Le parole di una Repubblica

Repubblica e l’Espresso presentano e analizzano i discorsi dei presidenti di fine anno con statistiche e tagcloud delle parole più utilizzate. Dal 1949 al 2008, dieci presidenti, sessant’anni di messaggi di fine anno dal Quirinale a tutti gli italiani: li abbiamo raccolti qui, mettendo in evidenza le parole più frequenti di ogni discorso, per rivivere … Leggi tutto

Bondi, Saviano, le qualità artistiche e la tempra morale

Stupiscono il tono e le parole  con cui il ministro poeta Sandro Bondi scrive oggi a a Roberto Saviano su  Repubblica, facendo riferimento più  alle doti artistiche che non alla civiltà e al coraggio di Saviano, caratteristiche evidentemente a lui poco note. Il finale retorico della lettera è imbarazzante (per il ghostwriter che l’ha scritta e per il ministro).

Quando si uniscono il fattore emozionale, la capacità di avvincere chi legge attraverso il ritmo e lo stile del racconto e la volontà di portare alla luce realtà terribili, come quella legata alla criminalità organizzata e alla ferocia che spesso la caratterizza, allora si ha quello che definirei il “connubio perfetto”. Quando si riesce ad amalgamare questi elementi si ottiene, prima ancora di tutti i successivi e meritati riconoscimenti, la laurea più importante per uno scrittore: l’approvazione del pubblico. Se oggi mi permetto di scriverle è perché ammiro le sue qualità artistiche e la sua tempra morale

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La Stampa stile La Repubblica

Via Dagospia Rivoluzione alla Stampa. Marione l’Africano vuole rifare il lifting al suo giornale. Il quotidiano piemontese assomiglierà sempre più alla ‘casa madre’ di Calabresi ovvero a Repubblica con la trasformazione di cronache, spettacoli e cultura in paginate R2, R3 e così via. Nei salotti che contano a Torino la domanda che circola è: lo … Leggi tutto

10 domande, 10 risposte mediate da Bruno Vespa

Berlusconi risponde, teoricamente, sull’ultimo libro di Bruno Vespa alle 10 domande di Repubblica.

1) Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Quante volte ha avuto modo di incontrarla e dove? Ha frequentato o frequenta altre minorenni? Ricordiamo che il premier partecipo’ alla festa dei 18 anni della ragazza di Casoria. Subito dopo, la richiesta di divorzio da parte di Veronica Lario. “Sono solo calunnie” risponde il premier. Non ho avuto alcuna relazione con la signorina Noemi”.

2) Qual è la ragione che l’ha costretta a non dire la verità per due mesi, fornendo quattro versioni diverse per la conoscenza di Noemi? Domanda senza risposta, ammesso che Vespa l’abbia formulata.

3) Non trova grave che lei abbia ricompensato con candidature e promesse di responsabilità le ragazze che la chiamano “papi”? Berlusconi a Vespa dice: “Ho proposto incarichi di responsabilità soltanto a donne con un profilo morale, intellettuale, culturale e professionale di alto livello.

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Carta quotidianamente da macero

Pazzo per Repubblica riporta a galla l’insana pratica dei quotidiani che per per aumentare  la loro diffusione fanno omaggi tipo freepress che sostanzialmente finiscono in buona parte nella raccolta carta riciclata, nel caso ambientalmente più fortunato. Nel caso è Repubblica ad esssere stata beccata sul fatto, ma praticamente tutti i maggiori quotidiani lavorano alla stessa … Leggi tutto

Sito oscurato contro Berlusconi: in effetti gli hanno solo cambiato nome

Via Alessio Jacona

Update: Repubblica ha raccolto la segnalazione (pur evitando accuratamente di citare la fonte) e aggiornato il pezzo, raggiungibile sempre allo stesso link che trovate qui sotto (qui invece lo screenschot del pezzo com’era prima). Al momento CNRMedia porta ancora la “notizia” sbagliata.

Scrive stamani Repubblica:

Facebook oscura il gruppo “Uccidiamo Berlusconi”
ROMA – Il gruppo nato su Facebook “Uccidiamo Berlusconi” è stato oscurato. Ne dà notizia CnrMedia.com. “Restano alcuni ‘cloni’ simili -viene rilevato- ma la denominazione originaria è stata cancellata dal social network. L’azienda di Palo Alto ha quindi risposto subito agli inviti del Governo italiano”.

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Visto si Stampa

Il mitico Pazzo per Repubblica ha generato emulazioni: è partito Visto si Stampa Stavolta, però, l’oggetto dell’analisi sarà LA STAMPA di Torino, che è da anni la mia principale fonte d’informazione per quello che riguarda la carta stampata. La Stampa non ha nulla da invidiare ai colleghi di Repubblica: è il quarto giornale più venduto … Leggi tutto

Le lettere dalla crisi

Repubblica ha fatto raccontare la crisi dai suoi attori, altri l’avevano fatta raccontare dai guru

L’altra faccia della crisi – come raccontano le oltre 5mila testimonianze raccolte su www.repubblica.it – è il dramma delle oltre 580mila persone che hanno perso il lavoro in Italia nel primo semestre dell’anno. O che rischiano di perderlo nei prossimi mesi. Una marea che (purtroppo) continua a montare, come si può intuire da questa pioggia di e-mail, un muro del pianto online che disegna il ritratto trasversale di una società tricolore sempre più “liquida”, dove la congiuntura negativa non ha risparmiato davvero nessuno.

I licenziamenti di massa di una volta, dicono le lettere arrivate sul sito, sono una categoria da archeologia industriale. La via crucis dei lavoratori del Belpaese oggi è uno stillicidio di piccole grandi tragedie dove i vecchi steccati sociali sono saltati. Scrivono i dipendenti rimasti senza stipendio ma anche i datori di lavoro (“i ricavi della mia azienda di intimo sono crollati del 60% – si sfoga il titolare della mantovana Project Five – dieci impiegati su 16 sono in cassa e se non arrivano ordini a fine anno deve chiudere”).

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Ignoranza sul Fatto

Via Dagospia

Ieri, sabato, solo Stampa, Unità e Repubblica hanno scelto di ignorare il fatto che mercoledì prossimo uscirà un nuovo quotidiano. Si chiamerà il Fatto Quotidiano e sarà un giornale di giornalisti, come amano ripetere Antonio Padellaro e Marco Travaglio. ieri ne parlano diffusamente Corriere, Foglio (bellissimo articolo), Libero e Giornale, ognuno naturalmente con la propria impostazione e le sue critiche. Ma almeno non negano ai propri lettori il diritto ad essere informati di una novità – solitamente bene augurante per la democrazia – come la nascita di un giornale d’informazione.

Questo piccolo evento, però, a Ezio Mauro, Mario Calabresi e Concita de Gregorio è un po’ indigesto. Sarà perché dirigono giornali alle prese con tanti problemi, o perchè vengono tutti da una scuola ottima quanto altezzosa come quella di Repubblica, ma intanto oggi il prestigioso trio si è distinto per il silenzio. Perchè?

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