Silvio B: ammissione di manipolazione della volontà popolare referendaria

Oggi Silvio B. ha candidamente e pubblicamente ammesso che la cosiddetta moratoria nucleare non è altro che un modo per evitare il referendum sul nucleare …. Via il Fatto Quotidiano Quanto accaduto in Giappone “ha spaventato gli italiani, come dimostrano anche i nostri sondaggi” e la decisione di una moratoria sul nucleare è stata presa … Leggi tutto

Prove tecniche di democrazia diretta partecipativa telematica

Via Vittorio Bertola

E’ stato confermato che la piattaforma di discussione nazionale sarà pronta a fine giugno, e si è detto che essa verterà inizialmente sulla preparazione del programma per le elezioni politiche 2013, oltre che sullo scambio di esperienze tra i partecipanti, per poi espandersi ad altre funzioni – inclusa quella di determinare i candidati per le elezioni amministrative in presenza di più concorrenti… anche se, a parte le grandi città, è più facile che ci sia scarsità che abbondanza di aspiranti.

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Il massacro delle istituzioni

Carlo Azeglio Ciampi intervistato da Repubblica

Dopo il ricorso già avanzato da diverse giunte regionali, potrebbe persino accadere che, ad elezioni già svolte, anche la Consulta giudichi quel decreto illegittimo, con un verdetto definitivo e a quel punto davvero insindacabile. Questo preoccupa Ciampi: “Il risultato, in teoria, sarebbe l’invalidazione dell’intero risultato elettorale. Il rischio c’è, purtroppo. C’è solo da augurarsi che il peggio non accada, perché a quel punto il Paese precipiterebbe in un caos che non oso immaginare…”. Il presidente emerito non lo dice in esplicito, ma dal suo ragionamento si evince che qualche dubbio lui l’avrebbe avuto, sulla percorribilità giuridica e politica di un decreto solo apparentemente “interpretativo”, ma in realtà effettivamente “innovativo” della legislazione elettorale.

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Prevalga la sostanza sulla forma quando la forma non è essenziale

Il presidente del Senato Renato Schifani sul caso Polverini esprime concetti criptico – aberranti Mi auguro e tifo fortemente che, nel rispetto delle regole, possa essere garantito il diritto di voto sacrosanto, previsto dalla costituzione, a tutti i cittadini e che sempre nel rispetto delle regole prevalga la sostanza sulla forma quando la forma non … Leggi tutto

Diamogli più ammore

L’idea strumentale e provocatoria di SB legata all’utilizzo delle foto del suo volto sanguinante dopo l’agressione milanese per una serie di manifesti per una nuova campagna del PdL con possibile titolo “L’amore vince sempre sull’odio” richiede una risposta a tono. Sarebbe bello che i molti e valentissimi creativi della rete pensassero una reinterpretazione assolutamente politically … Leggi tutto

I danni istituzionali di Silvio Berlusconi

Lucio Fero su Blitz Quotidiano (con video di Berlusconi dopo la sentenza della Corte Costituzionale e a Porta a Porta contro Rosy Bindi)

Il danno più grave, spiace davvero dirlo, lo ha fatto Berlusconi. Danno anche a quelli, e sono la maggioranza, che votano per lui e per i suoi alleati. Anche loro vivono in questo paese, legittimamente governato da Berlusconi. Ma Berlusconi ieri ha aggiunto, somministrato, impresso una quota, una dose, un marchio di invivibilità in questo paese. Se un capo di governo, cioè il massimo esponente di uno dei poteri della democrazia, dice con rabbia e con spregio che «la Corte Costituzionale è di sinistra», dice che un altro potere, un altro pilastro della democrazia è nemico, bugiardo, maligno. Indica dunque un pilastro da abbattere, un pilastro della democrazia. Se non fossimo di fronte ad una cosa maledettamente seria, se ci fosse da sorridere, diremmo che Berlusconi parla come un ultra della curva per cui l’arbitro è sempre “venduto e cornuto” quando fischia un calcio di rigore contro. È questo il danno alla convivenza civile, alla vivibilità di tutti in questo paese: la riduzione della vita civile ad una rissa davanti alla moviola, lo scatenare i Gasparri che dichiarano: «Ora la Corte non è più organo di garanzia». Non più perchè gli ha dato torto, «di garanzia» lo si è solo quando ti dà ragione.

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