Il giorno della strage dei tablet

Via Punto Informatico

C’è chi ha addirittura parlato di una giornata di sangue, che avrebbe gettato più di un’ombra sulla futura concorrenza nel mercato dei tablet. Cadaveri eccellenti, vittime di precise strategie aziendali nell’ancora fredda corsa alla tavoletta. Due dispositivi mobile praticamente decapitati e la guerra ad iPad sembra ormai rimandata.

La prima vittima, quel Courier svelato per la prima volta online alla fine dello scorso settembre. Un diario digitale di bordo, in sviluppo da parte di Microsoft per rispondere al tablet made in Cupertino. Courier sarebbe stato più piccolo di iPad, ma con un processore più potente. Alla fine dello scorso marzo la sua esistenza era stata confermata non ufficialmente.



Sarebbe paura quella che ha portato BigM a ritirare il progetto Courier? Paura anche di Hewlett-Packard che potrebbe lanciare nel prossimo futuro una tavoletta basata su WebOS? Ma HP non era forse al lavoro sul progetto Windows 7 Slate? E qui si passa alla seconda vittima eccellente nella suddetta giornata di sangue nel mercato dei tablet, notizia per la quale manca al momento una conferma solida come nel caso precedente.

Secondo quanto riportato da TechCrunch, HP non avrebbe alcuna intenzione di lanciare sul mercato quello che doveva chiamarsi Slate, un tablet basato su Windows 7. Era stato lo stesso Steve Ballmer a presentare al pubblico il progetto, nel corso del keynote all’ultima edizione a Las Vegas del Consumer Electronics Show (CES). Sempre secondo le fonti, HP avrebbe abbandonato anche la prevista struttura hardware di Intel perché troppo avida d’energia.

Ma se Microsoft ha annunciato che non ci saranno nel prossimo futuro dispositivi simili a Courier, quella di HP sarebbe semplicemente una strategia di revisione di obiettivi di sviluppo. Il condizionale è infatti d’obbligo, dal momento che – come riportato da TechCrunch – l’azienda californiana non si è ancora espressa ufficialmente a smentire o confermare le speculazioni.

Speculazioni che non hanno fatto a meno di tirare in ballo la recente acquisizione di Palm da parte di HP, che si è aggiudicata l’asta per quasi 6 dollari ad azione. C’è infatti chi ha ipotizzato un cambio di rotta, per lo sviluppo di un dispositivo basato su WebOS, il sistema operativo creato per gli smartphone Palm Pre e Pixi. Secondo alcuni, HP non sarebbe affatto rimasta soddisfatta da Windows 7.