I giornalisti ambientali fanno rete: è nata FIMA

Via VITA

È al grido di «giornalisti ambientali unitevi!» che è ufficialmente nata oggi a Perugia in occasione dell’International Journalist Festival la Fima, ovvero la Federazione italiana media ambientali. L’idea è quella di una lobby dei comunicatori che lavori compatta sul fronte della comunicazione green. La porta è aperta a giornalisti, testate, agenzie, blogger, comunicatori, ma anche a ricercatori e insegnanti e a chiunque voglia mettere in campo le sue competenze.

«Il fine di un’operazione del genere è quello di avere una federazione importante ai tavoli che contano della politica e l’opinione pubblica», ha spiegato il direttore di rinnovabili.it, Mauro Spagnolo, «oggi abbiamo bisogno di autorevolezza e competenza per qualificare le iniziative della federazione all’esterno». Mario Salomone, direttore di .Eco e nominato durante l’incontro primo presidente della Fima, ha specificato che la fase costituente durerà fino al 31 dicembre.

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Una petizione su per una soluzione verde alla crisi politica italiana

Via QP

Dopo l’ecotelegramma alla politica un gruppo di ambientalisti che lavorano nella comunicazione hanno lanciato una petizione su change.org. per una soluzione verde alla crisi politica italiana in sette punti che riprendono l’appello delle associazioni per non perdere l’occasione creata da un voto che per la prima volta dà al Parlamento una maggioranza che è favorevole a un programma green. Per firmare l’appello

Avevano detto le associazioni ambientaliste con l’ECOTELEGRAMMA che in un mese di campagna elettorale la parola ambiente è stata trascurata. (“Eppure la qualità dell’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, l’acqua che beviamo, il diritto a non essere sommersi dai rifiuti, la possibilità di scegliere un’energia pulita prodotta in Italia, la tutela del nostro territorio, del nostro patrimonio naturale e dei nostri beni culturali e colturali sono temi centrali della vita quotidiana.

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Oggi il #greenbombing per ricordare ai politici i temi ambientali

greenbombingOggi noi modesti giornalisti ambientali lanceremo a partire dalle 14 un su twitter per ricordare ai nostri politici distratti i temi ambientali nei loro programmi e nelle loro politiche future.

Alleanze post-elettorali, patti di non belligeranza, promesse di ogni genere… Ma possibile che di rinnovabili ed efficienza, parchi e turismo verde, agricoltura ed incentivi per la riqualificazione domestica, green job e #salvaiciclisti, grandi opere e gestione dei rifiuti… nessuno voglia parlare in questa campagna elettorale? Visto che i mass-media su questi argomenti tacciono portiamo noi l’ambiente nel dibattito! Qui sotto trovi alcune domande che vogliamo rivolgere ai candidati delle diverse forze politiche. Suggeriscine altre (cliccando qui) e facciamo insieme massa critica ritwittandole verso i leader di tutti gli schieramenti. Ecco le istruzioni per partecipare alla campagna:

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Lo schifo di una informazione che parla di politici delinquenti e dimentica l’ambiente che muore

Via Il Fatto Quotidiano   I talk show sono monopolizzati dai politici e dalle loro chiacchiere, spesso vuote. Eppure ce ne sarebbero molte di cose più interessanti da ascoltare, o ben più importanti. Un esempio fra tanti? L’ambiente. E, ovviamente, tutto ciò che ad esso è correlato: occupazione, salute, tecnologia, stili di vita e molto … Leggi tutto

Quando l’ambiente fa notizia a Ecomondo a Rimini

A Ecomonodo a Rimini

Quale informazione verso l’economia low carbon? Comunicatori, blogger e giornalisti si confrontano a Rimini, Ecomondo – Social media area (D1), venerdì 9 novembre, ore 9.30 – 13.00. TWITTER #Ecomondo e #WES12

Open talk a cura di E-gazzette, Eco dalle città, .Eco, Ecoradio, Ferpi, Green me, Greenreport, Greenews.info, Greenstyle, Il Cambiamento, La Nuova Ecologia, Qualenergia, Qualenergia.it, Rinnovabili.it, Tecneko, Terra mensile, Vita, Zero Emission

Presentazione dell’open talk
Marco Fratoddi, Giuseppe Lanzi e i coordinatori dei gruppi

9.30
Introduce
Massimo Scalia
C’era una volta il giornalismo ambientale

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Fare i conti con l’ambiente a Ravenna dal 26 al 28 settembre con annesso Labecamp

Si terrà a Ravenna dal 26 al 28 settembre Fare i conti con l’ambiente, evento a km zero sui temi della sostenibilità. Ravenna 2012 si svolge interamente nel Centro Storico pedonale di Ravenna all’interno di 12.  Sale attrezzate, in Piazza del Popolo e nelle principali vie del Centro Storico) sui temi della sostenibilità ambientale e sulle buone pratiche in tema rifiuti/acqua/energia. Fare i conti con l’ambiente non è solo il nome dell’evento ma anche il tema che percorre trasversalmente i percorsi offerti e i contenuti. Fare i conti con l’iniziativa spesso dissennata dell’Uomo, misurarne i danni provocati, ripensare il modo di vivere la Terra, intraprendere la strada della sostenibilità, ed anche con urgenza in quanto il Pianeta stesso presenterà inesorabilmente i “propri conti”.

