Dagospia.com, con 104 mila utenti unici nel giorno medio e 743 mila nel mese, è stato, nel febbraio 2013, il sito d’informazione più letto in Italia. Il primato riguarda i siti che hanno solo l’online, escludendo cioè i siti collegati a testate cartacee, dove invece domina la gerarchia dettata dalla diffusione nazionale, con in testa Repubblica e Corriere della Sera, e territoriale (la Stampa) .
Nel febbraio 2013 ottimi risultati di crescita ci sono stati anche per il Post e Blitzquotidiano, come rilevano i dati di Audiweb, che monitora il traffico dei siti internet italiani e che sono stati pubblicati dal quotidiano Italia Oggi. Dati incoraggianti in un mese segnato da eventi particolari (dalle dimissioni del Papa alle elezioni) che hanno fatto registrare un generale aumento della fruizione di informazione online da parte degli utenti. Il Post, con 80 mila utenti unici nel giorno medio, “ha più che raddoppiato”, rispetto a gennaio, mentre Blitzquotidiano è passato a 58 mila utenti unici a febbraio (un milione nel mese) dai 31 mila di dicembre.
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L’impatto del web sul sistema dell’ informazione sarà nel complesso positivo
Via Lsdi.it Anche se tre giornalisti italiani su 4 sono convinti che molti mezzi e molte testate tradizionali andranno in crisi o chiuderanno e se i pessimisti circa gli effetti negativi di Internet sull’ occupazione dei giornalisti (39%) superano lievemente gli ottimisti (34%), l’ impatto del web sul sistema dell’ informazione sarà nel complesso positivo. … Leggi tutto
This is for everyone
Sir Tim Berners Lee guest star alla cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Londra con il suo storico twitt in diretta This is for everyone. Quando si usa la storia della scienza e della tecnologia nella maniera migliore.
Vent’anni fa il primo sito web
Come sarebbe il mondo oggi senza Google, Wikipedia, i vari Facebook e Twitter, e poi i siti di informazione, Youtube, in una parola senza Internet? Il world wide web, letteralmente “la ragnatela vasta come il mondo”, cioe’ Internet come lo sconosciamo adesso, compie 20 anni: risale al 6 agosto 1991, infatti, la pubblicazione online del primo sito web, che per la prima volta apriva il suo indirizzo con le fatidiche “www”, acronimo appunto di world wide web, inaugurando una svolta epocale che, secondo Nicholas Negroponte, “meriterebbe il Nobel per la Pace”. Se l’origine di Internet risale agli anni ’60, con Arpanet, finanziato dal ministero della Difesa degli Stati Uniti, e’ nel 1980 che le reti (utilizzate a scopi militari e scientifici) iniziano ad essere connesse insieme tramite protocolli specifici. Ma e’ il 6 agosto 1991, presso il Cern di Ginevra, che il web vede la luce: il ricercatore Tim Berners-Lee aveva definito il protocollo HTTP, che permette una lettura ipertestuale dei documenti, in pratica il sistema che ci consente di saltare agilmente da una pagina all’altra, letteralmente “navigando” sulla rete.
A Torino il primo museo del Web ?
Via Lastampa.it L’idea è di quelle, come hanno fatto notare ieri in Comune, in grado di restituire ancora una volta a Torino il ruolo di apripista: stavolta sarà la prima città italiana in grado di inaugurare un museo dedicato a Internet. Ma non è tutto. Questa «pinacoteca sorvegliata dalla chiocciola del Web» che esporrà computer … Leggi tutto
Lunga vita al web dal suo creatore
Tim Berners Lee via Scientific American
The Web as we know it, however, is being threatened in different ways. Some of its most successful inhabitants have begun to chip away at its principles. Large social-networking sites are walling off information posted by their users from the rest of the Web. Wireless Internet providers are being tempted to slow traffic to sites with which they have not made deals. Governments—totalitarian and democratic alike—are monitoring people’s online habits, endangering important human rights.
If we, the Web’s users, allow these and other trends to proceed unchecked, the Web could be broken into fragmented islands. We could lose the freedom to connect with whichever Web sites we want. The ill effects could extend to smartphones and pads, which are also portals to the extensive information that the Web provides.
Una nuova candidatura realistica per un Nobel per i creatori di internet
Dopo le polemiche per la candidatura al Nobel per la pace ad internet, cominciamo con una proposta più concreta e più adatta al format del premio Nobel. Il Nobel per la pace viene assegnato a persone o enti: per questo può avere un senso proporre per il premio o Robert Kahn e Vinton Cerf , … Leggi tutto
Dal 20 al 24 settembre a Milano la Socialmediaweek
Si terrà dal 20 al 24 settembre prossimo a Milano, presso l’Urban Center di Galleria Vittorio Emanuele II, e rappresenta il primo Festival della rete volto a promuovere e diffondere le potenzialità delle nuove piattaforme digitali. Si tratta della prima tappa italiana della Social media Week, una manifestazione unica nel suo genere che in questa edizione … Leggi tutto
La fine di Internet secondo Wired
Chris Anderson via Wired.com
Two decades after its birth, the World Wide Web is in decline, as simpler, sleeker services — think apps — are less about the searching and more about the getting. Chris Anderson explains how this new paradigm reflects the inevitable course of capitalism. And Michael Wolff explains why the new breed of media titan is forsaking the Web for more promising (and profitable) pastures.
You wake up and check your email on your bedside iPad — that’s one app. During breakfast you browse Facebook, Twitter, and The New York Times — three more apps. On the way to the office, you listen to a podcast on your smartphone. Another app. At work, you scroll through RSS feeds in a reader and have Skype and IM conversations. More apps. At the end of the day, you come home, make dinner while listening to Pandora, play some games on Xbox Live, and watch a movie on Netflix’s streaming service. You’ve spent the day on the Internet — but not on the Web. And you are not alone.
Il vero social network continuerà a chiamarsi WWW
Sognavamo il “web sociale” (almeno io), e Facebook lo fa! Ma somiglia più a un neonato bruttino che a un bel bambino. Lanciandosi alla conquista del web attraverso la monetizzazione con gli inserzionisti dei nostri dati personali recuperati ormai dovunque li lasciamo con la nostra navigazione, Facebook sta ormai per diventare un problema ancora più grande di quanto non sia mai stato Google.
E questa evoluzione ha il profilo di un web che non evolve affatto verso il meglio, come potevamo sperare.
Avrei voluto che questo web sociale emergesse di più dal lato della blogosfera, da una costruzione spontanea originalissima e autogestita di blog interconnessi, che avrebbe prodotto la sua agenda dell’ informazione.
Ma quest’ ultima oggi è moribonda, sotto gli assalti incrociati delle reti sociali che la svuotano della sua sostanza e dei media mainstream che tentano di recuperare alcuni blogger e marginalizzarne altri, per soffocare l’ emergere di quella che essi vedono solo come una concorrenza.
Pazienti.org
Il bloggante titolare ha avuto molti incontri nell’ultimo anno con medici e strutture sanitarie. Con quasi sempre ottime impressioni. La sanità in Italia vive sulla qualità dei professionisti che la gestiscono,. Che spesso sono ottimi e umanissimi professionisti. Qualcuno ha pensato di permettere di raccontare in rete le storie della sanità italiana. pazienti.org è il … Leggi tutto