La rifiutopoli canavesana: merdaccia made in nordovest

Perchè gli scandali legati allo smaltimento dei rifiuti arrivano anche e clamorosamente sotto casa.
Il disastro idrico di questi giorni avrà ulteriormente disperso eventuali rifiuti pericolosi sul percorso delle acque uscite dagli argini. Una schifezza.

Via La Stampa.it

Certo Napoli, ma quelle centinaia di tonnellate non smaltite hanno lo stesso effetto nauseabondo. E non solo per la puzza. Mentre gli abitanti di 54 Comuni intorno ad Ivrea pagavano suon di bollette per la raccolta differenziata dei rifiuti e lo smaltimento di quelli pericolosi, i vertici del Consorzio a partecipazione pubblica competente, l’Asa, la disperdevano in discariche abusive e campi agricoli vicino a Torino ed ad Alessandria.
Con tutti i rischi d’impatto ambientale che ne derivano e il terremoto politico che si è scatenato per la vicinanza al partito democratico dei massimi dirigenti arrestati. La realtà è venuta a galla grazie alle indagini della Procura e dei carabinieri di Ivrea e di quelli del Nucleo operativo ecologico. Cinque persone sono finite agli arresti domiciliari, due hanno l’obbligo di dimora, altre tre sono indagate a piede libero. Le accuse sono pesanti: produzione di false analisi – che attestavano che i rifiuti erano stati trasformati in compost – e di falsi documenti di trasporto. Non basta. Varie quantità di spazzatura pericolosa, tra cui lastre di eternit contenenti amianto, sono state depositate senza le apposite autorizzazioni e le dovute garanzie ambientali.