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Oggi si presenta l’appello ai media mainstream sull’informazione ambientale

Earth Day 2010Venerdì 22 giugno 2012, presso il Centro Studi CTS, in via Albalonga 3 a roma , dalle ore 10,30 sarà presentato l’Appello ai media per l’informazione ambientale. L’Appello è rivolto ai direttori delle testate giornalistiche ad alta diffusione, alle reti televisive e ai talk show, ovvero alle voci più popolari e più seguite dei media italiani, affinché passato il picco di attenzione sulla Conferenza di Rio,  non si torni a parlare di ambiente solo in occasioni delle grandi catastrofi. «Basta guardarsi indietro di pochi mesi – si legge nell’appello – per cogliere a pieno questo paradosso: subito dopo le alluvioni in Lunigiana, alle Cinque Terre e a Genova il tema del dissesto idrogeologico ha ottenuto una larga eco sui media di casa nostra. Adesso però, nella stagione secca, il fenomeno del consumo di suolo, che provoca ogni anno la perdita di circa 500 Kmq di terreno, è scomparso dalle prime pagine dei giornali».

Promosso e sottoscritto, in questa prima fase, prevalentemente da direttori, giornalisti, blogger ed editori della stampa specializzata e della rete, lo spirito dell’appello è proprio quello di  sensibilizzare i conduttori dei talk show, i responsabili di rete, le testate giornalistiche «che in un giorno ottengono tanti contatti quanti le nostre testate, tutte insieme, raggiungono in un anno». A loro chiede: «inaugurate con Rio+20 una maniera nuova di trattare la notizia ambientale. Uscite dalla retorica dell’emergenza, andate oltre i picchi d’attenzione dettati dalla cronaca o dall’agenda dei politici e stimolate un dibattito pubblico intorno ai processi d’innovazione che interessano le imprese, le amministrazioni pubbliche virtuosi, le famiglie».

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L’ informazione (ambientale) che crea confusione

Via Lucia Navone

“Shampoo e mascara fanno bene al clima”, è il titolo di un articolo de La Stampa sul nuovo stabilimento a emissioni zero de L’Oreal. Premesso che nelle intenzioni del titolista poteva esserci quella di catturare l’attenzione del pubblico femminile, è naturale chiedersi cosa c’entrano lo shampoo per capelli e il rimmel con duecentoquaranta parabole a specchio, quindici chilowatt di energia prodotta e 7800 tonnellate della fantomatica CO2 risparmiate. Un progetto di sicuro prestigio, con importanti valenze ambientali (l’azienda pensa di dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2015), che prevede persino l’utilizzo di fonti rinnovabili combinate.

Un esempio banale per dire che spesso la semplificazione, quando si parla di ambiente, è necessaria per far comprendere i messaggi e farsi leggere dal grande pubblico. Il “far del bene a tutti i costi” però, anche grazie a shampoo e mascara, è forse fuori luogo.

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Molecole di ecologia, ambiente, social network e attivismo a Torino

Via Legambiente Quali sono le nuove forme di attivismo che si realizzano attraverso i social media? E come si sta evolvendo la rete alla luce dei nuovi bisogni di partecipazione che emergono dall’avvento delle tematiche ambientali nel dibattito pubblico? Esiste una congruenza fra innovazione del sistema mediale, modello energetico distribuito e approccio collaborativo degli stili … Leggi tutto

Ravenna 2011 e LabeCamp memories

Dal blog di Lucia Navone

diploD webdesignTre giorni di incontri che hanno visto Ravenna protagonista della sostenibilità e delle nuove politiche ambientali e che hanno segnato il segno più sotto tutti i profili: oltre 20% le presenze rispetto all’edizione 2010, oltre 4 Conferenze, 18 Workshop , 14 labMeeting e 12 Eventi culturali. Tra gli eventi in programma, il LabeCamp, dedicato ai temi della comunicazione ambientale, a cui ho partecipato insieme ad altri  giornalisti ed esperti del settore. Il collega Marco Frattoddi della Nuova Ecologia, Luca Calzolari di Cervelli in Azione, Paola Bolaffio, direttore di Giornalisti nell’Erba, l’unica giovanissima redazione ambientale al mondo, Manuela Raganini e Daniele Staccanella della Cooperativa Gulliver, Roberto Bonafini, redattore di E.Gazette e Andrea Atzori del Consorzio per lo Smaltimento dei rifiuti urbani di Padova, sono stati tra i liberi conversatori del Barcamp organizzato da LabeLab.

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