Strike different: lavoriamo alla mela ma siamo alla frutta

Via Paese Sera

Clamorosa protesta dei lavoratori dell’Apple store di Roma Est che accolgono il nuovo gioiello della casa di Cupertino, scioperando contro l’azienda, di fronte a centinaia di persone in fila per il nuovo IPhone. “Lavoriamo alla Mela, ma siamo alla frutta”

Dal think different allo strike different il passo è breve. Lo sanno bene i lavoratori dell’Apple Store del centro commerciale Roma Est, che da questa mattina stanno scioperando davanti al proprio negozio in concomitanza con l’uscita del nuovo iPhone.

“Lavoriamo alla mela ma siamo alla frutta”, così recita il lungo striscione esposto dai dipendenti della casa di Cupertino. “I lavoratori Apple sono tutti specializzati e il contratto del commercio non valorizza la loro alta professionalità – spiega  Giancarlo Desiderati, segretario provinciale del Flaica Cub – per questo avevamo chiesto all’azienda di ragionare su una nuova piattaforma che mirasse a migliorare le condizioni dei lavoratori”.

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Il pane quotidiano e il lavoro manuale e intellettuale

Via valigia blu

Caro signor Gramellini, oggi ho letto, come ogni mattina, il suo Buongiorno. E ci sono rimasto male. Il pane quotidiano si basa su due presupposti: un dato non verificato e una testimonianza diretta.

Il dato non verificato è quello dell’Unione Panettieri romana. La fonte è probabilmente una notizia che gira in rete, a giudicare dal numero di articoli che si possono trovare con una rapidissima ricerca su google (che richiede molto meno di otto ore).

La testimonianza diretta è invece quella di un suo amico pizzaiolo (a che serve l’ISTAT, quando hai un amico pizzaiolo?). Ciò serve per affermare in sostanza che i giovani sono schizzinosi, e non vogliono fare i lavori manuali, socialmente considerati umili, ma che alla fine la colpa è del capitalismo moderno.

Per quanto riguarda l’Unione Panettieri, il dato è incompleto, e mi pare falsifichi la realtà. Manca qualunque rimando ad annunci e comunicazioni ufficiali da parte dell’Unione Panettieri: non si tratta di dati certi, ma di un commento che riprende una notizia che, come si suol dire, gira in rete; in sostanza non è nemmeno un dato.

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Abomini pensionistici

Via GenerazioneP

Cosa c’è di meglio che alzarsi la mattina e, dopo aver gustato un buon cappuccio e brioche, sfogliare il giornale e scoprire che sono stati finalmente definiti i punti bui della finanziaria….un po’ come se ci avessero accesso la luce su una strada lastricata di escrementi….ma finalmente vediamo in chiaro gli abomini deliberati.

Oltre all’ormai annunciato taglio delle province e la soppressione della “Robin Tax” (mi sembra giusto che gli stra ricchi non debbano pagare tanto….poverini…) la parte più dolente riguarda l’ennesima riforma (scempiosa) del sistema pensionistico. I principali provvedimenti sono:

A) La decadenza del limite di età per il raggiungimento della soglia pensionabile;
B) L’impossibilità di riscatto dell’anno del servizio di leva e degli anni di università;
C) L’accesso alla pensione esclusivamente al raggiungimento del 40° anno di contribuzione.

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Mobbing: storia di una donna che non si arrende

Un libro istruttivo Il mobbing, in quanto forma di violenza psicologica, è un fenomeno sociale dal quale nessuno è immune. La protagonista della vicenda è una dirigente che, improvvisamente, e apparentemente per futili motivi, diventa bersaglio dei vertici della struttura nella quale lavora. È una cronaca carica di emozioni, intensa, che narra dei continui trasferimenti, … Leggi tutto

Generazione Trenta Quaranta

Una serie di manifesti per una generazione che non vuole morire schiacciata Vorremmo che, com’è accaduto per i primi firmatari, l’adesione a TQ fosse un’adesione motivata. Ci siamo detti fin dall’inizio che decidere di fare qualcosa assieme implicava un gesto di responsabilità: per questo, chi aderisce allo spirito del TQ, ha intenzione di dedicare parte … Leggi tutto

