RomeCamp consuntivo e altro

Tutti i partecipanti sembrano molto soddisfatti del Romecamp che è riuscito ad uscire dallo stereotipo della festicciola di blogger per diventare un vero spazio di condividivisione di idee e concetti sul Futuro. Grandi gli organizzatori !

Il video del consuntivo degli organizzatori

Una imperdibile chiacchierata sul porno 2.0 fra serietà, imbarazzo e ironia

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Sontuoso Romecamp

Continua un sontuoso e mega organizzato Romecamp all’Università RomaTre. Il Barcamp romano si occuperà di idee che rendano migliore il nostro futuro: l’esplorazione sarà condotta lungo tre tracce parallele dedicate a tecnologia, ambiente e società. Qui la diretta del Cannocchiale, Qui e qui un riassunto della prime reazioni

A lezione di Giornalismo da Rupert Murdoch: muovendosi dietro alberi morti

A spiegare che succederà nel futuro del giornalismo ci voleva Rupert Murdoch che di mestiere fa l’editore, che non è per niente amato dai suoi giornalisti, ma che ha le idee chiarissime sul futuro dell’informazione (e non si può che dargli ragione) Trascrizione del suo intervento da Vittorio Zambardino

Today I would like to talk with you about a subject that always gets certain journalists going: the future of newspapers, and it’s a subject that has a relevance far beyond the feverish, sometimes insecure collection of egos and energy that is the journalistic profession.

Too many journalists seem to take a perverse pleasure in ruminating on their pending demise. I know industries that are today facing stiff new competition from the internet: banks, retailers, phone companies, and so on. But these sectors also see the internet as an extraordinary opportunity. But among our journalistic friends are some misguided cynics who are too busy writing their own obituary to be excited by the opportunity.

Self-pity is never pretty. And sometimes it even starts in journalism school—some of which are perpetuating the pessimism of their tribal elders. But I have a very different view.

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Voglia di RomeCamp e di GreenCamp

Blogger, studenti universitari, esperti di tecnologia, ambiente e società, associazioni ed enti di ricerca, e giornalisti si incontreranno dal 19 al 22 novembre alla facoltà di economia Federico Caffè dell’Università Roma Tre  per una settimana dedicata al futuro del pianeta. Due le manifestazioni in programma. Il GreenCamp è un’iniziativa promossa dagli studenti del corso di … Leggi tutto

Wired riflessioni dopo colazione

Dopo la colazione da Wired si inizia a riflettere in rete su futuri, posizionamento e linea editoriale della futura rivista …

Il bloggante sta cercando di capire che succede e legge in giro i pochi pareri di commento che vanno oltre i dovuti auguri a una iniziativa editoriale interessante e coraggiosa. Nel frattempo ci si abbona per un anno: costa un po’ di più di due numeri in lingua originale

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Giornali cartacei: le ricette per salvarsi

Via Marco Pratellesi, l’articolo tradotto da LSDI Dunque è nel cambiamento, nella virata decisa che Meyer intravede la possibilità di aprire una nuova stagione per i giornali, con un modello di business diverso, con utili forse meno importanti, ma con una ritrovata autorevolezza. Ecco la ricetta di Meyer per ottenere questo risultato: 1. I giornali … Leggi tutto

Obama, il Google president

Maria Laura Rodotà Via Corriere.it Il 2008 è il nuovo 1776! (l’anno della rivoluzione americana, ndr). E forse il 2009 sarà il nuovo 1777, l’anno in cui abbiamo avuto una Costituzione». Due giorni dopo l’elezione di Barack Obama, il fondatore di Craiglist, il sito di annunci più ricco del web, che si chiama Craig Newmark, … Leggi tutto

Barack Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti

Quando leggerete questo post il senatore Barack Obama sarà stato eletto Presidente degli Stati Uniti d’America. Si tratta del primo presidente di colore o per dirla politically correct afro americano degli USA. Un nuovo presidente democratico dopo  10 anni di disastri Bush. Questo blog ha sostenuto da tempi non sospetti la candidatura alla presidenza di … Leggi tutto

La ribellione delle penne USB all’esame da Giornalisti

Doveva essere il secondo esame da giornalisti professionisti che usava le nuove tecnologie, abbandonando le romantiche ma obsolete macchine da scrivere. E’ stato un vero incubo. Le chiavette usb utilizzate per salvare i dati non erano state testate e non hanno funzionato. Per questo gli aspiranti professionisti si sono trovati con il panico di dover salvare il loro sudato lavoro con conseguenze fra il tragico e il comico. L’Ordine dei Giornalisti ha chiesto scusa per il caos creato e ha promesso che in futuro vigilerà meglio sulle tecnologie adottate e sull’assistenza in sala.

Via Rai News 24

Tenta di rassicurare il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca: i “disguidi tecnici sono stati superati” e dunque “non c’e’ alcuna ipotesi di annullamento” della prova scritta.

“La pennetta – spiega Del Boca – e’ realizzata in modo da inibire qualunque funzione del pc, dal
vocabolario alla correzione automatica delle parole, e da impedire l’identificazione del candidato: in alcuni casi ha reagito in modo imprevedibile. E’ una novita’: ci vuole tempo per testarla”. L’intervento dei tecnici ha consentito di risolvere i problemi: “Nonostante i ritardi e le comprensibili complicazioni psicologiche – conclude – tutti hanno consegnato il loro pezzo e la prova non sara’ annullata”.

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Premio Attila al Governo italiano

Jeremy Rifkin sulla posizione del Governo italiano sul clima “La posizione del governo italiano rischia di trascinare l’Europa verso l’abisso. Berlusconi ha lo sguardo volto al passato, vede e pensa alla vecchia economia: ma su quella strada non c’è scampo perché la crisi ha una dimensione non affrontabile con i parametri tradizionali. Per salvarsi bisogna … Leggi tutto

La Coda Lunga degli Eventi Bloggaroli

Via Pendodeliri

codaeventibloggaroli

Non credo sia sano nè utile unirmi al coro dei blogger che (presenti o assenti, per qualsiasi motivo) si sono scagliati contro la BlogFest di Riva del Garda, descrivendola – pur con diverse sfumature – come la più inconcludente sagra dell’autoreferenzialità. In questo post non intendo infatti parlare del merito, ma del metodo.

E parlando del metodo, dai resoconti risulta indubbio che – da punto di vista dell’affluenza e del rumore di fondo generato – l’evento BlogFest sia stato un grande successo.

Potremmo spingerci fino a dire si sia trattato della più efficace applicazione della cultura degli “hit” (VIP + Blogstar) in un mondo – quello dei social media – che dovrebbe spingerci esattamente nella direzione opposta, e cioè quella delle nicchie.

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