I Fantastici cinque su SkyTG24

Finalmente in Italia un confronto televisivo a regole definite tra candidati e con risposte sintetiche: un passo di crescita per un paese a bassissima qualità dell’informazione come l’Italia . Forse sono un po’ troppi e sembrerà un quiz televisivo. Vediamo come se la toglie Bersani, che sarebbe un discreto ministro, nei confronti di due ottimi comunicatori come Renzi e Vendola e un’ottima candidata come la Puppato purtroppo lontana dalle masse e dai poteri forti.

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La parabola discendente di Murdoch e i suoi trucchetti per fregare i competitori

Via Sole 24 Ore

Al centro delle inchieste giornalistiche c’è Nds, una società che faceva capo a NewsCorp e a Permira, ceduta un mese fa a Cisco per 5 miliardi di dollari. Specializzata in tecnologia per le pay tv, Nds – secondo quanto riportato dal giornale economico australiano – avrebbe creato una divisione specializzata nel controllare il mondo degli hacker e coloro che potevano decrittare i codici delle carte per sintonizzare le pay tv. Roba seria se è vero che a capo della struttura c’era Reuven Hasak, ex numero due dello Shin Bet, i servizi israeliani. Tanto seria che il capo della divisione europea, dal 1996 al 2002, è stato un ex alto funzionario di Scotland Yard, Ray Adams.
Lo scoop dell’Australian financial review nasce proprio da Adams, o meglio dalle 14mila email che proverebbero – per NewsCorp in ultima istanza non provano nulla – che era stata lanciata una campagna contro un hacker svizzero, Jan Saggiori, secondo il quale Nds avrebbe deliberatamente danneggiato i concorrenti. In altre parole, il sospetto è che sia stato architettato un piano per svelare i codici delle carte in dotazione ai competitors delle pay tv del gruppo Murdoch. Carte false che sarebbero circolate fra i clienti, provocando gravi conseguenze economiche per imprese australiane lanciate nel business delle pay tv.

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Current, Sky, Murdoch e Al Gore: posizioni a confronto degne di Bersani e Berlusconi

Luca Conti e Massimo Mantellini hanno intelligentemente cercato di riassumere le posizioni delle due parti (Current e Al Gore vs Sky e Murdoch) sulla vicenda della cancellazione di Current dai palinsesti Sky. Le posizioni dei contendenti fanno riferimento a cifre  e concetti talmente distanti numericamente e concettualmente da sembrare un confronto televisivo fra Bersani e … Leggi tutto

Aggiornamenti sul caso Current – Murdoch – Sky

Via Il Fatto Quotidiano

Sky ha dato il benservito a Current Italia, il dorso italiano dell’emittente televisiva fondata in America sei anni fa dall’ex vicepresidente Usa Al Gore assieme a Joel Hyat. A luglio verranno infatti interrrotte le trasmissioni del canale che nel nostro paese dal 2008 fanno parte dell’offerta della piattaforma Sky.

“Un abuso di potere”, ha detto lo stesso Al Gore in un’intervista al Guardian. Alla base della decisione della News Corporation, la società di Rupert Murdoch proprietaria di Sky Italia, c’è la decisione di Current Usa di assumere Keith Olbermann, un conduttore liberal spesso protagonista di accese invettive contro il tycoon australiano e il suo impero mediatico.

“La News Corporation è una multinazionale con un programma politico molto preciso – attacca il premio Nobel americano – E quando ci sono voci che contrastano con la linea di Murdoch, lui semplicemente le spegne”.

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Murdoch vuole uccidere Current Italia: cerchiamo di salvarla

Current sta vivendo una situazione drammatica. Per decisione di Murdoch in persona, Sky Italia non rinnoverà il contratto a Current Italia, portandola di fatto a dover chiudere il 30 Luglio, nonostante gli enormi risultati ottenuti in questi ultimi anni lasciando a casa una trentina di dipendenti e spegnendo una delle fonti di informazione italiane tra le … Leggi tutto

Il fallimento di Dahlia e i vantaggi per Mediaset Premium

Via Il Fatto Quotidiano

Prometteva passioni, ora è un monoscopio. La televisione Dahlia ha chiuso le trasmissioni venerdì pomeriggio con un messaggio di poche righe per i 600 mila abbonati. Non sospesi: falliti.  Il mercato di chi guarda le partite di calcio, ormai spalmate sette giorni su sette, è dominato da Sky sul satellite e da Mediaset sul digitale terrestre, ex coinquilino proprio di Dhalia che per 30 milioni di euro per due anni ha comprato i diritti per la serie B e otto squadre di serie A.

Tutto ritorna al mittente: i diritti alla Lega Calcio che martedì ha convocato una riunione sul tema, le frequenze a Telecom Italia Media Brodcasting. Sarà interessante conoscere la strategia di Piero Vigorelli, l’amministratore delegato che dovrà riempire un vuoto e soprattutto recuperare 24 milioni di euro. Di Vigorelli, ai tempi di Mamma Rai, scrisse Dario Di Vico sul Corriere della Sera: “Nelle ore immediatamente successive alla vittoria di Silvio Berlusconi nelle elezioni del marzo ’94: girò nei corridoi di Saxa Rubra avvolto nella bandiera di Forza Italia”. E dunque di mezzo c’è sempre Mediaset che vedeva in Dahlia un avversario morbido, quasi comodo, come quelli scelti per le partite amichevoli.

