Falsi contratti di Iride per luce e gas

Continuano i tentativi di truffa sul mercato dell’energia, via Marco Accossato su Lastampa.it

In via Vandalino la chiamano, semplicemente, «truffa». Due giovani promotori – un ragazzo e una ragazza – hanno bussato nei giorni scorsi alle porte di una palazzina al numero 23, sostenendo di dover rilevare per conto di Iride Mercato i dati dei contatori e delle bollette di luce e gas «in vista di una prossima unificazione e automazione del servizio di lettura a distanza dei consumi». Grandi sorrisi, modi gentili, e il cartellino «Iride» appeso alla camicia.

Su un modulo prestampato i due hanno annotato codici di bollette e contatori, poi hanno chiesto una firma che nascondeva in realtà la sottoscrizione di un nuovo contratto per la fornitura unica. Un passaggio da Eni o Sorgenia a Iride Mercato. Gas ed energia insieme.

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La piaga dei falsi corsi da giornalisti

Via l’Espresso

Diventare giornalisti in un giorno. Lo promette una locandina in bella mostra in un bar lungo la centralissima via Roma, sospesa tra i Quartieri Spagnoli e i Palazzi del potere napoletano. Prezzo modico: solo 50 euro «per le pratiche di segreteria». Ai formatori bastano – dicono loro – quelle poche ore per capire chi è più dotato, chi potrà cioè accedere al corso vero e proprio, a numero chiuso. «Un’occasione irripetibile: la mia occasione», pensa il giovane studente appena diplomato: due anni, 35 ore settimanali, teoria e pratica, soprattutto la pubblicazione degli 80 articoli per iscriversi all’albo dei pubblicisti. Tremila euro e nemmeno all-inclusive. Perché non solo non si viene pagati per i servizi pubblicati su una testata collegata alla scuola di formazione, com’è invece buona norma. Ma bisogna sborsare di tasca propria la ritenuta d’acconto, cioè le tasse da versare all’erario per dimostrare di aver percepito reddito per quelle prestazioni. Altrimenti, addio iscrizione all’Albo dei pubblicisti.  È una delle tante proposte che a Napoli offrono corsi full-immersion, semestrali o biennali ai tanti giovani che inseguono il sogno di diventare cronisti.

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Corsi di giornalismo o venditori di fumo

Via Cronisti.info Hai pagato centinaia di euro per uno pseudo corso di giornalismo, magari on-line? Hai scoperto solo ora che quel corso per diventare cronista non è servito a niente? Raccontaci la tua esperienza anche in forma anonima: finirà nell’inchiesta del Coordinamento giornalisti precari della Campania che sarà presentata venerdì 14 maggio alle ore 10.30 … Leggi tutto

Marchette mastodontiche

Purtroppo il redazionale travestito da  articolo è sempre più diffuso e sempre più sudbolo. La credibilità va a farsi benedire (oddio per molti giornali la credibilità è autologica del tipo io sono la credibilità detto forte davanti a uno specchio) e la deontologia viene considerata una parola vecchia e inutile (Via il giornalaio) Italia Oggi … Leggi tutto

La truffa chiamata televoto

Una settimana fa probabilmente milioni di italiani sono stati truffati davanti a una televisione.

Il trio di Emanuele Filiberto, Pupo e Luca Canonici stava per vincere il festival di Sanremo. I “misteri” della serata finale sono svelati dal quotidiano Avvenire, con i tabulati del televoto che la Rai si è rifiutata di diffondere. Dunque, alle 23.12 di sabato Emanuele Filiberto & Co. risultavano vincitori con 212.482 voti, il 32,95% delle preferenze espresse dal pubblico. Ma con il televoto, aperto fino alle 00.32 e 58 secondi, il trio ottiene solo 1.384 voti in più, mentre Valerio Scanu ne raccoglie 96.517 in aggiunta a quelli già accumulati. Quindi vince con 235.105 preferenze (37,01%).

Dopo la prima sera di televotazioni da casa, scrive Gigio Rancilio su Avvenire, Valerio Scanu era primo con 233.092 voti, Pupo-Emanuele Filiberto-Canonici secondi con 204.679 voti e Nino D’Angelo terzo con 94.042. Quarti Sonohra, quinto Toto Cutugno. Così Scanu e il trio, eliminati dalla giuria demoscopica, sono rientrati in gara. E si passa a venerdì: con i televoti arrivati tra le 21.22 e le 23.21 Pupo e il principe erano primi con 141.384 voti, seguiti da Scanu con 110.029 e da Marco Mengoni con 39.478. In fondo alla classifica c’erano Enrico Ruggeri e Fabrizio Moro, eliminati. Sabato sera i voti dei telespettatori, dalle 20.43 alle 23.12, hanno creato la seguente situazione: Pupo primo con 212.482 preferenze, Valerio Scanu secondo con 135.588, Marco Mengoni terzo con 80.287. Seguivano Povia, Arisa, Irene Fornaciari e i Nomadi, Noemi, Malika Ayane, Irene Grandi, Simone Cristicchi. Dunque alle 23.12 di sabato Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici per i televotanti avevano vinto il festival, con il 32,95% delle preferenze espresse da casa.

