Sta cadendo la foglia di fico del sindacato unico dei giornalisti: ora ognuno per sé e Dio per tutti

Via Antonello Antonelli

Insomma, alla fine anche a livello nazionale l’incapacità del sindacato di rappresentare la galassia del lavoro autonomo e del precariato è venuta a galla e ciò che da le singole regioni è più volte stato segnalato, è deflagrato in maniera molto rumorosa a Roma, con le dimissioni della collega Maria Giovanna Faiella dalla Commissione nazionale Lavoro Autonomo, rassegnate irrevocabilmente con una lunga ed articolata motivazione, nella quale anche io mi ritrovo pienamente e per questo la riporto alla lettera.

Dopo qualche ora, Raffaella Maria Cosentino ha seguito la collega nelle dimissioni, anch’ella con una lettera motivatissima.

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Un lavoro da fame (la parola fame va letta all’italiana non all’inglese)

Memoria per la Commissione Lavoro del Senato della Repubblica in merito all’audizione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana disposta per il 29 marzo 2011, avente ad oggetto l’indagine conoscitiva sul trattamento normativo ed economico nel settore dell’editoria.

La crisi dell’editoria
La crisi dell’editoria in questi anni è stata drammatica. Le continue irrefrenabili innovazioni della tecnologia hanno creato un mercato parallelo dell’informazione, quello di internet e dei blog (decisamente differenti, ma nello stesso tempo spesso simili all’informazione professionale), che non ha barriere nazionali, che non ha vincoli temporali, che non ha costi di produzione e di diffusione. Una concorrenza quasi “sleale” con la carta stampata sempre gravata da costi crescenti di produzione e di diffusione. Anche la concorrenza dell’emittenza radio televisiva, sia quella nazionale con l’invasione del satellitare, sia quella locale, ha finito per creare problemi all’editoria stampata. A sua volta, il passaggio dall’analogico al digitale ha messo in gravi difficoltà tutta l’area dell’emittenza radio televisiva di ambito locale, che ha sempre strutturalmente sofferto per le ridotte dimensioni dei singoli operatori, ed ha moltiplicato quasi all’infinito l’offerta informativa. Questo scenario sconfortante per la carta stampata, che ha interessato tutto il mondo occidentale, è stato ulteriormente aggravato da una crisi economica mondiale di vaste proporzioni che ha investito tutti i settori produttivi e che ha avuto come prima e immediata conseguenza un drastico ridimensionamento del mercato pubblicitario, proprio quello dal quale dipendono le sorti di tutti i mezzi di comunicazione di massa.

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Il nostro tempo è adesso: i precari dell’informazione il 9 aprile D-Day a Roma”

Li trovate su Facebook “Siamo giornalisti senza contratto, sfruttati, sottopagati, ricattati e non tutelati. Spesso non siamo pagati affatto o retribuiti quattro centesimi a riga nelle regioni del Sud dove scriviamo di mafie a rischio della vita. Siamo l’ingranaggio principale della macchina dell’informazione quotidiana. Da anni in questo paese l’informazione libera è a rischio, sia … Leggi tutto

I 12 passi del recupero

Via Lsdi Lsdi ha curato l’ edizione italiana di questo ‘’Manifesto’’ realizzato da un freelance canadese in stile ‘’alcolisti anonimi’’ per far uscire i ‘’pigisti’’ (quelli che chiamiamo collaboratori esterni) dalla percezione di disadattamento, di inferiorità e di ambiguità che spesso li paralizza. E convincerli a ‘’liberare’’ tutto il ‘’loro potenziale’’ –‘’ Freelance è bello’’ … Leggi tutto