Le lezione del caso Malinconico

Via il Fatto Quotidiano

Le dimissioni del sottosegretario Carlo Malinconico non sono una vittoria de il Fatto, che ha tirato fuori l’incredibile storia del debito da 20 mila euro per le vacanze pagate da Piscicelli nel 2007-2008. Sono una buona notizia per tutta l’Italia. Uno straniero atterrato a Roma cinque giorni fa potrebbe persino avere la sensazione di trovarsi in un paese normale. Un paese in cui la stampa scopre una grave pecca nel comportamento di un potente e non lo salva, anche se è più presentabile di Berlusconi e della sua banda, anche se ha in mano i rubinetti dei contributi all’editoria e anche se era il presidente della Fieg, la lobby dei padroni della stampa.

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Delle dimissioni Malinconiche

Via Corriere.it Il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti ha ricevuto questa mattina a Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del consiglio per l’editoria, Carlo Malinconico. Il sottosegretario si è dimesso perchè avrebbe soggiornato in un albergo lussuoso a spese di un imprenditore della «cricca», secondo la ricostruzione degli inquirenti pubblicata su alcuni giornali. … Leggi tutto

Ora si inventano anche i finanziamenti ai giornali vecchi e inutili per la transizione al digitale

Una intervista al sottosegretario Malinconico sul Fatto Quotidiano

Altro che acqua gelida. C’è bisogno di milioni freschi per evitare che la carta bruci. Decine di quotidiani, consumati anni di sprechi pubblici, chi per colpe proprie chi per errori altrui, rischiano di scomparire. Carlo Malinconico, sottosegretario per l’Editoria, annuncia una riforma del sistema per il 2014 e consola i parlamentari in Commissione: “Il fondo reale è di 53,5 milioni di euro”. Al Fatto Quotidiano racconta di strade imboccate senza possibilità di ritorno. Non si torna indietro.
Sottosegretario, come spiegare l’editoria assistita?
Non va spiegato perché non esiste. Le testate che ricevono i contribuiti pubblici sono una parte consistente, non l’unica.
Perché sostenere i giornali di partito?
Noi dobbiamo difendere il pluralismo, assicurare la diversità al massimo.
Non basta la legge del mercato?
Il mercato va oltre le regole perfette. E noi interveniamo per difendere le voci che si esauriscono. Spesso il mercato è falso e spietato.

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Caro Mario Monti: l’editoria non è la Fieg

Una lettera a Mario Monti sulla nomina a sottosegretario di Malinconico e sull’editoria italiana (tutta la lettera direttamente sul Fatto Quotidiano)

Caro Mario Monti, mi permetta la forma inconsueta, ma ho sentito la necessità di scriverle in forma epistolare. Da tanto tempo avevamo sperato in un suo governo dopo gli anni bui del berlusconismo ed avevamo esultato come la maggior parte degli italiani nel momento in cui il presidente Napolitano le aveva conferito il mandato per la realizzazione del nuovo Governo.

L’altro ieri però una notizia ci ha fatto incupire: Carlo Malinconico Castriota Scanderbeg è stato nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Editoria. Nulla di personale, però Carlo Malinconico (per farla breve) è dal 2008 presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, la FIEG.

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