L’audizione di Mark Zuckerberg alla commissione congiunta Giustizia e Commercio del Senato Usa

“Mi dispiace” Cosi’ Mark Zuckerberg ha apperto con le sue scuse il’audizione alla commissione congiunta Giustizia e Commercio del Senato Usa. “E’ stato chiaramente un errore credere a Cambridge Analytica quando dissero che avevano smesso di utilizzare impropriamente i dati degli utenti. non avremmo dovuto fidarci soltanto della loro parola”. Nel frattempo però i casi sotto analisi si moltiplicano.

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Testate giornalistiche e Facebook: come rendere il mercato totalmente dipendente da Zuckerberg e soci

Via Ejo

L’ecosistema editoriale di Facebook è diventato qualcosa di cui i media non possono fare a meno. Facebook ha vinto e le organizzazioni mediatiche francesi sono ora affette da una dipendenza che è triplice e le lega alla piattaforma di Menlo Park per tre ragioni: per l’espansione gratuita delle loro audience, per l’utilizzo degli strumenti di produzione e distribuzione del social network e per la raccolta di introiti aggiuntivi.

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Nazionalizzare Facebook per salvarla

Via Lsdi

Maltrattata dai mercati, che l’ hanno punita al momento del suo arrivo in borsa, attaccata dai suoi utenti, che l’ accusano di violare la loro vita privata, Facebook  sembra oggi in isolamento. Mentre  2 anni fa il suo fondatore, Mark Zuckerberg, era stato l’ eroe di un film hollywoodiano, oggi qualcuno ipotizza addirittura la scomparsa pura e semplice della più importante delle reti sociali.   Questa amara costazione è stata condivisa in particolare, in un intervento pubblicato da Slate, da Philip N. Howard, professore di Comunicazione e informazione all’ Universtà di Washington e membro del Center for Information Technology Policy di Princeton.   Di fronte a queste minacce, Howard afferma di possedere una soluzione radicale: la nationalizzazione.

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10 buone ragioni per cui Facebook dovrebbe comprare Opera

Via Wired Italia Ci sono  dieci buone ragioni, perché Facebook dovrebbe comprare Opera. A individuarle è l’Istituto di Ricerca danese  Strand Consult, secondo cui, mentre Mark Zuckerberg in viaggio di nozze tenta di non pensare all’andamento rovinoso del  titolo in Borsa, uno dei modi per rassicurare gli investitori potrebbe essere proprio quello di sviluppare in maniera monetizzabile … Leggi tutto

La strana storia dell’Ipo di Facebook (ex post)

Via Business Insider

And now for some more bombshell news about the FacebookIPO… Earlier, we reported that the analysts at Facebook’s IPO underwriters had cut their estimates for the company in the middle of the IPO roadshow, a highly unusual and negative event.

What we didn’t know was why. Now we know. The analysts cut their estimates because a Facebook executive who knew the business was weak told them to. Put differently, the company basically pre-announced that its second quarter would fall short of analysts’ estimates. But it only told the underwriter analysts about this.

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Un po’ di luce sulle troppe falsità di fan su Facebook e Twitter

Via Corriere.it

L’80% dei fan e dei follower delle aziende italiane è finto». A sentenziarlo è Marco Camisani Calzolari, imprenditore e professore di Comunicazione aziendale e Linguaggi Digitali allo Iulm, che ha puntato il dito contro l’acquisto di pacchetti di seguaci 2.0. Calzolari si è speso in questo caso in maniera autonoma per (ri)accendere i riflettori sul fenomeno del doping della notorietà sui social network.

«Ho pagato – racconta a Corriere.it – 20 dollari per ottenere 50mila follower su Twitter e 30 dollari per avere 6mila like sulla mia pagina Facebook». Numeri che fanno comodo ai grandi marchi, a piccole realtà che tentano di emergere, a uomini politici alla ricerca di consensi o, semplicemente, a singoli internauti interessati a pompare il proprio ego digitale. All’interno dei pacchetti di proseliti, spiega Calzolari, ci sono due categorie di utenti: «Quelli finti, creati da un bot (programma che genera automaticamente profili falsi, ndr), e quelli veri e iscritti a portali che propongono l’affiliazione come moneta di scambio». Su Letusfollow.com e Growfollowers.com, parliamo del secondo caso, chi mette a disposizione il suo profilo può acquisire punti utili a loro volta alla conquista di un seguito degno di nota.

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