L’integrazione carta – digitale ovvero l’abbraccio mortale per gli old media

Via Lsdi

Un errore fatale l’ integrazione fra carta e digitale? Lo sostiene Kevin Anderson –  un giornalista americano che si è occupato di strategia digitale per il Media Development Investment Fund,  il Guardian e la BBC.   In un articolo su TheMediaBriefing Anderson ricorda che, pur avendo ricevuto ripetuti stimoli a svegliarsi e a rispondere alla rivoluzione che la travolgeva,  l’ industria dei giornali, come la gran parte dei settori industriali travolti dall’ innovazione, ha sbagliato le strategie da adottare. E spiega che, invece,  i risultati migliori in termini economici sono stati realizzati proprio dalle aziende che hanno scelto la separazione, anche sul piano aziendale, fra il settore tradizionale e quello innovativo. Fra di esse il gruppo Schibstead in Scandinavia e il Deseret in Usa.

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Lo sport del doping e l’incredibile storia di Campioni senza valore il libro che fu fatto sparire dai vertici sportivi

lo sport del dopingStavo leggendo lo sconvolgente libro Lo sport del doping di Alessandro Donati che racconta le storie del doping gestito e promosso dal Coni e dalle federazioni sportive e della lotta di un tecnico, di un allenatore, contro il doping e contro il sistema che tendeva semplicemente d autotutelarsi e a voler mantenere uno status quo vergognosi dirigenti sportivi creavano le loro prestigiose carriere sul doping e sulla salute degli atleti, nella osmotica convivenza di giornalisti che vivevano alla mammella del sistema delle federazioni. Nel libro si parla anche della altrettanto sconvolgente storia del primo libro di Donati, Campioni senza valore pubblicato nel 1989 in cui per la prima volta si parlava di censura, di doping, del ruolo dei dirigenti sportivi di Coni, Fidal e Fisi e del prof Conconi e di altri ancora con dovizia di particolari, di ati giudiziari e di nomi e cognomi. Il libro fu letterlamente fatto spartire dalla distribuzione attraverso manovre su editore e distributore in cui fu ovviamente centrale il ruolo dei dirigenti sportivi. Grazie a internet è perà possibile leggere il libro scaricando la sua versione digitalizzata in formato Pdf o direttamente la sua versione online.

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Una vita da bovini vista con i bovini

A Cogne in questi giorni si svolge lo splendido Gran Paradiso film Festival Questa sera ci si trova nel giardino della Maison de Cogne Gérard-Dayné per vedere Bovines ou la vraie vie des vaches di Emmanuel Gras un documentario sulla vita delle mucche. La serata è speciale però perchè  sarà una proiezione speciale per uomini … Leggi tutto

In memoria di Marisa Bellisario

Il 4 agosto 1988 , 25 anni fa, moriva a Torino Marisa Bellisario

Marisa nasce nel 1935 a Ceva, un paesino in Provincia di Cuneo. Laureatasi a Torino in Economia e Commercio, la sua avventura nel mondo delle nuove tecnologie inizia alla divisione elettronica dell’Olivetti. È il 1959 e a riceverla come neo-laureata c’è Franco Tatò che le propone un lavoro a Milano nel mondo dei computer, allora un universo inesplorato e per temerari. È la prima scommessa, la prima di una lunga serie di sfide e intuizioni che, da donna intraprendente, decide di raccogliere. Nel 1963, l’Olivetti si fonde con la Bull ma già nel 1964 tirano venti di crisi. Si decide la cessione della divisione elettronica alla General Electric. Per Marisa Bellisario cominciano i primi scambi internazionali. Nel 1965 si reca per la prima volta a New York e in breve tempo ottiene anche in America il pieno riconoscimento delle sue doti manageriali.

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