L’aggressione a Mario Adinolfi

Via Corriere.it

«Sabato sera Blob ha rimandato in onda la scena, tratta da Agorà su Raitre, in cui il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, si augura platealmente che io venga picchiato. Tre ore dopo è stato accontentato». Inizia così il racconto di Mario Adinolfi. Sulla sua pagina di Facebook, il blogger e giornalista denuncia di essere stato aggredito nella notte tra sabato e domenica a Roma da otto ragazzini («forse non c’era neanche un maggiorenne»), di essere stato preso a pugni e a colpi di casco in faccia al grido di «ciccione». In Pronto Soccorso gli sono state riscontrate ecchimosi, edema, ferite lacero-contuse. «Niente di terribile – scrive Adinolfi -. Ma il turbamento è profondo».

Pur citandolo, Adinolfi sottolinea comunque di non considerare il direttore del Giornale «mandante “morale” dell’aggressione». «Chi mi ha colpito probabilmente neanche sa chi sia Sallusti» scrive nello spazio che il social network riserva alle note. Sempre su Facebook, tuttavia, ma in un post in bacheca, Adinolfi riassume così la vicenda: «Aggredito in strada di notte da un branco di otto ragazzini al grido di “ciccione”, preso a colpi di casco in faccia da uno con i capelli rasati (…) per fortuna sono grosso e so difendermi e ho preso il numero di targa di motorino… che dite, ora che m’hanno picchiato Sallusti sarà contento?».