I furbetti piemontesi con residenza all’estero

Via repubblica.it

Hanno la residenza a Montecarlo, in Svizzera, o in tutti quei “paradisi” dove la pressione fiscale è ben diversa da quella italiana: tanti piemontesi sfuggono alle tasse italiane. E ora l´agenzia delle entrate concentra l´attenzione su di loro per capire se la residenza che hanno indicato sia reale o fittizia: sono ben 2023 i cittadini “sospetti” che hanno ufficialmente abbandonato il Piemonte per l´estero, e 930 in particolare i torinesi. Anche Cuneo ha perso diversi residenti, 403 in tutto, mentre gli ex abitanti ad Alessandria e ora cittadini del mondo sono 209.

Ma si tratta davvero di persone che abitano a Monaco o in Svizzera, o alle isole Cayman? Oppure anche loro hanno utilizzato un escamotage per eludere il fisco italiano, come gli sportivi e gli artisti famosi noti alle cronache (da Valentino Rossi ad Alberto Tomba, da Luciano Pavarotti ad Andrea Bocelli, per citare alcuni di quelli che, “pizzicati” dai controlli avevano poi scelto di patteggiare)? Per ora l´inchiesta è solo all´inizio, ma i dubbi ci sono, e sono tanti. La direzione regionale e gli uffici dell´agenzia delle Entrate stanno facendo controlli a tappeto per capire, posizione per posizione, quale sia la realtà dei fatti. E le verifiche sono attente e capillari.

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Presidente, non firmi!

Bruno Tinti sul blog del Fatto Quotidiano

il Senato ha approvato l’emendamento Fleres alla legge che ha istituito lo scudo fiscale. Se anche la Camera lo approvasse, Lei resterebbe l’ultima difesa.

Signor Presidente, con questo emendamento una legge già odiosa diventerà uno strumento di illegalità. I beneficiati dallo scudo non potranno essere perseguiti per reati tributari e di falso in bilancio, il mezzo con cui sono stati prodotti i capitali che lo Stato “liceizza”; e intermediarie professionisti che ne cureranno il rientro non saranno tenuti a rispettare l’obbligo di segnalazione per l’antiriciclaggio; insomma omertà, complicità, favoreggiamento.

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I peccati di San Marino

Francesco Bonazzi sul’Espresso

In un rapporto riservato le ammissioni della banca centrale della piccola repubblica. Le pressioni del fisco italiano. Siamo alla vigilia della svolta?

Altro che “buon vicinato”. Nel diritto internazionale si chiama ancora così il trattato che dal 1939 regola i rapporti tra Italia e San Marino, l?antica repubblica romagnola che con 12 banche e una cinquantina di finanziarie è allo stesso tempo una roccaforte del segreto bancario e un’efficiente necropoli fiscale. Ma tra inchieste giudiziarie, rogatorie respinte e pressioni politiche a tutti i livelli, quello che Roma prepara per l’autunno è ormai un vero assedio al Titano.

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L’Agenzia delle Entrate indaga sull’eredità Agnelli

Via Repubblica.it L’Agenzia delle entrate indaga sull’eredità Agnelli, come annuncia il Tg5 delle 20. E’ l’inevitabile sbocco della vicenda che vede da 6 anni Margherita Agnelli (figlia dell’Avvocato) contrapposta alla madre Marella sui lasciti del padre. Nel mirino ci sarebbe una somma superiore al miliardo di euro depositata in Svizzera e mai dichiarata al Fisco. … Leggi tutto