Google: incubo finito, resta la voglia di avere maggiore trasparenza

Robin Good è rientrato nel radar di Google

Un’ottima notizia per tutti i miei collaboratori e spero anche per tutti voi che ci seguite. Quest’ultima settimana abbiamo dovuto affrontare una sfida davvero difficile per chiunque, e sebbene io NON abbia ancora ben capito quale sia stato l’errore o lo sbaglio responsabili del mio ban temporaneo dalle pagine dei risultati delle ricerche di Google, è assolutamente fantastico che qualunque cosa io, o qualcun altro, abbia fatto ci abbia tirato fuori dal baratro.

Ma come altri dopo l’esperienza si pone problemi importanti

 E’ giusto che Google eserciti un potere tanto spropositato sulla mia capacità di “esistere” come entità su internet? Non è forse questo un episodio che dovrebbe farci riflettere, come detto da Fabio Masetti, sulla natura di Google e su come possa giocare a suo piacimento con le tematiche relative alla net neutrality, simili a quelle che temiamo dalle mastodontiche telco, avendo la possibilità di escludere i contenuti di chiunque senza fornire motivazioni plausibili e chiedendo di ammettere le mie colpe prima di essere anche solo ripreso in considerazione?