L’aggregatore per le crisi viene dall’Africa

Via Repubblica

Tweet, post, mail, sms. Feriti intrappolati sotto le macerie, ospedali crollati, scuole rase al suolo. La rete è inondata di notizie che provengono da Haiti. Ma come renderle facilmente accessibili alle organizzazioni umanitarie e agevolare così i soccorsi? Una risposta arriva dall’Africa. Ushahidi, la piattaforma di crowdsourcing che permette di raccogliere informazioni dalla folla attraverso sms, tweets, mail, nata nel 2008 per raccontare le violenze post-elettorali in Kenya, e usata anche da Al Jazeera per la copertura dell’ultima guerra a Gaza, ha messo online una pagina dedicata alla crisi haitiana. In meno di 12 ore sono già stati raccolti quasi 3000 messaggi, in gran parte via Twitter .

What is Ushahidi? from Ushahidi on Vimeo.

Una volta verificate, le informazioni vengono visualizzate su una mappa, divise per categorie: strutture crollate, scuole e ospedali danneggiati, strade bloccate, persone intrappolate sotto le macerie, incendi e zone senza acqua potabile. La piattaforma, rilasciata in beta come applicazione open source, è scaricabile gratuitamente. (Il New York Times, secondo quanto riferisce l’Huffington post, sta cercando il modo di integrarla per seguire gli sviluppi della situazione ad Haiti).

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Africa

Bob Geldof condirettore de La Stampa per un giorno. L’ex cantante irlandese dei Boomtown Rats, diventato paladino della lotta contro la fame e le malattie in Africa e organizzatore di grandi eventi come il Live Aid, lavorerà fianco a fianco con il direttore del quotidiano Mario Calabresi. La missione? Realizzare un numero speciale dedicato all’Africa che uscirà domenica 5 luglio, al quale daranno il contributo protagonisti della scena mondiale, da Kofi Annan all’arcivescovo sudadricano Desmond Tutu, da Bono degli U2 a Carla Bruni, da Tony Blair a Francesco Totti.

“Geldof – racconta Calabresi – passerà domani tutta la giornata in redazione, a fare le pagine, decidere i titoli, scegliere le foto. Geldof lavora per One, un’organizzazione africana di cui fanno parte anche Bono e Desmond Tutu, impegnata soprattutto a fare pressione sui governi dei Paesi più industrializzati perché rispettino l’impegno di combattere la povertà e le malattie.

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E’ nata Africa 24

Via Jambo Africa Finora le informazioni relative agli avvenimenti economico-politico-culturali dell’Africa hanno sempre raggiunto l’Europa ed il resto del mondo  attraverso la CNN ,FRANCIA 24 e BBC. Da ieri in avanti non sarà più così grazie a Costante Nemale, un camerunense imprenditore, molto versato negli affari, che è il presidente e il fondatore del nuovo canale satellitare. … Leggi tutto