Il primo giorno del programma di Dig.it a Firenze il 4 e 5 luglio 2012

Mercoledì 4 luglio al mattino

h. 9.30-11-30:  Introduzione generale

Nuove professionalità, cittadinanza, proprietà, responsabilità

Ne parlano:
Giovanni Boccia Artieri, Luca Conti, Carlo Felice Dalla Pasqua,  Luca De Biase, Giusella Finocchiaro, Giuseppe Granieri,  Massimo Mantellini, Roberto Natale, Marco Pratellesi, Guido Scorza, Carlo Sorrentino, Mario Tedeschini Lalli.

h. 11.30-13-30:   Open journalism e partecipazione: le nuove frontiere del giornalismo digitale nel contesto italiano

Coordina Antonio Rossano. Con: Angelo Cimarosti, Yara Nardi , Roberto Natale , Cristiana Raffa , Pierluca Santoro , Guido Scorza.

Mercoledì 4 luglio al pomeriggio

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Una tesi sul precariato giornalistico

Via LSDI Quando ho deciso di scrivere la mia tesi di laurea sul precariato giornalistico sapevo bene che sarei andata incontro a molte ostilità e silenzi, quasi omertà in alcuni casi. Sono davvero pochi i giornali che parlano di questa realtà, pochissimi quelli che vogliono sentirne parlare e questo perché è un’abitudine talmente tanto consolidata … Leggi tutto

Serve un difensore civico dell’ informazione ?

Via LSDI Un difensore dell’informazione a garanzia dei cittadini, sul modello del difensore civico. E’ una delle proposte emerse nel corso dell’ incontro su ‘’Informazione e pubblicità, relazioni pericolose?’’ che si è tenuto venerdì mattina al Circolo della stampa di Milano in occasione della presentazione della Ricerca realizzata dal gruppo di lavoro su ‘’Qualità dell’ … Leggi tutto

La storia di LSDI diventa una tesi

Bravini questi tipi di LSDI :-))) Sviluppi e problemi dell’ informazione e della professione giornalistica analizzati anche attraverso l’ esperienza di Lsdi nella tesi con cui una studentessa croata si è  laureata in Scienze della Comunicazione sociale all’ Università Pontificia Salesiana di Roma e che qui pubblichiamo – ‘’IL GIORNALISMO NELL’ ERA WIKI. Dall’informazione partecipata … Leggi tutto

L’apertura di una nuova epoca, l’alba di un nuovo giornalismo. La morte di buffoni e delinquenti dell’informazione

Via Lsdi

In un editoriale sul sito di ‘Nuova informazione’ Luca De Biase delinea il futuro ecosistema mediale spiegando perché, a suo parere, quella che stiamo vivendo ‘’non è la crisi. E’ l’apertura di una nuova epoca. L’alba di un nuovo giornalismo’’

l tema centrale è il sistema dei filtri che consentono a ciascuno di selezionare ciò che è importante sapere da ciò che è rumore di fondo. La rete ha bisogno di ruoli specializzati per filtrare i flussi di informazione e connettere reti diverse tra loro (reti digitali, reti sociali, reti territoriali, per esempio). Sicché, in questo nuovo contesto, il ruolo professionale non è più definito dalla posizione (in un certo senso privilegiata) che il professionista occupa nella mediasfera, poiché detiene i mezzi scarsi con i quali si produce e diffonde l’informazione: in questo nuovo contesto, il ruolo professionale è definito dal servizio che svolge a vantaggio della comunità.

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Un problema di domanda o di offerta ?

