Agata Pensaci Tu

Un lungometraggio che nasce dalla Cabina dell’Arte Diffusa di piazza Peyron a Torino, progetto nato da un’idea di Daniele D’Antonio, condotto dalla associazione Tribù del Badnightcafè. Una storia appositamente scritta per questo film che, attraverso le vicende legate al mondo degli artisti emergenti, si snoda per tappe all’interno del sistema dell’arte contemporanea. Una commedia leggera, … Leggi tutto

La brutta storia della redazione di Exibart

Via DiGiTi Alle preoccupazioni dell’ Associazione stampa toscana per l’ improvviso e ingiusto azzeramento della redazione di Exibart, la pioneristica testata online che ha rappresentato una delle esperienze più significative nel campo dell’ editoria online a livello nazionale, il gruppo DiGiTi (Giornalisti digitali toscani, che dell’ Ast è una costola), aggiunge l’ allarme per i … Leggi tutto

Il master per digitalizzatori d’arte

Ad Arezzo parte una esperienza pilota in Italia per la formazione di figure scientifiche e professionali in grado di operare con strumenti informatici su materiale documentario, librario e testuale antico e moderno e di formulare e gestire progetti di digitalizzazione in archivi, biblioteche, case editrici. Si tratta del primo master italiano per esperti in digitalizzazione … Leggi tutto

L’arresto del giornalista Vittorio De Filippis

Via Panorama Per una volta giornalisti, politici e in genere la gran parte degli intellettuali francesi di diversa estrazione sono d’accordo: bisogna fare luce su quello che oltre le Alpi è stato battezzato come l’”affaire Libération”. Di che si tratta? Semplice, all’alba di venerdì 28 novembre la polizia parigina è arrivata a casa di Vittorio … Leggi tutto

A che serve l’Internet via satellite ?

Via Lino Mollo

In questo articolo si parla dell’intesa firmata dalla Regione Piemonte con la società “Eutelsat”, che prevede l’installazione entro fine anno di apparecchiature per dare segnale internet, utilizzando parabole che consentiranno di raggiungere le zone non ancora servite da Internet “veloce”. Quali sarebbero i vantaggi? A detta di qualcuno, le realtà produttive delle aree interessate trarrebbero giovamento per le attività legate soprattutto all’esportazione, senza tralasciare gli enti pubblici e i semplici privati. Peccato che la fruizione di questa tecnologia preveda due anni di lavoro prima che il dispositivo da impiegare venga mandato in orbita direttamente dagli Stati Uniti. I mezzi del Wi-fi invece sono già presenti, attuali e migliorabili in ogni momento.

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Il paradiso del social engineering

Via Maurizio Codogno

La mia personale opinione è che Facebook sia l’esperimento meglio riuscito di social engineering su scala planetaria. Per chi non lo sapesse, il social engineering è il modo più semplice per ottenere informazioni segrete. Crederete mica che i cracker e gli hacker abbiano fatto attacchi bruta forza per penetrare nei sistemi? Figuriamoci. È molto più semplice ricavare la password direttamente dalla persona stessa, magari chiacchierando un po’ e facendo in modo che ti dia implicitamente degli indizi. Facebook è appunto l’estensione di questo concetto. Ti senti invogliato a riempire il tuo profilo parlando di te, perché così i tuoi amici ti possono trovare. (Tra l’altro, nota che il profilo non fa parte dei setting, cioè la parte che viene tipicamente vista come “la sicurezza”). Ti senti invogliato ad accettare tanti amici, perché così ti puoi mantenere in contatto con loro. Addirittura, non appena qualcuno ti manda un messaggio attraverso un’applicazione – e questo è così facile, visto che te lo fa fare di default – tu sei pronto a dare tutti gli accessi in lettura a questa applicazione. E lo fai volontariamente. Il paradiso per un social engineer, non c’è che dire.

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