La vergogna delle nomine Agcom e l’insipienza digitale dei politici italiani

Massimo Mantellini analizza la pagliacciata politica delle nomine Agcom e non solo

3) Che il PDL sia allergico ad ogni decenza in fatto di nomine e nominati è storia nota, se vogliamo dedurne qualcosa di attuale possiamo dire che la nomina di Martusciello e quella di Preto (i due nuovi membri Agcom in quota PDL) non ha fatto eccezione ad uno schema secondo il quale la fedeltà sopravanza di gran lunga ogni richiesta competenza. Ma qualsiasi sottolineatura al riguardo rischia di scatenare un ping-pong imbarazzante: per dirne una, il nuovo Presidente dell’Autorità per la privacy è un dermatologo del PD. Manca solo che faccia irruzione Beppe Grillo urlando “sono tutti uguali” e il cerchio si chiude.

4) Che il PD sia un partito perduto è invece uno dei piccoli colpi di scena di questo giro di nomine: il fatto è che dimostra fragorosamente di esserlo in uno dei pochi campi davvero rilevanti per la crescita del paese. Lasciamo perdere Maurizio Decina che è persona degna e competente, ma tutto il resto del teatrino andato in onda nei giorni scorsi, con ogni piccolo capetto che combatteva la fiera battaglia per sponsorizzare il proprio candidato incompetente (fino alle fantozziane “primarie interne per Agcom” ) e con il successivo mercato delle vacche con Casini (acrobaticamente trasversale fra poltrone di Autorità differenti) ha chiarito definitivamente quello che molti sospettavano: inutile annunciare fieramente molto ipotetici passi indietro in Rai e altre questioni simili, Bersani, D’Alema e compagnia ragionano oggi esattamente come dieci anni fa, sono un altro specchio della decadenza del paese mentre se ne proclamano i salvatori.

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L’insostenibile leggerezza della gestione del dissenso a Silvio

Via Massimo Mantellini

La gestione della crisi mediatica legata alle ultime beghe di Silvio Berlusconi è gestita con una discreta leggerezza sul sito web del Popolo delle Libertà, uno dei pochi spazi autonomi nel quale, fino a qualche tempo fa, era possibile leggere qualche critica dall’interno al Movimento ed al suo leader. Cosi’ lo Spazio Azzurro per ora è spento (ed i suoi commenti a differenza di un tempo sono oggi moderati) mentre al suo posto c’è una selezione delle offese che i sinistrorsi hanno mandato al sito nelle ultime settimane.

Nel forum di Silvioberlusconifanclub i commenti sono moderati e fra quelli pubblicati oggi (mescolati curiosamente ad articoli di giornale incollati dalla redazione) c’è un po’ di tutto ma nulla sulla vicenda di Ruby. Ho provato ad inserire un commento di educatissima critica ma non è stato per ora pubblicato.

Anche sul Forum delle Libertà nessuno sembra avere troppo da lamentarsi riguardo al Premier ed alle sue recenti vicende. C’e’ un thread sul bunga bunga con alcune timide proteste

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I furbetti del quartierino e le rose che non colsero

Via Massimo Mantellini

La verità è che gli editori si rivolgono ai propri clienti parlando lingue diverse a seconda che i loro spettabili interlocutori si trovino nel salotto, in cucina o nel bagno di casa proprio e questa o è una miopia formidabile o va archiviata nella ormai corposa cartelletta denominata “furbetti del quartierino”. Se il principio secondo il quale ognuno ha diritto di disporre commercialmente di ciò che produce nelle maniere che meglio ritiene è vero, è contemporaneamente difficile da accettare che lo stesso bene abbia così ampi margini di remunerazione dentro un sistema (la rete Internet) che è ormai sostanzialmente omogeneo. Nessuno paga volentieri tre volte per lo stesso bene, nessun editore può essere così ingenuo da credere che i propri utenti su iPhone o sul web, su Kindle o su carta siano persone completamente differenti.

Già i modelli di business basati sul fee sono molto difficili da accettare dopo un decennio di accesso gratuito alle notizie, se a questo si aggiunge la scarsa capacità di organizzare una sola offerta credibile per i propri clienti nel momento in cui si decide di cambiare strategia, allora davvero le possibilità di successo si riducono al lumicino.