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L’uomo da 50 miliardi di dollari

Via Sole 24 Ore

Per quasi 50 anni Bernard Madoff, “Bernie” per gli amici, ha gestito la sua attività di brokeraggio a New York come “family business”. E come un affare di famiglia questo settantenne dall’aspetto bonario pensava di concludere la sua onorata carriera prima di consegnarsi alle autorità per quello che potrebbe rivelarsi come il più grande scandalo della storia di Wall Street. All’alba di giovedì, quando gli agenti federali sono entrati nel suo appartamento nel cuore di Manhattan per arrestarlo, Bernie ha dichiarato candidamente di non avere «spiegazioni innocenti» per giustificare un buco che, per sua stessa ammissione, ammonta ad almeno 50 miliardi di dollari, cinque volte, per avere un paragone, il crack di Worldcom del 2002.

La spiegazione “autentica” è quella che ha fornito lui stesso ad alcuni dei suoi più fidati collaboratori, quando, secondo l’atto di accusa depositato dalla Sec, li ha chiamati a raccolta per una confessione shock: la sua attività di investment advisory era semplicemente «una gigantesca bugia» dietro la quale si nascondeva la più classica delle truffe, la catena di Sant’Antonio meglio conosciuta negli Usa come il «Ponzi scheme».

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Il paradiso del social engineering

Via Maurizio Codogno

La mia personale opinione è che Facebook sia l’esperimento meglio riuscito di social engineering su scala planetaria. Per chi non lo sapesse, il social engineering è il modo più semplice per ottenere informazioni segrete. Crederete mica che i cracker e gli hacker abbiano fatto attacchi bruta forza per penetrare nei sistemi? Figuriamoci. È molto più semplice ricavare la password direttamente dalla persona stessa, magari chiacchierando un po’ e facendo in modo che ti dia implicitamente degli indizi. Facebook è appunto l’estensione di questo concetto. Ti senti invogliato a riempire il tuo profilo parlando di te, perché così i tuoi amici ti possono trovare. (Tra l’altro, nota che il profilo non fa parte dei setting, cioè la parte che viene tipicamente vista come “la sicurezza”). Ti senti invogliato ad accettare tanti amici, perché così ti puoi mantenere in contatto con loro. Addirittura, non appena qualcuno ti manda un messaggio attraverso un’applicazione – e questo è così facile, visto che te lo fa fare di default – tu sei pronto a dare tutti gli accessi in lettura a questa applicazione. E lo fai volontariamente. Il paradiso per un social engineer, non c’è che dire.

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Come rifondere le vittime dei dialer

Via ZeusNews

Ancora una volta il conflitto di competenze in materia di telco tra Antitrust e Authority per le comunicazioni si rende evidente: l’Antitrust è più severa nei confronti dei gestori telefonici, mentre l’Agcom è decisamente più tollerante.

Le “truffe satellitari” hanno colpito milioni di utenti italiani della telefonia fissa, che si sono visti addebitare da poche decine a migliaia di euro a testa per chiamate a numeri satellitari, di cui nemmeno conoscevano l’esistenza. Addirittura molti di questi utenti non navigavano in Internet, o non possedevano nemmeno il Pc.

Sulla famigerata questione si è recentemente pronunciata l’Antitrust, multando per colpa grave Telecom Italia e una dozzina di gestori: Elsacom, Csinfo, Eutelia, Karupa, Teleunit, Voiceplus, Drin Tv AbcTrade, Telegest Italia, Aurora Uno, OT&T, Ivory Network Limited.

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Maxi multa contro tutta la filiera dei dialer

via Sos Computer

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di sanzionare tredici società che, con diverse responsabilità e diversi ruoli, hanno attuato pratiche commerciali scorrette nei confronti di moltissimi consumatori ai quali sono state addebitate chiamate satellitari internazionali e a numeri speciali non consapevolmente effettuate.

Il totale delle multe complessive contro le aziende coinvolte  ammonta a 2,43 milioni di euro. In fondo non si tratta di  sanzioni di grande entità economica per aziende del genere, ma l’Autority ha finalmente descritto e smascherato concretamente quasi tutto il percorso fraudolento della filiera dei dialer, dando luogo finalmente a una posizione importante di tutela dei consumatori.

Le tredici società coinvolte dal provvedimento sono Telecom Italia, Elsacom, CSINFO, Eutelia, Karupa, Teleunit, Voiceplus, Drin TV, AbcTrade, Telegest Italia, Aurora Uno, OT&T, Ivory Network Limited. Il procedimento era stato avviato alla luce di migliaia di segnalazioni di consumatori arrivate a partire dal novembre 2007. Nelle segnalazioni gli utenti lamentavano addebiti nella bolletta telefonica dovuti a chiamate o connessioni verso numerazioni satellitari e speciali, i famigerati 899 per capirsi, che facevano riferimento a comunicazioni mai effettuate, in gran parte dovute, secondo l’istruttoria, all’installazione degli altrettanto famigerati dialer.

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Strano ma vero

Nei giornali di gossip di un tempo trovavano spazio rubriche del tipo “strano ma vero” che raccoglivano notizie vere ma che parevano totalmente improbabili. Oggi è saltata fuori questa notizia:

È stato recuperato in casa dell’ex sindaco di Nuoro Martino Corda, 69 anni, dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Sassari, un dipinto di pregio di proprietà del comune di Nuoro trafugato lo scorso settembre dal municipio. Le indagini, condotte in collaborazione con i militari del comando provinciale di Nuoro, hanno consentito di ritrovare, l’8 giugno scorso, nell’abitazione dell’ex primo cittadino e della moglie Simonetta Murru (a sua volta ex sindaco del capoluogo barbaricino) il «Paesaggio campestre con pastore e gregge» di Sebastiano Satta, considerato di notevole interesse storico-culturale.

Una storia surreale del quadro dato per rubato che era stato ritrovato direttamente a casa dell’ex primo cittadino. A farsi un giro in rete si è scoperto un approfondimento della notizia …

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