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Sky vs Mediaset Premium: un tentativo di confronto

Essere o non essere; Coppi o Bartali; Yin o Yang,  Guelfi o ghibellini, seguaci del Mac o fanatici di Windows. Il mondo è tutto un dualismo. Anche sul tema delle pay tv si è creato un dualismo fra seguaci di Sky e di Mediaset Premium. Cerchiamo, se possibile, di fare un confronto fra le due piattaforme televisive.

Due necessarie e doverose precisazioni. A casa Pasteris da un po’ di mesi è presente un decoder My Sky HD che grazie a Liquida ha permesso di partecipare alla stesura a più mani di un magazine sull’esperienza di utilizzo di Sky. Il blog su cui leggerete questo confronto da tempo si manifestano in diversi post le proteste di molti utenti di Mediaset Premium.

Analizziamo separatamente diversi fattori di scelta: ricezione del segnale,  decoder, palinsesto,  prezzo.

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Hacking the Sky, se capita

Dopo un po’ di settimane con in casa il decoder di My Sky HD, gentilmente recapitato attraverso Liquida nella casa Pasteris, Sky ha prestigiosamente invaso il televisore big di casa. Si sono oramai consolidati turni di utilizzo ben scaglionati secondo fasce d’età e gusti. I padroni del telecomando nelle ore preserali sono i pupi Pietro e Paola che si godono la smodata programmazione di cartoni e programmi a loro dedicati.

La moglie Barbara cerca di infilare nel suo lavoro quotidiano di mamma e pubblicitaria la possibilità, meglio nei weekend, di vedersi con calma i film proposti da Sky nel palinsesto del cinema. Papà Vittorio si dedica principalmente allo sport (calcio, rugby e basket Nba) oltre ai programmi di approfondimento. Negli ultimi giorni ha inziato ad apprezzare i programmi di intrattenimento cercando di trovare il tempo di dedicarsi anche ai meravigliosi programmi di Discovery Channel e i suoi fratelli: tanto per capirsi quelli della sezione mondi e culture.

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Pasteris in the Sky with HD

Da una settimana, ora più o ora meno, la famiglia Pasteris in  Torino è dotata di un prestigioso servizio di Sky con ottimo decoder My Sky HD che attraverso una iniziativa con Liquida soggiornerà nelle brume torinesi per la metà di un anno per permettere di partecipare alla stesura a più mani di un magazine sull’esperienza di utilizzo di Sky.

Qualcuno obietterà: ma un tipo tecno-giornalistico come VP non aveva a casa propria SKY? Esatto ! Non c’era ombra. La scelta di ascesi mistica auto privatoria si era sviluppata nel tempo in maniera conservativa. Per buona parte del giorno in redazione la televisione teneva costantemente sotto controllo Sky News 24, tanto da far pensare che a casa ci si potesse disintossicare. Poi in casa di tempo e voglia di guardare la televisione ne resta pochina. Per quello che mi cale: molto sport, qualche programma di approfondimento, niente cinema o serie televisive.

Da tempi immemorabili in casa Pasteris si trovava però una parabola, prima addirittura con decoder analogico, poi convertita al digitale . Tra l’altro il posizionamento della parabola stessa aveva creato problemi con i vigili urbani torinesi. La parabola puntava sia su Hotbird che su Astra ricevendo i canali free to air, quelli non criptati per intenderci, per curiosi zapping fra telegiornali arabi, programmi di intrattenimento tedeschi e canali musicali russi. Il tutto condito con le tradizionalmente insuperbili BBC, CNN, France 24 e il meglio di RAI sul satellite. Ce n’era già da divertirsi. In effetti le tragiche esperienze con Mediaset Premium riccamente descritte in questo blog avevano fatto pensare più volte a Sky, ma avevamo retto alla tentazione mediatica con risolutezza.

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Sky sul digitale terrestre

Via Il Fatto Quotidiano

Sky Italia sbarca sul digitale terrestre. Lo ha deciso oggi la Commissione europea che ha anticipato l’ingresso dei canali di Murdoch nel mercato della televisione in chiaro. Mediaset si è detta “assolutamente sconcertata” dalla decisione e ha annunciato che farà ricorso presso la Corte di giustizia europea. Il realtà la decisione di Bruxelles è un via libera ma a una serie di condizioni. Innanzitutto Sky potrà trasmettere su digitale terrestre solo a patto che, per i prossimi cinque anni, i suoi canali siano “in chiaro”, e cioè distribuiti gratuitamente senza nessun servizio a pagamento. E poi la tv di Murdoch sarà limitata a un solo multiplex, e cioè a una sola frequenza digitale (che però può trasmettere fino a sei canali).

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