La legge truffa sul finanziamento pubblico ai partiti del governo Letta

Peter Gomez Via il Fatto Quotidiano

Puntuale come le tasse è arrivato il primo grande imbroglio del governo Letta. I finanziamenti pubblici ai partiti non saranno aboliti. A partire dal 2017, se mai il disegno di legge presentato dall’esecutivo sarà approvato, le forze politiche incasseranno il 2 per mille delle dichiarazioni dei redditi degli italiani. Ma attenzione: il contributo sarà solo apparentemente volontario. Con una trovata bizantina, presa pari pari dalle norme che regolano l’8 per mille alla chiesa, è infatti stato stabilito che chi non dichiarerà esplicitamente di voler destinare il suo 2 per mille all’erario finirà per foraggiare lo stesso le organizzazioni rappresentate in parlamento.

Sull’esatto ammontare della nuova rapina i pareri divergono. Secondo molti osservatori alla fine il giochetto potrebbe persino permettere ai partiti di incassare il doppio di oggi. Il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello assicura che ci sarà un tetto di 61 milioni di euro. La discussione è interessante, ma in ogni caso non coglie il punto.

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Siti, portali, blog, forum e altro: cercare una legge armonica

Via Zeus News

Fin dai tempi del disegno di legge che voleva obbligare i blogger e i webmaster in generale a registrarsi al Roc (il Registro degli Operatori della Comunicazione), la Rete italiana si è sempre opposta a questi tentativi di inutile regolamentazione burocratica (e sospettata di censura): in tutta coscienza, come può un diario personale online essere equiparato a un organo di informazione?

Non sono pochi i blogger che, per evitare questo abominio, tuttora espongono sulle proprie pagine la scritta: “Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001”. Eppure l’idea di regolamentare Internet come fosse un’enorme edicola non muore.

Ecco perché la sentenza della Cassazione è sembrata a molti tanto importante: sembrerebbe rappresentare un pronunciamento ufficiale che dovrebbe porre fine alla disputa sull’equiparabilità dei forum e dei blog alle testate giornalistiche.

Eppure in questo ragionamento c’è una non piccola falla: la Cassazione ha parlato di forum, non di blog. Che la stampa generalista non sia attenta a queste sottigliezze è perfino comprensibile, ma la differenza è sostanziale.

D’ora innanzi è chiaro che chi gestisce un forum non è tenuto a registrare la testata, a indicare un direttore responsabile, a sottostare a tutte quelle limitazioni previste dalla legge sulla stampa. Certo non potrà avere nemmeno le tutele elencate nello stesso testo, ma non è questo il punto. Il punto è che, invece, sui blog non c’è ancora chiarezza.

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Il paradiso del social engineering

Via Maurizio Codogno

La mia personale opinione è che Facebook sia l’esperimento meglio riuscito di social engineering su scala planetaria. Per chi non lo sapesse, il social engineering è il modo più semplice per ottenere informazioni segrete. Crederete mica che i cracker e gli hacker abbiano fatto attacchi bruta forza per penetrare nei sistemi? Figuriamoci. È molto più semplice ricavare la password direttamente dalla persona stessa, magari chiacchierando un po’ e facendo in modo che ti dia implicitamente degli indizi. Facebook è appunto l’estensione di questo concetto. Ti senti invogliato a riempire il tuo profilo parlando di te, perché così i tuoi amici ti possono trovare. (Tra l’altro, nota che il profilo non fa parte dei setting, cioè la parte che viene tipicamente vista come “la sicurezza”). Ti senti invogliato ad accettare tanti amici, perché così ti puoi mantenere in contatto con loro. Addirittura, non appena qualcuno ti manda un messaggio attraverso un’applicazione – e questo è così facile, visto che te lo fa fare di default – tu sei pronto a dare tutti gli accessi in lettura a questa applicazione. E lo fai volontariamente. Il paradiso per un social engineer, non c’è che dire.