Giornalista precario suicida nel Brindisino

Dalla Gazzetta del Mezzogiorno Il giornalista pubblicista, Pierpaolo Faggiano, 41 anni, si è suicidato ieri sera impiccandosi a un albero nel giardino della sua abitazione, in cui viveva con la madre e un fratello. E’ stato quest’ultimo a scoprire il suicidio quando assieme alla madre è rientrato dopo che avevano partecipato a un matrimonio. L’uomo, collaboratore … Leggi tutto

La vita low cost dell’anno 2011

Via Pane o diritti Il risparmio in Piemonte è azzerato: lo dice l’ultimo rapporto di Unioncamere. Un risultato preoccupante, eppure non si è trattato di un’analisi complicata: sarebbe bastato leggere i dati occupazionali dell’ultimo periodo, ai minimi degli ultimi vent’anni, per giungere alle medesime conclusioni. Raffaele ha 36 anni. Vive in un bilocale in zona … Leggi tutto

I furbettismi della Marcegaglia

Via Il Fatto Quotidiano Manodopera a basso costo assunta attraverso una società terza, creata apposta per aggirare l’accordo sul salario di ingresso. Così la Marcegaglia spa, azienda metallurgica di proprietà dell’omonima famiglia (quella della leader di Confindustria), avrebbe violato l’articolo 28 dello statuto dei lavoratori, incorrendo nella condotta antisindacale. A denunciarlo è la Fiom-Cgil di … Leggi tutto

Gli “imbonitori sindacali” di Fiat alla Bertone

Via QP Nella sede torinese della Fiom-Cgil si è svolta ieri una riunione degli iscritti delle Officine automobilistiche Grugliasco (ex-Bertone), a cui hanno partecipato oltre 200 lavoratrici e lavoratori. La Fiom denuncia che, con l’approssimarsi del referendum di lunedì tra i lavoratori ex-Bertone, la Fiat, come già a Pomigliano e Mirafiori, sta intervenendo direttamente nei … Leggi tutto

Gli imprenditori piemontesi e la sentenza Thyssen

Via La Stampa

Passato il momento di confusione del dopo sentenza Thyssen, il presidente dell’ Unione Industriale di Torino, Gianfranco Carbonato, torna sulla pesante decisione del tribunale di Torino che ha condannato per omicidio volontario (16 anni e mezzo) l’Ad dell’ acciaieria tedesca Harald Espenhahn per il rogo in cui morirono 7 operai. L’analisi, a qualche giorno di distanza, è più dura delle risposte a caldo.

Presidente, cosa la preoccupa della sentenza Thyssen?
«Innanzitutto l’anomalia. Non mi risulta che l’ipotesi dolosa sia mai stata contestata su un incidente sul lavoro nemmeno quando è avvenuto in luoghi di conclamata illegalità e lavoro nero. Siamo gli unici in Europa e questo mi preoccupa perché penso agli investitori stranieri. L’immagine che diamo all’esterno non invita un’impresa a scegliere l’Italia. Se il modo di ragionare della procura e della Corte d’assise dovessero diffondersi nel Paese sarebbe un gigantesco “regalo competitivo” agli altri».

Lei crede si possa sacrificare la sicurezza in cambio dell’investimento?
«Proprio il contrario. Sono preoccupato perché, seguendo questa linea di pensiero, lavoro e sicurezza rischiano di finire in contrapposizione. E questo sarebbe un danno per tutti».

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Il nuovo ricatto di Fiat ai lavoratori di Bertone

Via QP

E’ durato circa due ore l’incontro, al Lingotto di Torino, tra l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, e i sindacati sulle Officine automobilistiche Grugliasco (ex Bertone). L’azienda ha confermato la sua posizione e attende la decisione delle rsu (rappresentanze sindacali di stabilimento) sulla proposta di applicare l’accordo di Pomigliano anche allo stabilimento ex Bertone. All’incontro, per la prima volta, erano presenti i segretari generali (di seguito le dichiarazioni) di Cgil, Cisl, Uil e Fismic, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Roberto Di Maulo, accompagnati dai rappresentanti dei metalmeccanici di ogni sigla. Ora, si attende quindi il pronunciamento delle rsu ex Bertone, che in attesa dell’incontro avevano rinviato l’assemblea programmata per oggi alle 14. Toccherà a loro decidere se accettare l’accordo, indire un referendum tra i lavoratori, rifiutare…

La comunicazione della Fiat:

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