenna dall’inizio del caso che l’ha investita. E’ stata annunciata alla presentazione dell’associazione ‘Giacomo Sintini’ – fondata dal 34enne campione pallavolista lughese di recente vincitore dello scudetto dopo avere sconfitto un linfoma – con lo scopo di raccogliere fondi a favore della ricerca medica e all’assistenza in campo onco-ematologico. L’appuntamento, promosso dall’Ail (associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma) è per le 11.30 alla sala conferenze del Dea, al settimo piano del complesso che ospita il nuovo pronto soccorso dell’ospedale ravennate.