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Dal forum del Bracco Italiano al massacro di Mumbay

Il livornese Antonio Di Lorenzo, l’italiano rimasto ucciso nell’attentato terroristico a Mumbai è  stato ucciso da una granata all’interno dell’hotel Oberoi. Il figlio Massimiliano quando i terroristi sono entrati in azione è riuscito rocambolescamente nella sua stanza d’hotel e a raccontare in tempo reale sul forun del sito Il Bracco Italiano la situazione fino alla … Leggi tutto

Legge 2.0

I problemi giuridici collegati a blog, wiki e podcast e più in generale ai vari sistemi di content management del Web 2.0 (Facebook, YouTube, Flickr ecc.), universi virtuali compresi (Second Life), sono molti, e spesso non evidenti o male interpretati. Legge 2.0 li analizza, affiancandoli a suggerimenti per comunicare e operare in Rete nel rispetto … Leggi tutto

Palm leggermente alla frutta

Amatissima Palm con i tuoi device palmari, per molti anni innovativi e geniali, abbiamo convissuto per anni, ora sei leggermente alla frutta se l’unica idea che ti viene per natale è un imperdibile … Palm Treo 500v White Limited Edition di un raffinato bianco perlato, per chi ama eleganza, design e semplicità d’uso.

La morte dell’User Generated Content

Via Giovanni Calia L’user Generated Content è morto. Ad essere precisi è morta l’idea di User Generated Content così come la si intendeva nel 2004, che è cosa leggermente diversa. Per molti questo è un dato di fatto, ma noto ancora in giro gente che si ostina a pensare che l’era del “tutto 2.0? sia … Leggi tutto

Maxi multa contro tutta la filiera dei dialer

via Sos Computer

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di sanzionare tredici società che, con diverse responsabilità e diversi ruoli, hanno attuato pratiche commerciali scorrette nei confronti di moltissimi consumatori ai quali sono state addebitate chiamate satellitari internazionali e a numeri speciali non consapevolmente effettuate.

Il totale delle multe complessive contro le aziende coinvolte  ammonta a 2,43 milioni di euro. In fondo non si tratta di  sanzioni di grande entità economica per aziende del genere, ma l’Autority ha finalmente descritto e smascherato concretamente quasi tutto il percorso fraudolento della filiera dei dialer, dando luogo finalmente a una posizione importante di tutela dei consumatori.

Le tredici società coinvolte dal provvedimento sono Telecom Italia, Elsacom, CSINFO, Eutelia, Karupa, Teleunit, Voiceplus, Drin TV, AbcTrade, Telegest Italia, Aurora Uno, OT&T, Ivory Network Limited. Il procedimento era stato avviato alla luce di migliaia di segnalazioni di consumatori arrivate a partire dal novembre 2007. Nelle segnalazioni gli utenti lamentavano addebiti nella bolletta telefonica dovuti a chiamate o connessioni verso numerazioni satellitari e speciali, i famigerati 899 per capirsi, che facevano riferimento a comunicazioni mai effettuate, in gran parte dovute, secondo l’istruttoria, all’installazione degli altrettanto famigerati dialer.

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Arriva la Coda Lunga

Secondo appuntamento il 15 novembre di Mutazioni Digitali dedicato dell’evoluzione del mercato dei contenuti. I nuovi modelli di distribuzione sempre più disintermediati scuotono dalle fondamenta il meccanismo tradizionale per cui la top ten dei libri, dei CD, e dei DVD più venduti garantiva il grosso degli introiti, a patto di tagliar fuori le nicchie, ritenute … Leggi tutto

Libero Brunetta (nel Software)

Via Associazione Software Libero
On.le Ministro Renato Brunetta,
il 16.08.08 Le abbiamo spedito una lettera (ricevuta il 03.09.08) con la quale domandavamo di avere accesso a due protocolli d’intesa da Lei sottoscritti con Microsoft Italia S.r.l.: quello “per lo sviluppo di soluzioni d’eccellenza tecnologiche e organizzative, in particolare nel settore della scuola” , e quello (sottoscritto anche dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia) “per la realizzazione di un progetto pilota di ammodernamento e dematerializzazione della gestione documentale degli uffici” (…).

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Wired riflessioni dopo colazione

Dopo la colazione da Wired si inizia a riflettere in rete su futuri, posizionamento e linea editoriale della futura rivista …

Il bloggante sta cercando di capire che succede e legge in giro i pochi pareri di commento che vanno oltre i dovuti auguri a una iniziativa editoriale interessante e coraggiosa. Nel frattempo ci si abbona per un anno: costa un po’ di più di due numeri in lingua originale

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Leggersi dentro, direttamente nel DNA

Via Webnews 23andMe è l’azienda che, partendo da un campione di saliva, promette di analizzare il DNA consegnando all’utente uno spaccato di quelle che sono le caratteristiche che porta in dote all’interno del proprio codice genetico. Il gruppo ha ricevuto l’importante riconoscimento di “Invenzione dell’anno” da parte del Time solo nei giorni scorsi e con … Leggi tutto