La storia delle cose di Eternit a fumetti

Via QP La storia della Eternit a Casale è diventata una libro illustrato a fumetti:  Eternit, Dissolvenza in bianco edito da Ediesse che sarà presentato a a Roma il 17 gennaio. Il libro è stato realizzato da  Gea Ferraris, architetto, illustratrice e pittrice, e Assunta Prato, insegnante di scuola secondaria che fa parte dell’Associazione dopo la morte del marito per … Leggi tutto

Diciotto milioni per 1800 morti di mesotelioma, 5 mila euro a polmone

La vergogna non basta

Ci sono momenti in cui ci si adira con i politici, ci sono dei momenti in cui ci si vergogna degli enti preposti, ci sono altri momenti in cui si prova più schifo che rabbia per l’indegnità dei politici ma soprattutto degli uomini che prendono decisioni indegne. Oggi è uno di questi. Ma tutti pagheranno, non nell’aldilà, nella vita.Questa notte

Come più volte anticipato da Quotidiano Piemontese il consiglio comunale di Casale Monferrato ha approvato l’atto di indirizzo con cui mette la giunta di centrodestra in grado di accettare il risarcimento di 18,3 milioni offerto dalla Eternit nel processo per i morti da amianto. La seduta che si è chiusa alle 3 e mezzo del mattino di sabato è durata sei ore e mezzo ed è stata sospesa quattro volte dalla presidente per le proteste dei cittadini, che a centinaia si sono presentati in municipio per seguire i lavori. Il provvedimento  è stato approvato con diciannove voti favorevoli e undici contrari. L’accettazione dell’offerta economica da parte  di uno dei due imputati, lo  svizzero Stephan Schmidheiny, comporta il ritiro della costituzione a parte civile  della città di Casale Monferrato e la rinuncia a intraprendere, in futuro, qualsiasi azione legale

Fortunatamente qualcuno si era già indignato nei giorni scorsi

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Provate voi a vivere con il mesotelioma in casa

Via Futura

Ha atteso tanto prima di parlare al giudice e ieri ci è riuscita. “Valeva la pena di ingrandire in modo sproporzionato un conto in banca? Valeva la pena che a Casale morissero 1600 persone?”, si è chiesta davanti a magistrati, avvocati e pubblico. Al maxi-processo Eternit, Romana Blasotti Pavesi, 81 anni, presidente dell’Associazione familiari delle vittime dell’amianto, ha testimoniato dopo tante udienze passate fuori dall’aula, per via della norma che vieta ai testimoni di assistere al processo fino al momento del loro interrogatorio. E per lei, che per decenni si è battuta vedendo morire parenti e compaesani, era uno strazio stare fuori, nel corridoio, e non poter far niente in attesa del 12 luglio, giorno in cui era fissata la sua udienza.

Ha ricordato i cinque parenti morti: il marito Mario, dipendente Eternit, la sorella Libera, il nipote Giorgio Malavasi, la cugina Anna Borsi, morta in Slovenia, dove c’era un’altra fabbrica dell’Eternit, e infine la figlia Maria Rosa. Di questi, solo il marito lavorava nel cementificio, mentre gli altri sono venuti a contatto con la fibra killer in altri modi.

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Si apre il processo Eternit

Domani parte il processo

E l´adorata figlia, per ultima, nel 2004. Ha avuto la forza di non chiudersi in se stessa, simbolo e bandiera di una lotta per la giustizia che è diventata collettiva e dura da più di venticinque anni. Domani mattina sarà a Torino, in prima fila alla udienza di apertura del processo per la strage dell´Eternit. Romana, ce l´avete fatta? «Lo spero davvero, spero che questo processo riesca a partire senza intralci e ad approdare a una giusta conclusione, per noi e per chi nel resto del mondo ha avuto tragedie come le nostre oppure è ancora costretto a lavorare a contatto con l´amianto, in molti paesi rimasto legale. Essere arrivati in tribunale è un grande traguardo, un passo importantissimo. Siamo stati amaramente in gamba, e i primi in Europa, a raggiungere questo risultato. Mi auguro che nessuno ci metta i bastoni tra le ruote con la faccenda del processo breve o altri ostacoli. Io non mollerò mai, comunque vada».

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Rinviati a giudizio i Vip di Eternit

Via Lastampa.it Sono stati rinviati a giudizio Stephan Ernst Schimdeiny e il barone belga De Cartier De Marchienne, responsabili degli stabilimenti Eternit in Italia, nel procedimento per disastro doloso condotto dalla procura di Torino. L’udienza preliminare, nata da un’inchiesta della procura di Torino, riguarda i casi di esposizione all’amianto lavorato in quattro stabilimenti italiani dell’Eternit … Leggi tutto