Va LSDI Fabio Chiusi, su Agoravox Italia, fa notare che ‘’ci si lamenta spesso dell’offerta di informazione in Italia’’, ma ‘’ci si concentra meno sulla domanda. E si sbaglia. Perché, dice Google Zeitgeist 2011 (l’analisi di miliardi di ricerche effettuate su Google dagli italiani nell’ultimo anno – cioè lo ‘spirito del tempo’ appunto), la domanda … Leggi tutto

L’analfabetismo di ritorno e il ruolo della Rete

Marco Renzi via LSDI Lsdi ha interpellato alcuni liberi pensatori della blogosfera italiana per capire che peso può avere dal punto di vista digitale la situazione di regressione culturale che ha investito il nostro paese denunciata qualche giorno fa a Firenze dal linguista Tullio De Mauro – Ecco che cosa hanno risposto Vittorio Pasteris, Giuseppe … Leggi tutto

Donne e Media a Roma il 25 novembre

Vogliamo un Paese che rispetti le donne” è stato il grido di un milione di donne italiane scese in piazza a febbraio per rivendicare maggiore dignità e pari opportunità in un Paese ancora molto maschilista, dove l’apparenza conta più di qualsiasi merito, competenza professionale o qualità personale. Un Paese dove fare la velina è tra le professioni più ambite, dove grazie alla politica abbiamo imparato che cosa sono le escort e, grazie alla tv e alla pubblicità, siamo convinti che il modello femminile al quale assomigliare sia quello di una bambola di gomma tanto perfetta e lucida, quanto finta ed effimera, tanto sorridente, quanto muta e vuota.

Come si è arrivati a tutto questo? È tutta colpa dei media, della tv in particolare, e dei falsi modelli che trasmettono? O i media fanno da cassa di risonanza, amplificatori di una questione che è prima di tutto sociale e culturale, insita nel nostro vivere quotidiano e nel nostro sentire comune?

Qualunque sia la risposta è necessario parlarne apertamente, sensibilizzare l’opinione pubblica e coinvolgere i media affinchè passi un nuovo messaggio. Bisogna individuare modelli alternativi ai quali guardare, giungere a una diversa definizione e comunicazione del femminile.

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Il giornalismo sportivo e le sfide dell’ innovazione a Coverciano

Via LSDI

“La scimmia vincerà il Pulitzer?’’ E’ il titolo di un convegno su giornalismo sportivo e innovazione tecnologica in programma lunedì 14 novembre al Museo del Calcio di Coverciano, a Firenze.

Il titolo dell’ incontro – organizzato da Unione stampa sportiva, Associazione stampa toscana (Ast) e Lsdi – è ‘’rubato’’ a “La scimmia che vinse il Pulitzer. Personaggi, avventure e (buone) notizie dal futuro dell’informazione”, il libro di Nicola Bruno e Raffaele Mastrolonardo, e si riferisce in particolare a Stats Monkey, quel software ‘’che scrive notizie di baseball alla velocità della luce e in un inglese impeccabile”.

E proprio uno dei due autori del saggio, Raffaele Mastrolonardo, aprirà il convegno con un intervento sugli principali esperimenti di nuovo giornalismo avviati sulla base delle possibilità offerte dallo sviluppo delle piattaforme e degli strumenti digitali.

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Giornalismo, il lato emerso della professione, un anno dopo

Continuano ad aumentare gli iscritti all’ Ordine dei Giornalsti, cresce, impoverendosi ulteriormente il lavoro autonomo, cala il lavoro subordinato e sparisce il turnover nelle redazioni mentre gli attivi continuano ad invecchiare. E’ la fisionomia della professione che emerge dall’ aggiornamento, con i dati del 2010, della Ricerca – Giornalismo,il lato emerso della professione – realizzata l’anno scorso da Lsdi.

L’analisi sarà presentata nel corso di un incontro, organizzato da Fnsi e Lsdi, che si terrà la mattina del 4 novembre a Roma (Fnsi, Corso Vittorio Emanuele 349, h. 10,30), in occasione della quarta giornata della Campagna lanciata nel 2008 dalla Federazione europea dei giornalisti Stand Up for Journalism, dedicata quest’ anno al problema del lavoro precario e della difesa dei freelance.

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