Se ne salverà solo uno, al massimo due o tre. Verso la morte dei quotidiani generalisti

Questa notizia non l’avrete trovata sui quotidiani nazionali che con la solita oggettività pubblicano le notizie a loro positive, ma omettono del tutto quelle negative. Questa è quasi tombale per molti che non sopravviveranno neppure alla loro trasformazione nel digitale.  Via ADG Informa

Il segno meno la fa da padrone negli ultimi dati Audipress. Il calo dei lettori dei principali quotidiani italiani è spesso a due cifre e solo pochissime testate registrano un incremento. Il totale dei lettori, nell’ultimo quadrimestre, passa da 22.502.000 dell’ultima rilevazione a quota 21.005.000, con una riduzione del 6,7%. Già a febbraio, nella passata indagine, i lettori erano calati del 5,1%. Non varia il podio con La Gazzetta dello Sport davanti a La Repubblica e Il Corriere della Sera. I dati emergono dall’indagine Audipress 2013/I sui lettori medi dei quotidiani, che sono la risultante delle rilevazioni dal 17 settembre al 16 dicembre per il terzo ciclo 2012 e dal 7 gennaio al 24 marzo per il primo ciclo 2013, basate su 28.884 interviste. La ‘rosea’ registra 3.743.000 lettori, scendendo abbondantemente sotto la soglia dei 4 milioni con un calo di ben 503.000 unità (-11,8%). Segno meno anche per La Repubblica che ora ha 2.835.000 lettori (-5,8%). I lettori de Il Corriere della Sera, sono invece 2.765.000 (-6,7%). Quarto posto per il Corriere dello Sport che perde meno del principale quotidiano sportivo italiano, attestandosi a 1.711.000 con un calo del 5,4%. Pesante flessione per La Stampa che scende a quota 1.383.000 con una riduzione del 17%.

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La morte nei social network

Via Pandemia La morte è un tabù. Meno se ne parla, meglio è, sembra. Eppure, in tema di social network, il tema è destinato a diventare di forte discussione. Cosa succede alla nostra identità digitale dopo la morte? Chi gestisce i nostri spazi? Meglio chiudere tutto o lasciare memoriali? Le domande sono tante, quante le … Leggi tutto

L’mpatto in rete della morte di Michael Jackson

La morte di Michael Jackson ha ingolfato al punto del blocco la Rete. Twitter, Facebook e i social network rallentati se non fermi e normalmente tutti i router surriscaldati. Lo scaricamento delle canzoni di Jackson su BitTorrent è esploso anticipando gli stessi discografici che mi ammansiranno infinite raccolte antologiche e commemotative. L’impennata della ricerche ha … Leggi tutto

Eluana: partorirai con dolore

La decadenza etica e cerebrale delle scelte comunicative, e politiche, dell’attuale Governo richiede davvero un punto di rottura. La volontà di ritirare le fila di un difficile rapporto con il Vaticano, ha fatto uscire parole e leggi ad personam, e situazioni mai viste sul caso Englaro. Se Berlusconi punta a delineare uno stato teocratico e monoliticamente religiosamente integralista , bene troverà sulla sua strada a fermarlo i cattolici veri, quelli che considerano la religione un metodo per creare consensi e voti elettorali, quelli che forse non sempre sono a messa, perchè impegnati ad aiutare gli altri, quelli che vivono la religione e non la esternano.

E poi signor Berlusconi non ci parli della sua coscienza, dovremmo chiamare “Chi l’ha visto ?” per scoprire che fine ha fatto.

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No alla pena di morte

Chi fosse interessato a dare un piccolo contributo per combattere la pena di morte può visitare il sito della comunità di Sant’Egidio http://www.santegidio.org/it/pdm/index.htm