Magma digitale terrestre

Il giorno più lungo è stato il giorno più caotico con infiniti disguidi

Qualcuno ieri mattina s’è trovato due «Rai Uno» o due «Rai Tre». Niente paura, si chiama “cerotto”, ideato per cautelarsi in caso di problemi. Durerà qualche giorno, poi uno dei due canali sparirà. E comunque, se vi siete trovati il “cerotto” siete fortunati. Vuol dire che vedete la tv. Voi due «Rai Tre», qualcuno nessuno. Buio totale, schermo grigio e niente tivù. O, peggio ancora, finestra sul mondo ristretta a un paio di canali di quart’ordine: «Vedo solo Rete Capri e Tele Varese», tuonava ieri sera alle otto la signora Marisa da piazza Bernini. «E lo stesso succede ai miei vicini di casa. Eppure abbiamo tutti effettuato la risintonizzazione».

Imboscate della tecnologia, nel giorno del passaggio finale al digitale terrestre per le province di Torino e Cuneo. Tre milioni di persone. Tecnicamente tutto è filato liscio. Bastava pigiare un pulsante. Alle sette tutti i vecchi ripetitori erano spenti e quelli nuovi – o riadattati – già attivi. Il segnale era pulito. Dal punto di vista pratico, invece, è stata una mezza catastrofe. Una Torino a macchia di leopardo, alloggi e interi condomini senza segnale; vallate e comuni di montagna senza televisione; centinaia di chiamate al numero verde del ministero, alla redazione de La Stampa e a quelle di tante tv private locali; una moltitudine in fila allo sportello della Rai di Torino per chiedere informazioni.


Si sono presentati in cento e più, in via Verdi, sede della tv di Stato. Decoder in mano e un bel po’ di frustrazione. «Quante complicazioni per gli anziani come me», raccontava una pensionata in coda. Per tutta la giornata i tecnici hanno insegnato come montare un decoder e come effettuare la ricerca dei canali. A tanti non è bastato. A La Stampa sono arrivate chiamate da corso Francia, dalla collina, dal lungo Po. I disguidi, assicura chi sta monitorando la situazione, dovrebbero risolversi nel giro di un giorno. «Fino a oggi il digitale funzionava sulle frequenze lasciate libere dall’analogico», spiega Giampiero Godio, consigliere del Corecom. «Ieri tutte le frequenze si sono liberate e quelle digitali, prima piazzate in maniera provvisoria, si sono dovute riposizionare. E’ possibile che ci sia stato qualche disguido». Grattacapi anche per gli inquilini di stabili vecchi, a volte dotati di antenne obsolete. Per loro l’unica è cambiare l’antenna. Un bel problema. «Soprattutto una bella spesa – spiega Francesco Uccelli presidente provinciale dell’Anammi, associazione di amministratori di condominio -. Un intervento di adeguamento può costare 2-300 euro, ma si arriva anche a mille se l’antenna è da sostituire».

Fin qui Torino, dove – a parte le difficoltà di molti a risintonizzare e qualche condominio al buio – il passaggio è avvenuto senza grossi traumi. Tutta un’altra storia in provincia: una débâcle. La Valsusa è rimasta quasi tutta senza televisione. «Ci sono parecchi disguidi, soprattutto in alta quota e nei comuni più isolati e lontani dai ripetitori», conferma il presidente della Comunità montana Alta Valle Susa Mauro Carena. Stesso discorso per il Canavese: nelle valli Orco e Soana la Rai è sparita. E così in val Germanasca, a Prali, dove ieri si vedeva solo Mediaset. A ridosso di Pinerolo, invece, si prendeva solo la Rai.

La colpa è di una trentina di tralicci “abusivi” disseminati tra le montagne piemontesi che la Rai non riconosce. Vecchi ripetitori installati da Comuni e Comunità montane nel corso degli anni per permettere a tutti di vedere il piccolo schermo. Oggi quegli apparecchi non ricevono più il segnale. Regione e ministero dello Sviluppo economico hanno siglato un’intesa con la Rai: entro un mese dovrebbero essere fornite le strutture per far funzionare gli impianti restituendo il segnale tv a tutte le vallate. Nel frattempo bisogna rassegnarsi: altro che progresso, si torna indietro di sessant’anni.

4 commenti su “Magma digitale terrestre”

  1. Anchio non ho avuto nessun problema, anzi non avevo mai vito le Rai troppo bene, mentre adesso sembra che ho un DVD, al posto del decoder.
    Anche noi abbiamo un buon impianto d’antenna.

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