Bondi, Saviano, le qualità artistiche e la tempra morale

Stupiscono il tono e le parole  con cui il ministro poeta Sandro Bondi scrive oggi a a Roberto Saviano su  Repubblica, facendo riferimento più  alle doti artistiche che non alla civiltà e al coraggio di Saviano, caratteristiche evidentemente a lui poco note. Il finale retorico della lettera è imbarazzante (per il ghostwriter che l’ha scritta e per il ministro).

Quando si uniscono il fattore emozionale, la capacità di avvincere chi legge attraverso il ritmo e lo stile del racconto e la volontà di portare alla luce realtà terribili, come quella legata alla criminalità organizzata e alla ferocia che spesso la caratterizza, allora si ha quello che definirei il “connubio perfetto”. Quando si riesce ad amalgamare questi elementi si ottiene, prima ancora di tutti i successivi e meritati riconoscimenti, la laurea più importante per uno scrittore: l’approvazione del pubblico. Se oggi mi permetto di scriverle è perché ammiro le sue qualità artistiche e la sua tempra morale

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