Te lo vendo gratis

Roberto Dadda becca in castagna le solite perversioni del marketing della banda larga.

Ieri sera camminavo verso casa in una via di Milano e un cartello ha colpito la mia attenzione.
Wind annuncia l’offerta della sua connessione ad alta velocità, quella veloce come la ADSL di casa, e siccome sto cercando di decidere con quale operatore fare il contratto da gennaio ho letto attentamente le informazioni sul cartello.
La parte più importante recita: ” e a soli 9 euro al mese GRATIS 50 ore”
Per un attimo ho pensato di avere perso la cognizione del significato della parola gratis, arrivato a casa la ho guardata sul De Mauro ed effettivamente ricordavo bene:
gratis: 1 avv., gratuitamente, senza dover pagare: siamo entrati g. al concerto | senza pretendere pagamento: il ciclista mi ha riparato g. la ruota

Dunque qualcuno mi faccia capire: pago 9 euro al mese per navigare 50 ore, cosa diavolo c’è di gratuito in questa offerta? Ve lo immaginate il cartello sulla porta del cinema? “Pagate 7 euro e questa sera potete vedere il film gratis“.