Storie di uragani e web ovvero what happens when a hurricane hits the web

Dal blog di Cloudflare

Our network is designed to survive hurricanes and other natural disasters, so we were confident even if some of our data centers that were in the hurricane’s path failed, traffic would immediately be transferred to the next closest facility. That said, our preference is always that all our data centers remain online and able to continue to serve traffic.

Yesterday morning our ops team met to plan for the potential loss of our facilities in Newark, NJ, which we refer to by the airport code EWR, and potentially Ashburn, VA, which we refer to by the airport code IAD. Our equipment is located in an Equinix facility in both locations and we confirmed that they had taken steps to ensure their systems were tested and as hurricane-ready as they could be.

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Il crollo della pubblicità dei giornali USA

Via LSDI La pubblicità sui quotidiani Usa scenderà quest’ anno a oltre la metà del tetto recordi di 49,4 miliardi di dollari toccato nel 2005. Lo prevede un’ analisi della NAA (Newspaper Association of America),  come segnala Alan D. Mutter sul suo Newsosaur. Con i ricavi dei giornali in costante declino nei primi tre trimestri … Leggi tutto

La posta elettronica della signora Sarah Palin: PalinLeaks

I giornali online o meno americani, Huffington Post in testa,  si stanno scatenando a pubblicare le 24 mila email di Sarah Palin inviate e ricevute quando era governatrice dell’Alaska. Le email  sono state rese pubbliche  sulla base del Freedom Act, che tutela la pubblicazione degli atti pubblici. Sarah Palin Emails – The First 2003 pages

L’FBI contro Wikileaks

L’11 aprile un cittadino di Cambridge – nel Massachussets – ha ricevuto un invito a comparire presso il Grand Jury della città di Alexandria, in Virginia. Il cittadino, di cui non si conosce l’identità, dovrà testimoniare nel corso di un’investigazione relativa a delitti di spionaggio, cospirazione, frode informatica e furto di proprietà governative. Tutti reati federali e proprio quelli che, nei mesi scorsi, venivano tirati in ballo ogni volta che si parlava di un eventuale processo a Wikileaks.

Nel documento non compare neanche un nome ma gli esperti sostengono che non ci siano dubbi: la giustizia americana sta effettivamente cercando un modo per portare Julian Assange, fondatore di Wikileaks e ormai nemico dichiarato della prima superpotenza mondiale, di fronte a un tribunale statunitense.

«Se il Grand Jury ha emesso questo invito a comparire significa che ha già raccolto qualche concreto elemento di prova – spiega Guido Scorza, avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie – in Italia questo documento avrebbe meno peso, perché si tende a utilizzarlo con più facilità».

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Wikileaks e l’aria maccartista negli USA

Via Pino Bruno

Joseph McCarthy da Wikipedia

Tira una brutta aria maccartista, negli Stati Uniti del democratico Barack Obama. La guerra fredda non c’è più, ma i metodi restano gli stessi. Sembra che Wikileaks e chi fa controinformazione siano diventati più pericolosi dei terroristi. Le pressioni su Twitter ( e forse su Facebook e Google) per consegnare dati personali e messaggi privati dei collaboratori di Julian Assange sembrano sinistri avvertimenti nei confronti delle centinaia di migliaia di cittadini che, in tutto il mondo, hanno solidarizzato e solidarizzano con Wikileaks, in difesa del diritto all’informazione.

I fatti: una corte federale della Virginia ha ordinato a Twitter di rimettere al Dipartimento di Giustizia statunitense tutta la corrispondenza privata transitata sul social network. La consegna è stata notificata da Twitter agli utenti interessati. Tra loro c’è anche la parlamentare islandese Birgitta Jonsdottir, già collaboratrice di Assange, che però ha annunciato l’intenzione di opporsi.

”Il governo americano vuole sapere tutto sui miei tweet e su altri dati dal 1 novembre del 2009 in poi. Si rendono conto che sono un membro del Parlamento islandese?”, è stata la denuncia della Jonsdottir, che ha scaricato la sua indignazione proprio su Twitter.

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