Perdere 5500 euro in dieci anni

Via Reuters Le retribuzioni lorde dei dipendenti italiani hanno registrato fra il 2000 e il 2010, a causa di una inflazione più alta del previsto, una perdita di potere d’acquisto di 3.384 euro che, sommata alla mancata restituzione del fiscal drag, si traduce in 5.453 euro. E’ quanto emerge dal V rapporto Ires-Cgil sui salari … Leggi tutto

Siamo tutti ex Eutelia

Fotografia di bloggante mascherato per ricordare ai lettori di questo blog che la situazione dei lavoratori Agile ex Eutelia non si è ancora risolta dopo quasi un anno e che nel mondo del giornalismo se vengono meno applicazioni delle leggi, tutele sindacali e ordinistiche, deontologia e rispetto del lavoro può succedere quasi di peggio …

Il coma ormai irreversibile di Epolis

Con Epolis se ne potrebbe andare un ottimo tentativo di fare giornalismo su carta e web . di chi le colme della sua crisi oramai pare irrevversibile ? Perchè non se ne parla in rete della situazione dei lavoratori di Epolis ?
Via  Gery Palazzotto

Le nuvole sull’orizzonte di E Polis che annunciavano tempesta hanno mantenuto la promessa. L’acquazzone è arrivato, e se non è ancora bufera, poco, pochissimo, ci manca.
Il quotidiano free press, dopo 5 settimane di ferie coatte, 2 giorni di sciopero, e qualche stipendio congelato per i 131 giornalisti a libro paga,  oggi non era in distribuzione, né a Palermo né nelle altre 18 città italiane dove cerca di mettere radici.
La situazione viene definita gravissima da un componente del comitato di redazione che affida a un gruppo costituito su Facebook (“Solidarietà ai giornalisti di E Polis”) il trait d’union con redattori e collaboratori in azione lungo lo Stivale: “Non c’è carta, le stamperie non sono pagate, la pubblicitaria è ferma e in smantellamento”.

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Il Piemonte tira la cinghia

Via lo Spiffero Calano i consumi nel Mezzogiorno, ma la crisi si fa sentire anche al Nord. Ed è proprio il Piemonte a registrare, tra le regioni settentrionali, la contrazione più marcata: meno 5%. È quanto emerge dal Rapporto dell’Ufficio studi di Confcommercio. In particolare, nel lungo periodo,  è in continuo ridimensionamento la quota di … Leggi tutto

Sul ruolo (modesto) dei sindacati in tempi di crisi

Via Rosebud Dopo il default Lehman Brothers del 15 Settembre 2008, e nella successiva crisi finanziaria globale che ne seguì, uno degli aspetti che maggiormente mi colpirono in quel d’Irlanda fu il quasi totale venire meno del ruolo dei sindacati. Vi era qualcosa di paradossale in quello che stava accadendo, dato che mai come in … Leggi tutto

Troppo cibo nella spazzatura in Italia

Via Repubblica «Il cibo si butta perché se non si coglie la differenza tra obiettivo e scopo: l’ obiettivo può essere una cena con gli amici, ma il cibo resta un dono, serve a nutrire. Dall’ agricoltura fino al frigorifero si possono fare delle scelte per ridurre gli sprechi». Marco Lucchini, direttore della fondazione Banco … Leggi tutto

Il 40% fatica a quadrare i conti

Marina Cassi via Lastampa.it Meno pessimisti, ma ancora molto preoccupati. I piemontesi hanno pagato duramente la crisi scoppiata a fine 2008 e a febbraio di quest’anno – quando l’Ires Piemonte, ha effettuato l’abituale ricerca su clima di opinione per preparare l’annuale rapporto – la percezione della morsa si era un po’ allentata. Oggi, forse, dicono … Leggi tutto

Cercasi riconversione industriale in Italia

Loretta Napoleoni su Metro La delocalizzazione continua ad infliggere colpi durissimi ai lavoratori che siano insegnanti di liceo o operai metalmeccanici poco importa. Per i primi di è de facto istituzionalizzato il precariato, 1200 euro al mese e nessuna garanzia, chi rimane incinta la maternità se la deve pagare da sola. Adesso parte l’attacco ai … Leggi tutto

Il rischio default dell’Ungheria

Via IlSole24Ore Non è esagerato ipotizzare che l’Ungheria sia a rischio default, vale a dire possa finire col diventare un nuovo ‘caso’ come la Grecia. Lo ha detto il portavoce del primo ministro ungherese, riferendosi alle dichiarazioni del vice presidente del partito di maggioranza Lajos Kosa. Secondo il sito web finanziario napi.hu, il politico avrebbe … Leggi tutto

Il rischio Grecia dietro l’angolo

Via Wall Street Italia

Sono i tedeschi (tessera n.1 del club europeo anti “Club-Med”) tramite il settimanale “Der Spiegel” a ricordare ai mercati perche’ la manovra Tremonti e’ stata disperatamente approvata in fretta e furia, e solo dopo la minaccia di dimissioni da parte del ministro dell’Economia. E anche per quale motivo – purtroppo – la politica fiscale italiana si conferma inadeguata a rimettere in rotta il nostro paese, come invece promette l’amato premier (in ogni caso il prossimo governo d’emergenza nazionale sara’ a guida Tremonti). “L’Italia sta per essere schiacciata da un’ondata di debiti in maturazione peggiore di quella della Grecia pari in totale a 1/3 del Pil” e’ l’avvertimento, da ignorare a nostro rischio e pericolo.

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I fallimenti crescono del 30% in Italia

Via Ansa Nel primo trimestre dell’anno, l’ottavo consecutivo, i fallimenti delle società in Italia sono stati 2.800, con un aumento del 27% rispetto allo stesso periodo del 2009. Lo afferma il Cerved, gruppo specializzato nell’analisi delle imprese e nella valutazione del rischio di credito, secondo cui il settore più in difficoltà è l’industria, che accusa … Leggi tutto

Sacrifici inevitabili

Via Ilsole24Ore

La migliore ricetta contro la speculazione è la riduzione della spesa pubblica e dell’intervento dello Stato nell’economia». Inizia così la conferenza stampa a palazzo Chigi il premier Silvio Berlusconi, che insieme al ministro dell’Economia Giulio Tremonti, ha illustrato il contenuto della manovra da 24 miliardi varata ieri dal Consiglio dei ministri con un decreto legge. Si tratta, ha detto il Cavaliere, di «provvedimenti equilibrati e inevitabili: equilibrati perché si chiede di più a chi ha evaso di più; inevitabili perché l’Italia, al pari di altri paesi della vecchia Europa, sta vivendo al di sopra delle proprie risorse».

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