L’edicola del futuro, il futuro delle edicole. Ovvero che fine farà la carta stampata: l’ebook del Giornalaio

E’ uscito ieri realizzando in un giorno un grande successo sugli store online l’ebook di Pierluca Santoro sul futuro delle edicole: un gioeillino. In questo breve ma esaustivo saggio Pier Luca Santoro, per la rete “Il Giornalaio”, ci introduce all’abc della filiera editoriale mostrandoci l’edicola sotto diversi punti di vista. L’ebook riesce a restituirci e … Leggi tutto

Edicole e relazioni di potere

Un post sullo sciopero degli edicolanti dopo Natale ha aperto un interessante dibattito sul blog. Ora arriva anche l’intervento del guru di settore: Il Giornalaio. E’ difficile stabilire cosa effettivamente accadrà ma ho deciso di parlarne comunque, sia per rendere giustizia al nome di cui si fregia questo spazio che per fare chiarezza su un … Leggi tutto

Fenomeni a catena: le liberalizzazioni delle edicole, lo sciopero degli edicolanti e la crisi della carta stampata

Per combattere le corrette proposte di liberalizzazione di mercato del governo Monti che ha però ha piegato la testa, speriamo per ora, di fronte a farmacisti e tassisti, le organizzazioni sindacali degli edicolanti italiani hanno previsto una serrata per i giorni il 27, 28 e 29 dicembre con la chiusura totale dei punti vendita. Lo … Leggi tutto

Gli edicolanti custodi del bazaar

GPO su Lastampa.it

L’edicolante del 2010 vende anche (ancora) i giornali, e dei giornali smista pure i cosiddetti panini, cioè gli omaggi acclusi, cartacei e non, gratuiti e non. Non si tratta di un compito facile: tante le iniziative da tenere a mente, i desideri speciali dei clienti da assecondare, anche le ordinazioni da modulare, da programmare, quando ad esempio si deve prevedere quanti acquirenti ci saranno per il libro, quanti per il dvd, quanti vogliosi dei prodotti tutti della stessa collana editoriale che prevede una lunga serie di uscite, quanti attratti soltanto dalla prima proposta, di solito a prezzo assai basso, se non addirittura in regalo pieno. L’edicolante deve poi anche andare incontro al cliente che si è perso la prima uscita di quella serie, e fa capire che avere quel «pezzo» è vitale per la sua collezione, magari anche per la sua cultura. Irritandosi se lo stesso «pezzo» non arriva in fretta, e irritandosi ancora di più se il prezzo dell’arretrato è leggermente maggiorato rispetto a quello originario.

L’edicolante vende anche (ancora) i giornali, ma lo fa ormai come il grande calciatore quando palleggia sulla spiaggia con il pallone grosso e leggero dei bambini. Troppo facile, se lo ha fra i piedi. Può persino accadere che il cliente, sapendo a quale mole di tremendo lavoro extra l’edicolante è ormai sottoposto, lo aiuti prelevando da solo i giornali, quotidiani o periodici che siano, e persino autofacendosi il conto. Ci sono clienti, sapienti e teneri ad un tempo, i quali aiutano addirittura l’edicolante a districarsi nella massa enorme di pubblicazioni speciali, di supplementi e inserti straordinari che gli piombano in edicola per una qualche occasione speciale, come ad esempio è accaduto con la recente coppa del mondo di calcio.

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Il mondo dei giornali visto con gli occhi del Giornalaio

Pierluca Santoro approfondisce un tema sempre dimenticato: la distribuzione dei giornali cartacei.

La struttura della distribuzione di quotidiani e periodici a livello nazionale risulta piuttosto concentrata. Due principali operatori, Press-Di e M-Dis, rappresentano oltre metà del mercato di prodotto editoriale distribuito da distributori nazionali, mentre il restante 45% è riconducibile a cinque altre imprese. In particolare, i distributori nazionali operanti in Italia sono M-Dis (33% circa del volume d’affari complessivo), Press-Di (24%), Sodip (17%), A&G Marco (11%), Parrini & C. (9%), Messaggerie Periodici Me.pe. (6%) e Pieroni (1%) partecipata a sua volta da M-Dis.

In primis mi sento di suggerire uno studio approfondito del settore del fresco alimentare per verificarne logiche e operatività che se adattate ed implementate nell’ambito della distribuzione delle testate sono certo apporterebbero benefici significativi.

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