Intervista a un giornalista che ha subito il mobbing: Giorgio Santerini

Via Affari Italiani

Ex caporedattore del Corriere della Sera,  Giorgio Santerini fu l’uomo piu’ vicino a Walter Tobagi nella fondazione della corrente riformista di Stampa democratica. Da quando ha lasciato il vertice del sindacato del giornalisti italiani, Santerini ha rarefatto e quasi annullato le sue uscite pubbliche. Fino ad oggi, nell’intervista in diretta su Affaritaliani.it.

Intervistato dal direttore Angelo Maria Perrino, l’ex segretario Nazionale della Federazione della stampa, il sindacato dei giornalisti, ed ex presidente della Lombarda, la piu grande delle associazioni locali, ha ripercorso il suo periodo come caporedattore al Corriere della Sera (durante la direzione di Paolo Mieli)“Una macchina che ha cercato di farmi fare cose che io non ritenevo significative”, dichiara Santerini, che parla di numerosi ostacoli  a cui non è riuscito ad adattarsi e che gli hanno reso la vita molto dura. Un’esperienza quella in Rcs, conclusasi con una causa intentata e vinta dal giornalista, per mobbing. Alla domanda se il trattamento al Corriere fosse stato una conseguebza dell’azione di  sindacalista a livello lombardo e nazionale, Santerini annuisce, ma non vuole approfondire: “perchè non mi sento vittima di alcun destino”.