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Blog italiani, portali governativi per il turismo e fuochi di paglia

Seguendo la tendenza lanciata da Massimo Mantellini e Luca Sofri di confrontare i dati di Alexa del proprio blog con quelli del pluriresuscitato italia.it meglio noto come  Sito ufficiale del turismo italiano ci si sente per un po’ prestigiosi. Anche questo blog regge la sfida con il portale iper spomsorizzato da mezzo governo italiano e costato milioni e milioni di euro. Che può vantare in home page lo smagliante sorriso del premier Berlusconi. Il grafico rappresenta l’audience in un mese, l’ultimo.
pasteris.it in blu, italia.it in rosso

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Lo stesso grafico sui sei mesi racconta la storia dell’ennesimo fuoco di paglia del Governo

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La crisi della stampa in parole piane

Via Mantellini

La crisi economica mondiale, con il suo noto effetto a cascata ha messo a dura prova piccole e grandi convinzioni appena consolidate (per esempio quella che l’informazione la pagava la pubblicità): i grandi investitori pubblicitari (banche e costruttori di auto in primis) hanno tagliato i loro budget e per gli editori è iniziato un periodo di grande sofferenza economica. Nel corso degli ultimi mesi del 2008 e nei primi mesi di quest’anno i conti sono andati male per quasi tutti: i cali sono stati molto consistenti per la pubblicità su carta (quella più remunerativa e costosa) mentre i numeri positivi della pubblicità sul web (numeri complessivamente assai più piccoli) hanno subito una brusca frenata.

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Widgettizzazioni editoriali

Via Mantellini La discussione sul futuro del giornalismo non è mai stata accesa come in questi giorni e mai come in questi giorni è evidente che le speculazioni sulla gestione web delle notizie avrà domani una influenza molto forte su tutto il giornalismo anche fuori dalla rete. In questo contesto la scelta del Guardian di … Leggi tutto

Ghost writer governativi

Via Mantellini La proposta di legge di Gabriella Carlucci per “regolamentare Internet” è in realtà l’ennesimo goffo provvedimento “antipirateria” mascherato da qualcosa d’altro. Del resto l’onorevole Carlucci si è fatta in questi anni una vera e propria competenza in materia (dove competenza è termine da maneggiare con estrema prudenza). E comunque la proposta Carlucci liberamente … Leggi tutto

WP-Mante

Anche lo storico e prestigiosissimo blog di Massimo Mantellini, passa ad una versione self hosted di WordPress. Questo blog, come i più attenti di voi forse avranno notato, è appena passato a WordPress. L’unico update che manteblog ricordi dalla sua nascita credo sia avvenuto oltre 5 anni fa. La migrazione è stata lunga e complicata … Leggi tutto

Controtendenze e flussi pubblicitari

Via Massimo Mantellini A margine dell’evento della settimana scorsa si è molto discusso in rete della opportunità di una simile nuova pubblicazione cartacea di argomento tecnologico. Si tratta in effetti di una scelta da un certo punto di vista controcorrente. Mentre la grandissima parte dei contenuti che riguardano la rete Internet, l’informatica, la tecnologia e … Leggi tutto

Wired riflessioni dopo colazione

Dopo la colazione da Wired si inizia a riflettere in rete su futuri, posizionamento e linea editoriale della futura rivista …

Il bloggante sta cercando di capire che succede e legge in giro i pochi pareri di commento che vanno oltre i dovuti auguri a una iniziativa editoriale interessante e coraggiosa. Nel frattempo ci si abbona per un anno: costa un po’ di più di due numeri in lingua originale

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Follie cinesi

Il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici di Pechino (Bocog) ha impedito alla Spagna di esporre la bandiera a mezz’asta nel villaggio atleti per commemorare le vittime della tragedia aerea di Madrid. Non è la prima volta che il Cio, su indicazione del Bocog, impedisce questo tipo di cerimoniale durante questa Olimpiade: la bandiera a mezz’asta … Leggi tutto